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lunedì, 4 Agosto 2025
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Perugia: aggredisce i genitori e oppone resistenza ai Carabinieri, arrestato

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Perugia e dell’8° Reggimento “Lazio” – Squadra di Intervento Operativo (SIO) hanno arrestato un 30enne del luogo, ritenuto responsabile del delitto di resistenza a un pubblico ufficiale, denunciandolo contestualmente per maltrattamenti contro familiari o conviventi.
L’intervento è scaturito da una segnalazione al Numero Unico di Emergenza – NUE – 112, in cui si riferiva di un’aggressione fisica del figlio convivente nei confronti del padre.
Giunti sul posto, i Carabinieri hanno intercettato l’autore all’esterno dell’abitazione in stato di semi -nudità, visibilmente alterato a causa dell’assunzione di sostanze stupefacenti.
Alla vista dei militari, l’uomo ha reagito con violenza, dando in escandescenza e opponendo viva resistenza nei confronti degli operanti. Solo grazie alla loro prontezza e professionalità è stato possibile neutralizzare il soggetto, porlo in condizioni di sicurezza e conseguentemente procedere al suo arresto.
All’esito dell’udienza di convalida, il Giudice del Tribunale di Perugia ha disposto nei confronti dell’interessato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla PG.

   

Morte del professor Lucio Ubertini: Proietti e la Giunta regionale esprimono cordoglio

(aun) – Perugia 29 lug. 025 – La presidente Stefania Proietti e la Giunta regionale esprimono profondo cordoglio per la scomparsa del professor Lucio Ubertini, accademico di chiara fama e a lungo docente di ingegneria meccanica.

Professore ordinario presso l’Università di Roma La Sapienza, a Perugia è stato direttore dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Irpi) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) dal 1978 al 2008. Presso il Cnr, è stato anche presidente del Gruppo nazionale per le calamità idrogeologiche  fino al 2009.

A livello internazionale il professor Ubertini ha ricoperto numerosi incarichi e prodotto tantissime ricerche, tra gli altri è stato fondatore e direttore del Centro interuniversitario di formazione internazionale (H2CU) e membro del Comitato Scientifico del World Water Assessment Program (Wwap) dell’Unesco, membro dell’Accademia Internazionale dell’Acqua di Oslo, dell’Accademia dei Georgofili in Italia e dell’Accademia Scientiarum et Artium Europea di Salisburgo, e anche rappresentante a diversi eventi ufficiali delle Nazioni Unite e al Consiglio Intergovernativo dell’Unesco.

Docente e ricercatore invitato in diverse istituzioni accademiche nazionali e internazionali, come il Massachusetts Institute of Technology (MIT), la Princeton University, l’Indian Institute of Technology (IIT) e la Escola Politécnica da Universidade de São Paulo, il professor Ubertini ha pubblicato innumerevoli articoli su riviste, libri e interviste riguardanti la ricerca e la divulgazione di progressi scientifici su fenomeni e problematiche legate all’acqua, e in particolare nell’indagine sui processi idrologici e idraulici.

“Con la sua scomparsa – ha affermato la presidente – l’Umbria perde un luminare stimato in tutto il mondo per la sua ricerca e la sua eccellente competenza. La comunità regionale è vicina ai figli, ai familiari e al mondo accademico in questo momento di grande dolore. La visione e l’operato del professor Lucio Ubertini non saranno dimenticati, continueranno a dare frutto per l’Umbria e dall’Umbria al mondo, proprio come egli ha saputo fare e ci ha insegnato con il suo esempio di vita e di lavoro”.

   

Dazi USA–UE: “Accordo inevitabile, ora l’Europa cambi rotta”

Marco SQUARTA in the EP in Brussels

“Dopo i dazi imposti su gran parte dell’interscambio UE–USA, ora l’Europa deve cogliere il momento e cambiare rotta.”
Lo afferma Marco Squarta, europarlamentare di Fratelli d’Italia nel gruppo ECR e membro della Commissione ECON, commentando il compromesso sul dazio uniforme del 15% tra UE e Stati Uniti.

“Senza un accordo, avremmo visto tensioni commerciali altissime. L’intesa evita il peggio, ancora non conosciamo i dettagli tecnici e alcuni aspetti restano in fase di trattazione, ma rimane il fatto che i dazi impongono costi ai produttori europei – e italiani – che rischiano di rallentare la ripresa.”
Squarta sottolinea che i settori più minacciati sono quelli caratteristici del Made in Italy: agroalimentare, vino, meccanica di precisione, automotive, tessile, in particolare le PMI, motore dell’economia nazionale.

