La campagna Voler Bene all’Italia di Legambiente arriva ad Arrone

687

Arrone tra i 100 Piccoli Comuni che hanno sottoscritto il Manifesto “Seminiamo un Futuro di Pace con le Rinnovabili”

   

Dal 1 al 4 giugno 2023, con decine di iniziative distribuite lungo tutto lo stivale, ha avuto luogo la Festa Nazionale dei Piccoli Comuni con la campagna “Voler Bene all’Italia” giunta alla sua ventesima edizione, per una Festa della Repubblica diversa e dedicata a chi questa stessa Repubblica la compone: 5.500 Piccoli comuni – quelli cioè che contano sino a 5mila abitanti – e che rappresentano il 72% del totale dei comuni italiani. Molto vasto il comitato promotore della campagna, realizzata da Legambiente e Kyoto Club, in partnership con Enel X, con il contributo di AzzeroCO2 ed il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, Touring Club Italiano, I Borghi Più Belli d’Italia, Fondazione Symbola, Appennino Bike Tour, IT.A.CÀ – Festival del Turismo responsabile.

“Voler Bene all’Italia” per il secondo anno ha avuto come focus quello delle CER come indicato dallo slogan “Comunità energetiche per un futuro di pace” a ribadire l’urgenza di utilizzare i 2,2 miliardi di euro del Piano Nazionale di ripresa e Resilienza (PNRR) loro dedicato. Un impulso economico importante per le CER che, secondo stime Enea, dovrebbero produrre circa 2.500 GWh annui da rinnovabili, riducendo le emissioni di gas serra di 1,5 milioni di tonnellate.

Un’edizione, quella di quest’anno, che può essere considerata un momento di incontro: 1) quello tra tradizione e innovazione. Questo rappresentano le Comunità Energetiche Rinnovabili che coniugano la cultura e i saperi di un tempo con una più sostenibile ed efficiente dotazione e gestione dei servizi basata su un principio di democrazia energetica, un nuovo modello di produrre e distribuire energia che fa a meno delle fonti fossili, in un’ottica di partecipazione democratica tra cittadini, piccole e medie imprese, istituzioni, con l’obiettivo oltre che di procurare benefici economici per se stessi, ovvero una bolletta più leggera, raggiungere vantaggi ambientali e sociali per il territorio; 2) quello tra generazioni, che si realizza attraverso due strumenti, il Manifesto di “Voler Bene all’Italia” – “Seminiamo un Futuro di Pace con le Rinnovabili” – sottoscritto da circa 100 Piccoli Comuni, e che sancisce un patto intergenerazionale fondato su una visione comune di un futuro di pace, e la consegna di semi di girasole ai giovani 11enni che compiranno 18 anni nel 2030 (termine entro cui l’Italia dovrà portare al 30% la produzione da fonti rinnovabili di energia); 3) ed infine quello tra “chi resta” e “chi va”. “Voler Bene all’Italia”, quest’anno, ha incontrato lungo il suo cammino con il Festival IT.A.CÀ, il primo ed unico Festival in Italia sul Turismo responsabile che da sud al nord del Paese invita a un viaggio unico in tanti territori diversi, mettendo in rete comunità che con passione promuovono la libertà di migrare e il diritto di restare.

“Le Comunità energetiche rinnovabili rappresentano un nuovo modello sociale basato su democrazia energetica e transizione ecologica” – dichiara Maurizio Zara, Presidente Legambiente Umbria – “Lo scenario attuale ci restituisce una fotografia della situazione energetica per le famiglie e le imprese decisamente complessa se non drammatica in cui spicca un dato sopra tutti: l’aumento dei soggetti in condizioni di povertà energetica, che negli anni pre pandemia colpiva 2,2 milioni e che oggi coinvolge quattro milioni di famiglie, ben 9 milioni di individui che nel nostro Paese sono costretti a rinunciare ai servizi energetici essenziali, come ad esempio riscaldarsi. In un contesto economico e sociale di questa portata, incoraggiare e favorire lo sviluppo di comunità energetiche vuol dire da una parte contrastare la crisi climatica e, dall’altra, arginare il fenomeno dilagante della povertà energetica. Anche per questo motivo, approfondiremo il tema durante il Forum Energia dell’Umbria, giunto alla sua seconda edizione, del prossimo 23 giugno, a Perugia“.

Tra le piazze dei circa 100 Comuni sottoscrittori del Manifesto “Seminiamo un Futuro di Pace con le Rinnovabili”, si sono scelte come luogo simbolo per dare avvio alla campagna, quelle di 15 Piccoli comuni – tra i quali figura anche il Comune di Arrone (TR) selezionati da Legambiente, Kyoto Club con la collaborazione di AzzeroCOcome laboratori per favorire la costruzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nell’ambito del progetto BeComE. Dagli studi di fattibilità condotti su questi piccoli borghi, tali solo nelle dimensioni e nel numero degli abitanti, ma in realtà grandi hub per la transizione ecologica, emergono numeri che parlano chiaro e che avvalorano ulteriormente il peso che queste piccole realtà avranno sull’evoluzione energetica del Paese: circa 240 edifici sostenibili previsti, quasi 4 MW di impianti fotovoltaici ipotizzati, 1.230 soci delle CER e oltre 1.650 tonnellate di CO2 evitate, la quantità stimata di anidride carbonica assorbita da circa 2.360 alberi.

DA PICCOLI COMUNI A COMUNITA’ ENERGETICHE RINNOVABILI – 

“Il Comune di Arrone è in prima linea a sostegno e a difesa dell’ambiente e, per questo motivo, l’Amministrazione si spende nell’indirizzare e accompagnare l’intera collettività verso un consumo più responsabile e verso la promozione delle comunità energetiche” – dichiara Fabio Di Gioia, Sindaco di Arrone. “L’autonomia energetica alla quale aspiriamo con la promozione di tali strumenti, d’altro canto, rappresenta un obiettivo tanto ambizioso quanto possibile che è in grado di rendere la cittadinanza indipendente anche da logiche globali legate all’accaparramento delle risorse e che sfociano, purtroppo, in conflitti che si ripercuotono sulla vita dei cittadini e delle cittadine. Promuovere le comunità energetiche vuol dire difendere l’ambiente e favorire la giustizia sociale”.

Domani, ad Arrone, avrà luogo l’iniziativa di punta della campagna con il coinvolgimento delle bambine e dei bambini della scuola primaria del piccolo Comune umbro alla presenza del primo cittadino e di Daniela Pimponi che ha seguito le iniziative sul territorio per Legambiente Umbria.