Presciutti: “ Il cantiere è iniziato nel 1991, forse abbiamo messo troppo tempo a realizzare questa opera”
(Cittadino e Provincia) Valfabbrica 12 Giugno ‘25 – Abbattuto, in diretta questa mattina, l’ultimo diaframma di una delle gallerie che interessano il raddoppio della Perugia Ancona all’altezza di Valfabbrica. Un’arteria questa fondamentale per tutta l’Umbria.
“Con l’avanzamento di oggi – ha affermato il Responsabile Anas Umbria Lamberto Nicola Nibbi – abbiamo ultimato tutte le attività di scavo dei tunnel che costituiscono questo intervento, superando quindi le complessità più importanti di un tracciato lungo circa 3 chilometri che per circa l’80% è in galleria. Le attività di scavo si sono svolte da due fronti in contemporanea per ciascuna galleria e per 24 ore su 24, senza interruzione. Contiamo di completare le attività restanti nei primi mesi dell’anno prossimo per aprire al traffico l’intera opera a marzo 2026, uniformando interamente a quattro corsie il tracciato umbro della direttrice Perugia-Ancona, con sostanziali benefici in termini di sicurezza e tempi di percorrenza”.
L’assessore allo sviluppo economico della Regione Umbria Francesco De Rebotti ha ricordato che “mentre abbiamo fatto molto per il collegamento verso le Marche manca il collegamento dell’Umbria verso la parte orientale ovvero il collegamento con la Toscana. Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato per completare questa strada dagli ingegneri fino all’ultimo degli operai. I grandi progetti nascono con il lavoro di tutti”.
“Questa è una giornata di grande gioia ma anche di amarezza – ha detto Massimiliano Presciutti Presidente della Provincia di Perugia – perché il cantiere è iniziato nel 1991, avevo 20 anni, e forse ci abbiamo messo un po’ troppo tempo per la realizzazione di questa arteria. Le infrastrutture hanno molto a che vedere con lo sviluppo economico di un territorio, per questo credo che l’Italia di mezzo possa essere un’importante cerniera fra nord e sud. Ricordiamoci che le reti viarie incidono fortemente sullo sviluppo, turistico, commerciale, industriale, artigianale ed economico del territorio. Spero vivamente che dalla prossima primavera questa arteria, anche nel tratto marchigiano, possa essere finita in modo tale che i due capoluoghi di regione possano essere bene collegati per dare maggiore opportunista a tutta questa area che ha dimostrato grande resilienza”.