“Solleciteremo la Commissione europea a intervenire su tre fronti: compensazioni economiche mirate, semplificazioni normative urgenti e una revisione delle politiche interne che funzionano come dazi nascosti.”
In questo senso, Squarta contesta il Green Deal europeo: “Le politiche ambientali e fiscali stanno pesando sulle nostre filiere, indipendentemente dagli accordi commerciali con gli Stati Uniti, Se Bruxelles dà spazio ai dazi sul fronte esterno, non può imporre restrizioni aggiuntive all’interno. Il sistema produttivo italiano non sostiene questa doppia pressione.”

A questo proposito, richiama la necessità di strumenti straordinari a tutela delle imprese italiane: “Servono misure mirate di defiscalizzazione, un fondo europeo per il Made in Italy e deroghe temporanee a obblighi regolatori incompatibili con la congiuntura economica. Non possiamo parlare di sostenibilità se distruggiamo la nostra industria. Se l’Unione non corregge la rotta, spetterà alla politica intervenire.”

“Il Governo italiano ha agito per evitare uno scontro frontale con gli Stati Uniti. Ora l’Europa deve dimostrare di saper governare la sua economia. Salvaguardare le nostre imprese non è un favore, ma un dovere. E a chi oggi finge indignazione, come Giuseppe Conte, ricordo che nel 2019 da Presidente del Consiglio subì senza reagire i dazi USA sull’agroalimentare italiano, accettandoli in silenzio mentre le nostre filiere venivano penalizzate. La coerenza è un valore che vale anche all’opposizione.”

   

Prima riunione dell’Osservatorio disabilità al Broletto

Tagliaferri: “Raccogliamo un’eredità importante in un momento di crescente attenzione”

   (aun) – Perugia, 29 lug. 025 – Si è svolta nella Sala Rossa del secondo piano di Palazzo Broletto la prima riunione del ricostituito Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità alla cui presidenza è stata delegata Bianca Maria Tagliaferri, vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria. Sono membri dell’osservatorio la rappresentante Upi Umbria Elena Bistocchi, per Anci Umbria Costanza Spera, quale rappresentante delle Aziende Usl Umbria Massimo De Marchi, i rappresentanti di Fish Umbria Ets Maria Luisa Meacci e Andrea Tonucci, per Anmic Perugia Francesca Giovanna Mavilla, il rappresentante Anffas per Loro Davide Cisternino, per Fondazione Angsa Umbria E.T.S. Andrea Tittarelli e la rappresentante del Forum terzo settore – Umbria Moira Paggi.

   Si è trattato di una prima presa di conoscenza delle tematiche sul tappeto, con la presidente Bianca Maria Tagliaferri che ha voluto comunque ricordare come “la Regione Umbria è stata la prima ad aver previsto l’istituzione di un osservatorio permanente in materia. Voglio ricordare chi mi ha preceduto alla sua guida, Raffaele Goretti e Paola Fioroni, per il lavoro egregio che ci hanno lasciato in eredità e propongo che vengano invitati ai nostri lavori in una prossima riunione, affinché ci possano partecipare appieno la loro esperienza e le attività svolte. In questo periodo storico si colgono una attenzione ed una sensibilità notevole sulle tematiche riguardanti le persone con disabilità e le loro condizioni di vita: ci auguriamo come Osservatorio di essere all’altezza delle aspettative loro e dei loro familiari e di riuscire a dare un contributo fattivo alla direzione Salute e Welfare e alla presidente Proietti, che ringrazio, nella segnalazione delle criticità da risolvere, anche nell’ottica della stesura di quel Piano Socio Sanitario che la nostra regione aspetta ormai da troppo tempo”.

   Alla prima riunione dell’Osservatorio, alla quale la presidente Proietti non ha voluto far mancare un suo saluto personale al termine dei lavori, ha presenziato, su invito di Bianca Maria Tagliaferri, il garante regionale per i diritti delle persone con disabilità Massimo Rolla, che ha garantito, nel rispetto dei rispettivi ruoli, la massima collaborazione.

   L’Osservatorio, istituito ai sensi dell’art. 352 della Legge regionale 9 aprile 2015, n. 11, avrà una durata di tre anni e costituirà un punto di riferimento per l’assessorato regionale competente. “La sua ricostituzione – ha dichiarato la presidente Stefania Proietti – rappresenta il nostro impegno concreto verso una maggiore inclusione e un miglioramento continuo dei servizi dedicati alle persone con disabilità. Lavoreremo con tenacia all’implementazione delle nuove linee di indirizzo in materia di disabilità, un processo che prenderà avvio nei prossimi mesi e che prevede l’istituzione di gruppi di lavoro tematici con la volontà di coinvolgere tutti i principali stakeholder regionali, gli enti pubblici e i rappresentanti del Terzo settore.

