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domenica, 14 Dicembre 2025
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Concorso per il reclutamento allievi ufficiali dell’Arma dei Carabinieri

Gli aspiranti potranno presentare domanda online fino al 9 gennaio 2026

Sono iniziate le procedure per la selezione e l’arruolamento di 65 Allievi Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri in servizio permanente.

Gli aspiranti potranno presentare la domanda online fino al 9 gennaio attraverso il sito www.carabinieri.it nell’area concorsi, seguendo l’apposito iter e sostenendo le prove previste dal bando (scritte di preselezione, di composizione italiana e di conoscenza della lingua inglese, di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici e attitudinali, la prova orale e, infine, il tirocinio).

Decidere di arruolarsi nell’Arma significa entrare a far parte di un’organizzazione al completo servizio della comunità, il cui motto distintivo “nei secoli fedele”, racchiude tutti quei valori che devono contraddistinguere ogni uomo e donna che indossa la sua prestigiosa uniforme.

Al concorso possono partecipare i cittadini italiani in possesso del titolo di diploma o che siano in grado di conseguirlo nell’anno scolastico 2025/2026 che, alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande, abbiano compiuto il 17° anno di età e non abbiano superato il 22° anno di età.

I vincitori del concorso, ammessi al 208° Corso dell’Accademia Militare di Modena, frequenteranno un corso di formazione della durata di cinque anni, seguendo corsi militari e universitari, ad indirizzo giuridico-amministrativo presso l’Accademia Militare di Modena e, successivamente, alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, finalizzati al conseguimento della laurea magistrale in giurisprudenza.

Una volta completato il ciclo di studi, i giovani Ufficiali con il grado di Tenente ricopriranno incarichi di comando e responsabilità nelle varie Organizzazioni dell’Arma dei Carabinieri

   

A Narni il il “Festival del libro e della lettura”

Un programma fitto di presentazioni, reading, incontri con autori e momenti di condivisione e con numerosi ospiti

Da domani a domenica (13-14 dicembre) si terrà al centro storico di Narni il “Festival del libro e della lettura” promosso dall’Associazione Centro Europeo di Cultura Letteraria in collaborazione con AssminervA – sezione minervAArte e il Comune di Narni.

Un programma fitto di presentazioni, reading, incontri con autori e momenti di condivisione e con numerosi ospiti come Lallo dei Dik Dik e Guido Barlozzetti. Il fulcro del Festival si avrà alla sala DigiPASS (ex Refettorio) in Piazza dei Priori, ma anche al Caffè AltraVista in Via dei Senetrari, per un itinerario culturale che unisce storia e contemporaneità.

Una delle iniziative più affascinanti sarà “Dritti alla Fonte”, domenica alle 10,00 con l’esposizione di circa 500 libri intorno alla fontana di Piazza Garibaldi che potranno essere presi gratuitamente dal pubblico. La giornata proseguirà tra il Caffè AltraVista, con una Silent Reading Party e reading poetici, e la Sala DigiPASS, dove si alterneranno storie di amicizia, musica e mistero.

In serata un viaggio negli Anni ’70 a Narni e dintorni, accompagnato da archivi video e fotografici e dalla presentazione del libro “Lallo – La voce dei Dik Dik”, con l’intervento dello stesso Lallo, storico frontman della band.

Spazio anche alla narrazione in tutte le sue forme: dall’incanto delle fiabe al tempo del racconto, fino a uno degli appuntamenti più attesi. Alle 17:30, infatti, Guido Barlozzetti presenterà il suo ultimo saggio, “L’intervallo – Diario papale. Dalla morte di Francesco all’elezione di Leone.

