Operaio muore travolto dal terreno durante lavori di scavo

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Un altro morto sul tratto umbro dell’Autosole tra Orvieto e Fabro

L’incidente in Umbria durante lavori su alcune tubature

   

Un operaio di poco meno di 50 anni è morto dopo essere stato travolto dal terreno mentre si trovava all’interno di uno scavo per la sistemazione di alcune tubature nella zona di Valfabbrica.

In corso gli accertamenti da parte dei carabinieri.

La ditta per la quale lavorava era impegnata in un cantiere edile. L’uomo, un italiano, è risultato dipendente di una ditta che aveva preso in appalto l’intervento che sembra riguardasse una fognatura. Il terreno ai lati dello scavo dove si trovava ha però ceduto per cause da chiarire. L’operaio è stato soccorso dal personale del 118 ed estratto vivo ma è poi morto in ospedale.

“Inizia male il 2024 con un nuovo infortunio mortale sul lavoro. Un operaio deceduto in un terribile incidente mentre stava svolgendo la propria attività. Un infortunio che si aggiunge alla sequela di vittime dello scorso anno, che non fanno che accrescere il primato dell’Umbria come una delle Regioni con la più alta incidenza di episodi del genere, se parametrati alla popolazione. Una mattanza nei confronti della quale non si può stare con le mani in mano”.

Così la capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni.

“Va costruito quanto prima un sistema che possa fungere da rete e filiera – dice Meloni – un meccanismo che metta al centro il lavoratore e le imprese virtuose, attraverso incentivi e opportunità, per evitare di dover rincorrere sempre la tragedia, una volta che sia troppo tardi. Si riparta dalla piattaforma sindacale presentata qualche settimana fa e anche la Regione faccia la propria parte, adottando anche tutte le misure, anche economiche, necessarie per sostenere questo lavoro di squadra fondamentale. Si riparta convocando i sindacati: la politica non può più mettere la testa sotto la sabbia e deve mettere finalmente fine a questa strage”.

“Il 2024 si apre nel peggiore dei modi, dopo il terribile 2023, dove si sono registrate 25 morti certificate dall’Inail nei primi 11 mesi. Una nuova vittima del lavoro, a Valfabbrica, l’ennesimo episodio di una mattanza che va avanti senza soluzione di continuità e che dobbiamo fermare. L’ennesima vita spezzata nell’esercizio di un diritto costituzionale come quello del lavoro. Per questo è urgente dare le gambe alla Piattaforma sindacale unitaria per la ‘Salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Così i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maria Rita Paggio, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari che chiedono

“per l’ennesima volta un incontro urgente per discutere delle nostre proposte presentate all’iniziativa del 31 ottobre 2023. Esprimiamo cordoglio, vicinanza e solidarietà alla famiglia della vittima dell’incidente avvenuto a Valfabbrica, che ha coinvolto un lavoratore degli appalti di Umbra Acque – dicono i sindacati – un episodio che si aggiunge ai tanti accaduti in questo periodo facendo emergere la drammatica situazione che viviamo nei luoghi di lavoro a causa della mancata sicurezza e del pericolo continuo per la salute e la vita delle persone che lavorano, come denunciamo da anni. In questo contesto occorre intervenire: l’Umbria risulta essere tra le più colpite da questo terribile fenomeno delle morti sul lavoro. Troppo spesso nel nostro sistema produttivo i lavoratori sono costretti a subire le peggiori condizioni perché soffocati dalla compressione dei diritti generata dal ricorso all’appalto e al sub appalto usato come leva di competitività al ribasso. Confidiamo dunque che le Istituzioni comprendano l’esigenza di intervenire urgentemente e che condividano con noi la necessità che tutti i soggetti di rappresentanza e le Istituzioni lavorino insieme per fermare questa strage”.