Tesei: “Sono pronta a ricandidarmi”

271

Ho dato la mia disponibilità per il bene dell’Umbria”

   

La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha ribadito la sua disponibilità a ricandidarsi, durante il Forum ANSA.

“Faccio una semplicissima considerazione. Sicuramente – ha spiegato Tesei, intervistata dal direttore Luigi Contu, e dal responsabile della sede regionale umbra, Claudio Sebastiani – questi anni sono stati connotati da eventi straordinari. La pandemia ha tolto a tutti due anni e mezzo di governo ordinario di una Regione, io sono arrivata a fine ottobre del 2019 quindi non sfuggirà a nessuno che due mesi dopo dovevamo gestire la pandemia”, con tutte le difficoltà anche per il programma di governo “che pure ho cercato di portare avanti con una fatica straordinaria. Alcuni risultati sono visibili – ha sottolineato – sulle cose che abbiamo potuto fare velocemente e altri saranno visibili nei prossimi anni, pensate anche proprio a tutto lo sviluppo del Pnrr. Quindi – ha spiegato Tesei – dire mi ricandido non è un scelta personale. Non voglio che sia questo. Io ho dato la mia disponibilità per il bene di questa regione. Sono consapevole che ci sono tante cose ancora da fare e che sono necessari dei tempi per realizzarle. Perché la bacchetta magica non ce l’ha nessuno e difficilmente riesci a realizzare il futuro di una regione con i flash. È evidente – ha continuato – che c’è bisogno di un periodo che non può che essere quello di due mandati per potere fare vedere se c’è effettivamente un cambio. Alcune cose come ripeto sono visibili e ce lo riconoscono tutti. Per altre, in settori altrettanto importanti, c’è ancora da lavorare ma io credo che si possano vedere dei risultati rilevanti. Quella disponibilità che ho manifestato rimane. Quindi – ha concluso – sì sono pronta a ricandidarmi”.

“Oggi l’Umbria è famosa per lo sviluppo del turismo, con risultati straordinari ottenuti, e fra l’altro è meta che attrae investitori importanti che vengono qui per realizzare strutture ricettive di livello alto”.

Lo ha detto la presidente della Regione, Donatella Tesei, durante il Forum ANSA rispondendo ad una domanda del direttore Luigi Contu sugli investimenti fatti sul campo del turismo.

“Il turismo è una parte importante del programma del mio governo perché ho sempre considerato le grandi potenzialità di questa regione non adeguatamente valorizzate. Da subito abbiamo così ragionato su una campagna di comunicazione che mettesse in evidenza le tante bellezze della regione, culturali, enogastronomiche e ambientali. Gli spot sono stati efficaci ed innovativi e stiamo continuando a partecipare a moltissime trasmissioni televisive a livello nazionale e internazionale”.

Secondo Tesei inoltre

“i dati del turismo, visto anche che nell’ultimo ponte appena trascorso siamo state tra le regioni protagoniste, sono frutto di un acceleratore come l’aeroporto che vogliamo potenziare ancora di più perché l’incremento degli stranieri da ogni parte del mondo è dovuto anche allo sviluppo dello scalo umbro”.

Un aeroporto che per la presidente

“ha reso attrattiva la regione anche per investitori del settore che hanno realizzato o che stanno realizzando dei complessi residenziali turistici molto importanti, perfettamente calati nella realtà umbra”.

 Il turismo per Tesei è cresciuto grazie pure alla spinta dei grandi eventi, a cui punta la Regione:

“L’Umbria è una piccola regione ma dei grandi eventi e penso al Festival del giornalismo, ad Umbria Jazz, al Festival dei Due Mondi, al Festival di Todi, oppure a festival che abbiamo fatto crescere durante la pandemia come Suoni Controvento, partito dal Monte Cucco ma che oggi viene organizzato in luoghi all’aperto poco conosciuti coinvolgendo circa 30 comuni”.

“Siamo riusciti ad intercettare risorse importanti per 2,6 miliardi di euro, molte riservate a progetti alti rivolti alle infrastrutture, un problema storico per la regione e quindi su questo aspetto ci siamo mossi subito. Con questa consapevolezza – ha aggiunto – siamo andati avanti per salvare prima di tutto il nostro aeroporto, potenziandolo e finanziandolo con un aumento di capitale. Questo ha portato ad una crescita straordinaria, visto che nel 2022 è stato primo in Italia e terzo in Europa. Stiamo facendo anche interventi strutturali per renderlo compatibile con il numero dei 500mila passeggeri che raggiungeremo nel 2023″.

 Sulle altre opere da realizzare strategiche per lo sviluppo dell’Umbria, Tesei ha ricordato che

“l’Umbria non ha una autostrada ma una superstrada come l’E45 dove si stanno portando avanti lavori per rinnovare completamente la rete viaria “con importi rilevantissimi”.

Anche sulle infrastrutture ferroviarie, Tesei ha sottolineato il potenziamento della Orte-Falconara e i lavori sull’ex Ferrovia centrale umbra. Inoltre, relativamente al tema dell’alta velocità, la presidente Tesei ha affermato:

“Stiamo lavorando per portare a compimento anche il progetto della Media Etruria, la stazione di alta velocità al confine con la regione che potrà far accedere a dieci treni in direzione nord e sud. Si è riunito il tavolo tecnico per individuare il luogo più giusto per soddisfare le esigenze anche dei cittadini umbri”.

Poi la presidente della Regione Umbria ha parlato delle risorse del Pnrr complementare sisma

“per lo sviluppo economico e sociale dei luoghi colpiti dal terremoto del 2016. La ricostruzione procede velocemente in termine di cantieri aperti e ultimati, con il recupero dei ritardi avuti anche per il Covid”.

“Sono convinta che il sistema Paese deve pensare alla sua unitarietà concependo il concetto di riequilibrio territoriale non più solo tra Nord e Sud perché c’è un Centro Italia che è l’anello di congiunzione di questo Paese”.

L’Italia per Tesei ha quindi bisogno di infrastrutture veloci che possano collegare

“non solo dal punto di vista longitudinale ma anche trasversale, come tra il Tirreno e l’Adriatico. Un tema – ha concluso Tesei – che ho affrontato in varie circostanze e che è condiviso dagli altri colleghi delle regioni centrali, quindi da portare avanti insieme non nell’interesse esclusivo delle singole regioni ma dell’intero Paese”.