   

Lilt Perugia e R1 Group portano panettoni e sorrisi all’Ospedale di Foligno

Consegnati 50 panettoni in segno di ringraziamento agli operatori sanitari e come augurio ai malati – Un piccolo gesto per far sentire il calore natalizio a chi è impegnato in un percorso di cura

Un piccolo gesto per far sentire il calore natalizio a chi, sebbene su fronti diversi, è impegnato in un percorso di cura. Con questo obiettivo, la R1 Group, società che si occupa di trasformazione digitale da oltre 30 anni, ha organizzato in collaborazione con la Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori), associazione provinciale di Perugia, un momento di convivialità portando un piccolo dono ai pazienti ed agli operatori della Breast Unit dell’Ospedale di Foligno presso i reparti di Oncologia, Senologia Radiologica e Day Week Surgery della Chirurgia Senologica. Qui, mercoledì 10 dicembre, sono stati consegnati cinquanta panettoni, che R1 Group ha voluto donare e consegnare personalmente insieme alla Lilt Perugia in segno di ringraziamento agli operatori sanitari e come augurio ai pazienti.

Presenti, per la Direzione sanitaria la dottoressa Giulia Braccalenti e il dottor Gianfranco Lolli, responsabile della Breast Unit e della Struttura semplice dipartimentale di Chirurgia senologica, accanto a Giorgia Paioncini, presidente della onlus Donne Insieme Foligno, Elisabetta Girolami, responsabile della selezione del personale di R1 Group, insieme ai colleghi Claudio Banditelli, Irene Biscarini, Elisa Mariotti e Nicola Fruganti e, per l’associazione provinciale Lilt Perugia, la presidente Federica Prodani, la vicepresidente Annamaria Gianfranceschi e le socie Serena Pascoletti, Laura Negri e Francesca Fanini.

“Per noi di R1 Group – ha detto Girolami – è stato un vero piacere partecipare a questa giornata di volontariato e condividere un momento di vicinanza verso chi si prende cura dei pazienti. Portare un pensiero natalizio agli operatori sanitari, che ogni giorno svolgono il loro lavoro con grande dedizione, ed ai pazienti, con l’intento di regalare un sorriso e un po’ di calore, è stato per tutti noi molto significativo. Questa esperienza ci ha ricordato il valore della solidarietà e dell’ascolto, soprattutto nei confronti di chi sta attraversando un momento delicato della propria vita”.

“Il nostro è un piccolo gesto – ha dichiarato Prodani –, ma fatto davvero con il cuore, non solo per ringraziare il personale sanitario che si prende cura dei malati e fa un lavoro eccezionale quotidianamente, ma anche per i pazienti stessi, che lottano contro la malattia con forza e dignità. Vogliamo far sapere loro che non sono soli e sostenerli per quanto possibile, anche solo regalando un sorriso”.

   

Provincia di Perugia: approvato DUP e Bilancio di Previsione

E’ così rispettata la tempistica prevista dal DM 25 luglio 2023 che ha definito nel dettaglio l’iter procedurale della formazione del Bilancio di Previsione

E’ stata approvato, con 8 voti favorevoli e 2 contrari, il DUP 2026/2028 e a seguire, il Bilancio di Previsione 2026-2028. Per il Bilancio di previsione si tratta del primo passaggio in Consiglio in quanto, come prevede la legge Del Rio, lo stesso dovrà essere sottoposto al parere dell’Assemblea dei Sindaci, già convocata per il prossimo 17 dicembre, per poi essere definitivamente approvato dal Consiglio provinciale.

E’ così rispettata la tempistica prevista dal DM 25 luglio 2023 che ha definito nel dettaglio l’iter procedurale della formazione del Bilancio di Previsione, con l’obiettivo di creare le condizioni per la sua approvazione entro il 31 dicembre di ciascun anno, evitando il ricorso all’esercizio provvisorio.

Ad esporre in consiglio provinciale il Bilancio di Previsione è stato il consigliere con delega al Bilancio Andrea Bacelli.

“La quadratura del Bilancio 2026/2028 non è stata esente da criticità, principalmente a causa dell’ingente contributo alla finanza pubblica da riversare all’erario che complessivamente, nei tre anni, ammonta a euro 36.459.266,29. Si tratta di una sottrazione di risorse che lo Stato si assicura tramite un meccanismo di prelievo forzoso sul gettito della RCA e IPT.

Altra criticità è rappresentata dal mancato riconoscimento, a oggi, da parte della Regione Umbria di un adeguato finanziamento delle funzioni regionali attribuite con la legge regionale n. 10/2015 (soprattutto manutenzione strade Regionali). Ad oggi, infatti, nonostante l’aumento, a decorrere dal 2024, del trasferimento per l’esercizio di dette funzioni, da euro 1.333.333 a euro 2.250.000 all’anno, tale somma risulta ancora insufficiente a garantire una gestione che assicuri un livello adeguato di sicurezza per gli utenti della strada. A questo riguardo, novità importante è costituita dall’Accordo sottoscritto il 30 giugno scorso, con il quale la Regione Umbria si è impegnata a garantire maggiori risorse per la gestione delle funzioni delegate, in particolare della Viabilità Regionale, già partire dal bilancio 2026/2028, che dovrebbe portare un incremento di risorse a favore della Provincia di Perugia di circa 2,5 milioni di euro. Questo importo verrà messo a bilancio dalla Provincia di Perugia dopo l’approvazione del Bilancio regionale con specifica variazione di bilancio. Con il predetto Accordo la Regione inoltre ha riconosciuto che la Provincia di Perugia nulla deve a titolo di rimborso dell’IVA trasporti, e di conseguenza si è obbligata all’erogazione della somma di euro 6.735.795,10, rimasta sospesa, in 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di agosto 2025, a chiusura delle pendenze relative al rimborso delle spese per le funzioni delegate 2016/2021. Alla data odierna, la regione ha erogato 3 delle 5 rate per l’importo complessivo di euro 4.041.477.06.

Fra gli elementi positivi del Bilancio, si evidenzia l’aumento per l’intero triennio 2026/2028, sia del gettito dell’imposta sulle assicurazioni RCA, che di quello dell’IPT. Tale incremento delle previsione di queste due importanti voci di entrata hanno consentito l’aumento delle dotazioni di spesa destinate alle manutenzioni ordinarie di viabilità ed edilizia scolastica per oltre 1,7 milioni di euro, oltre che la quadratura del bilancio e la sua predisposizione in equilibrio finanziario.

La spesa per investimenti prevista nel triennio 2026/2028 ammonta a complessivi euro 167.645.354,10. Tale importo si somma agli ingenti piani di investimento approvati negli anni scorsi e tuttora in fase di attuazione. Nel triennio sono previste spese per interventi di investimento sulla viabilità per euro 54,3 milioni e nella edilizia scolastica e patrimoniale per euro e 112 milioni di euro.

L’ente, per il triennio 2026/2028, – ha concluso Bacelli – non prevede di fare ricorso a nuovo indebitamento per finanziare interventi di investimento”.

Ad intervenire in consiglio è stato il consigliere Jacopo Barbarito che, nonostante il voto contrario, ha riconosciuto la positività di questo documento di previsione, sottolineando però che: “Si potrebbe osare di più investendo su viabilità, manutenzione edilizia e trasporto scolastico”.

   

Cucina italiana patrimonio Unesco: il commento di Bartolini (Cia Umbria)

Matteo Bartolini, presidente Cia Umbria: “Il riconoscimento della Cucina Italiana come Patrimonio Immateriale dell’UNESCO è un segnale importante, non tanto perché consacra ciò che già conosciamo. È importante perché ci ricorda che la nostra identità alimentare è un cantiere aperto. La cucina italiana non nasce per conservazione, ma per evoluzione: è figlia dei paesaggi, dei suoli, dei saperi che attraversano i secoli e delle relazioni economiche che li sostengono. Se oggi il mondo ci attribuisce questo valore, è perché l’Italia ha saputo trasformare la diversità agricola in un linguaggio condiviso. Ogni prodotto, ogni piatto, ogni tecnica racconta un pezzo di Paese che include la pazienza degli agricoltori che custodiscono varietà fragili, la capacità delle comunità di rigenerare il territorio, la creatività delle imprese che traducono tradizione in opportunità.

Questo riconoscimento però impegna tutti noi italiani. Perché senza un’agricoltura forte, senza filiere che remunerano chi produce e valorizzano chi trasforma, senza un legame vero con la terra, la cucina italiana rischia di diventare un’immagine da cartolina. Non basta celebrare le ricette in tv dobbiamo sostenere gli ecosistemi che le rendono possibili, investire nella qualità ambientale dei territori, difendere il valore del lavoro rurale, aprire spazi a nuove forme di economia del cibo.

Questa nomina può offrirci l’occasione di ripensare il rapporto tra cultura e agricoltura, tra identità e innovazione, tra tradizione e futuro. Se sapremo farlo, questo patrimonio non sarà solo italiano, ma davvero universale offrendo un esempio di come un Paese può generare valore partendo dalla terra e restituendolo alle comunità che la abitano“.

Un risultato importante che valorizza ciò che rende il nostro Paese unico: la cultura del cibo come gesto quotidiano, rito collettivo e identità condivisa.

Ora a noi tutti – spiegano da CIA Umbria – il compito di non banalizzare il riconoscimento con trovate di marketing vuote, ma di dargli sostanza riconoscendo e sostenendo il valore dei diversi territori! 

Filiere, tutela della biodiversità, trasparenza nei confronti dei consumatori e delle comunità.

Come agricoltori e allevatori siamo felici e consapevoli. Felici per il riconoscimento ottenuto e consapevoli del lavoro quotidiano (duro) che c’è dietro per portare in tavola cibo sano e autentico.

C’è il rischio che il riconoscimento venga frainteso, strumentalizzato, banalizzato per farne solo una serie di spot e pubblicità.

La chiave della valorizzazione sta nella direzione opposta alla banalità.

Quella che è stata chiamata “cucina italiana” nel dossier è la natura di un insieme di pratiche tradizionali che includono storia, persone e territori.

Si evince che rapporto degli italiani con il cibo ciò che ha sempre contato più di ogni altra cosa è il prodotto, l’ingrediente. Una predilezione per i prodotti da consumare nella loro varietà territoriale.

Con l’iscrizione nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità, la Cucina Italiana acquisisce una visibilità globale che può valorizzare tutta la filiera agroalimentare: dai campi alle tavole, dalle piccole produzioni artigianali ai prodotti certificati, fino all’accoglienza turistica. Il riconoscimento dovrà servire per rafforzare politiche agricole sostenibili, difendere l’autenticità delle nostre produzioni, promuovere filiere corte attente alla qualità ai territori e alle comunità. Viva il Bel Paese e viva la cucina italiana.

   

Firmata la Convenzione quadro tra Università degli Studi di Perugia e FISH Umbria

 
Nei giorni scorsi è stata ufficialmente siglata la Convenzione Quadro che avvia una collaborazione triennale tra l’Ateneo e FISH Umbria nell’ambito del progetto “Agency for Capacity Building, Protagonisti attivi per la Vita Indipendente e l’Inclusione“.
L’intesa, sottoscritta dal Magnifico Rettore Prof. Massimiliano Marianelli e dalla Presidente pro tempore di FISH Umbria, Dott.ssa Maria Luisa Meacci, nasce con l’ambizione di trasformare la ricerca e la formazione universitaria in strumenti concreti per rimuovere barriere e favorire la piena partecipazione delle persone con disabilità alla vita accademica e sociale.
L’accordo è il frutto di un incontro di prospettive: da un lato l’esperienza scientifica e formativa dell’Università degli Studi di Perugia, dall’altro la conoscenza diretta del territorio e delle esigenze delle persone con disabilità che FISH Umbria porta quotidianamente. L’obiettivo dichiarato è chiaro e ambizioso: mettere in rete competenze e bisogni per progettare soluzioni che funzionino nella pratica, non solo sulla carta, e per far sì che la ricerca produca ricadute tangibili nella vita delle persone.
Al centro della Convenzione ci sono quattro macro-aree strategiche che guideranno i futuri progetti e gli accordi attuativi. La prima riguarda l’accessibilità: Università e FISH Umbria lavoreranno insieme allo sviluppo di tecnologie assistive e soluzioni di design universale, sperimentando prototipi e ausili personalizzati con strumenti avanzati come la stampa 3D, l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata.
La seconda direttrice punta a promuovere inclusione e partecipazione, con modelli innovativi per la scuola, il lavoro e la vita sociale e con strumenti concreti per la vita indipendente, dalla domotica alla teleassistenza.
La terza area è dedicata al benessere e alla qualità della vita: si prevede la progettazione di soluzioni per la salute, sistemi di monitoraggio e percorsi di supporto psicologico, oltre alla creazione di ambienti che tengano conto delle esigenze sensoriali, cognitive e motorie.
Infine, la quarta direttrice riguarda formazione e dati: saranno realizzati materiali formativi accessibili — e-learning, serious games e altri strumenti didattici innovativi — e avviate attività di raccolta e analisi dei dati per mappare le reali condizioni di vita e le barriere incontrate dalle persone con disabilità nel territorio umbro.
L’accordo non si limita alla ricerca: FISH Umbria si impegna a mettere a disposizione competenze e strutture per la didattica, favorendo l’inserimento di contenuti e attività nei corsi di studio, nei dottorati e nei master. Saranno promossi stage formativi, elaborati e tesi presso le strutture associative, inclusa la sede del Centro per l’Autonomia Umbro di Terni, con l’intento di offrire agli studenti esperienze concrete e di orientare la formazione universitaria verso competenze rispondenti alle esigenze del mondo del lavoro e della comunità.
Per garantire il monitoraggio e la qualità scientifica dell’iniziativa è stato istituito un Comitato Scientifico congiunto, composto da quattro rappresentanti UniPg  – Claudia Mazzeschi, Silvia Fornari, Moira Sannipoli e Alessia Valongo – e tre di FISH Umbria  – Andrea Tonucci, Agnese Martini, Villelma Battistoni -, che avrà il compito di seguire l’attuazione dei progetti e di redigere una relazione annuale sullo stato di avanzamento.
Perugia, 11 dicembre 2025
   

Convalidati gli arresti domiciliari per il dirigente del Comune di Foligno accusato di tentato omicidio


Il gip di Spoleto ha confermato la misura cautelare nei confronti dell’uomo, ritenuto responsabile di aver colpito con una coltellata all’addome il proprietario di un cane durante una lite avvenuta nel centro cittadino, episodio che sarebbe scaturito da questioni legate agli animali dei due coinvolti.

Dopo l’aggressione, il dirigente era stato fermato dagli agenti del commissariato di Foligno, che avevano anche sequestrato il coltello.
Il giudice si è invece riservato di decidere sulla richiesta avanzata dal difensore dell’indagato, che ha domandato l’applicazione di una misura meno restrittiva rispetto ai domiciliari.

La persona ferita è ancora ricoverata in ospedale, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Secondo quanto riportato dalla TgR Umbria, la difesa del dirigente sostiene che l’uomo abbia agito per legittima difesa.

   

Elezioni universitarie Unipg, con il 60% l’Udu stravince ancora

Si è chiuso alle ore 17:00 lo spoglio dei voti per le elezioni della rappresentanza studentesca dell’Università
degli Studi di Perugia per il biennio universitario 2025-2027: le votazioni hanno visto confermata la fiducia
del corpo studentesco nella Sinistra Universitaria – Udu Perugia, circa il 60% dei consensi espressi.
Grazie a questo risultato le liste dell’Udu, forti di ben 351 candidati, hanno conquistato 2 su 2
rappresentanti al Consiglio di Amministrazione, 3 su 4 rappresentanti in Senato Accademico, 20 su 30 al
Consiglio Studentesco e 5 su 7 rappresentanti in ADiSU. Oltre a questo risultato negli organi centrali d’ateneo, eleggiamo rappresentanti in tutti i dipartimenti e siamo prima lista nella maggior parte di questi.”
Dichiara Nicoletta Schembari, Coordinatrice dell’Udu Perugia: “Oggi la Sinistra Universitaria – UdU Perugia si è riconfermata di gran lunga prima lista nell’Ateneo perugino, sia in termini di voti assoluti che di percentuale di consensi e di rappresentanti eletti”. E continua “Questo risultato sottolinea l’importanza dei risultati
della nostra azione di rappresentanza: dall’ottenimento della no tax aerea fino a 30.000 euro di ISEE fino al Pass-TPL e al futuro ritorno della mobilità notturna”.
Conclude Schembari: “Il risultato elettorale odierno ci proietta verso i nostri prossimi obiettivi: la grande
partecipazione e il rinnovato consenso della comunità studentesca ci darà forza e legittimità democratica
alle lotte che continueremo a portare avanti sul territorio, e darà un grande peso alla voce degli studenti. Il ringraziamento
più grande va a chi si è impegnato in questa campagna elettorale, l’unione fa la forza. Il Sole splende ancora sull’ateneo perugino”.

   

Nasce la rete umbra per la cooperazione internazionale: insieme le organizzazioni iscritte all’Aics

 

Perugia, 11/12/2025 – L’Assessore con delega alla cooperazione internazionale Fabio Barcaioli ha rappresentato uno stimolo per il mondo delle organizzazioni della società civile a riattivare le relazioni sul territorio. Vista la situazione internazionale che stanno vivendo le ong umbre, è stato ritenuto indispensabile un coordinamento. Così nei giorni scorsi si è ufficialmente costituita la Rete umbra di cooperazione internazionale composta dalle strutture iscritte all’elenco dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Dopo anni di disinteresse e mancata direzione e programmazione politica in questo settore, la Rete si propone come un interlocutore disponibile a “fare sistema” con altri attori del territorio: dalla Regione dell’Umbria alle università, dagli enti locali al settore privato.

La Rete Umbra di cooperazione internazionale si pone quindi come partner delle istituzioni umbre per definire strategie comuni che partano dal territorio e che interloquiscano con realtà geografiche nelle quali le singole ONG lavorano da anni: dal Mali alla Tunisia, dal Burkina Faso al Congo, dal Camerun al Senegal, fino alla Giordania, la Palestina e l’Ucraina (solamente per citare alcuni dei paesi dove è presente).

L’obiettivo della Rete è rafforzare il ruolo dell’Umbria come territorio attivo nella promozione della solidarietà internazionale, contribuendo allo sviluppo economico locale dei paesi-partner attraverso la cooperazione decentrata e sviluppando canali economici e commerciali, trasferimento di know-how e modelli produttivi in una logica di vantaggio reciproco.

In particolare, la Rete propone un dialogo alla Regione Umbria per concertare gli indirizzi delle politiche pubbliche in materia di cooperazione internazionale e cittadinanza globale. Il modello di collaborazione è basato sui principi di co-programmazione e co-progettazione per facilitare il coordinamento tra i differenti attori del territorio per costruire una visione condivisa sui temi della giustizia globale, della solidarietà internazionale e dell’Agenda 2030.

Le organizzazioni aderenti alla rete sono:

Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli di Assisi (CIPA) – Assisi

Centro Edile per la Sicurezza e la Formazione (CESF) – Perugia

TAMAT ETS – Perugia

Gruppo di Solidarietà Internazionale (GSI) – Spoleto

Fondazione Aiutiamoli a Vivere (FAV) – Terni

Lo Scoiattolo ETS – Terni

ARCS APS Sezione Umbria – Perugia

Queste realtà, attive da anni con progetti di cooperazione allo sviluppo e risposta umanitaria, operano in contesti tra i più fragili al mondo spesso segnati da povertà, conflitti e crisi ambientali. Nella riunione del 5 novembre 2025 sono stati eletti Caterina Costa di CIPA (Assisi) Presidente; Luciano Della Vecchia di Tamat ETS (Perugia) Vicepresidente e Stefano Cimicchi di FAV (Terni) come segretario della Rete umbra di cooperazione internazionale; mentre il consiglio, sarà composto da un rappresentante per ogni ONG aderente.