   

Sanità territoriale, la Presidente Proietti in visita alle strutture del Trasimeno

“Investiamo sul futuro della sanità di prossimità”

   (aun) – Perugia, 29 luglio 2025 – Una visita delle numerose strutture sanitarie e ospedaliere dell’area del Trasimeno per fare il punto sullo stato dei servizi, valutare le potenzialità di sviluppo e confrontarsi direttamente con gli operatori sanitari. È quanto ha realizzato, ieri 28 luglio, la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, accompagnata dalla Direttrice regionale Salute e Welfare Daniela Donetti, dal Direttore generale dell’Usl Umbria 1 Emanuele Ciotti, dal Direttore sanitario Ottavio Alessandro Nicastro, dalla Direttrice del Presidio Ospedaliero Unificato Teresa Tedesco e dal Direttore del Distretto del Trasimeno Emilio Paolo Abbritti. Hanno partecipato alle visite anche l’Assessore regionale Simona Meloni, il consigliere regionale Cristian Betti e i sindaci dei comuni interessati, confermando la sinergia istituzionale fondamentale per lo sviluppo dei servizi sanitari territoriali.

    L’itinerario ha incluso il Centro della Salute e la Casa della Comunità di Magione (prossima all’inaugurazione), il Centro di Salute di Tavernelle, il CORI di Passignano sul Trasimeno che nel solo 2024 ha assistito quasi 500 pazienti tra degenza ordinaria e day hospital riabilitativo, la Casa della Comunità di Città della Pieve – prima inaugurata in Umbria – insieme al centro DAI, primo in Italia interamente dedicato al trattamento del disturbo da alimentazione incontrollata e dell’obesità. La giornata si è conclusa con la visita e al Centro di Salute di Ellera, che ospita il polo riabilitativo per età adulta del territorio perugino, afferente al Centro servizi Grocco.

   Particolare attenzione è stata dedicata all’ospedale di Castiglione del Lago, dove i lavori di restyling si avviano alla conclusione. In questa fase finale gli interventi coinvolgono la camera mortuaria, il corridoio di collegamento, vari servizi e, dal mese di agosto, il reparto di Pronto Soccorso. Il progetto di ammodernamento, avviato diversi anni fa, ha già prodotto significativi miglioramenti: dal nuovo reparto di Chirurgia inaugurato ad aprile, alla realizzazione della galleria di collegamento all’ascensore montalettighe da via Belvedere, dal reparto di emodialisi al primo piano ai nuovi ambulatori e alla Chirurgia ambulatoriale nell’ala nord, fino all’ampliamento della palazzina di Medicina. L’investimento complessivo ammonta a 4.642.822 euro.

   “Oggi ho potuto toccare con mano l’eccellenza della nostra sanità territoriale e il lavoro straordinario dei nostri operatori”, ha dichiarato la Presidente Stefania Proietti. “Le strutture del Trasimeno rappresentano un modello virtuoso di sanità di prossimità, capace di coniugare innovazione e vicinanza ai cittadini. Dal centro DAI di Città della Pieve, unico in Italia nel suo genere, alle Case della Comunità che stanno ridisegnando l’assistenza territoriale, fino ai lavori di ammodernamento dell’ospedale di Castiglione del Lago: questi investimenti dimostrano la nostra volontà di costruire una sanità sempre più moderna ed efficiente. Il territorio del Trasimeno merita servizi sanitari all’altezza delle sue specificità e delle esigenze dei cittadini, e noi continueremo a investire in questa direzione, valorizzando il patrimonio professionale e umano che rappresenta la vera forza del nostro sistema sanitario regionale”.

   

La Regione esprime parere negativo sul disegno di legge sull’energia nucleare

“In Umbria niente scorie né centrali a fissione, la transizione energetica si farà con le rinnovabili”

(aun) – Perugia, 29 luglio 2025 – La Regione Umbria ha espresso parere negativo sullo schema di disegno di legge recante “Delega al governo in materia di energia nucleare sostenibile” nell’ambito della consultazione telematica sulla convocazione della Commissione Ambiente, Energia e Sostenibilità (CAES). Il parere, in coerenza con le posizioni già espresse, è motivato dalle persistenti criticità non risolte e dal mancato recepimento di quasi tutte le richieste avanzate da Anci e dalle Regioni. Sul testo si sono espresse con parere contrario tutte le regioni in commissione tecnica e in commissione politica.

   “È inaccettabile anche solo pensare a una centrale nucleare o un deposito di scorie sul territorio umbro. Il governo addirittura vorrebbe far decidere ai privati dove realizzarle, esautorando completamente ogni comunità. Siamo pronti ad impugnare la legge ricorrendo in via diretta al giudizio di legittimità della Corte Costituzionale – dichiara l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Thomas De Luca – il governo può stare sereno: in Umbria la transizione energetica si farà con idroelettrico, fotovoltaico ed eolico. Esautorazione dei territori che trova il suo apice addirittura nella mancata previsione di compensazioni ambientale per i territori interessati, fermo restando che la dignità non può essere monetizzata”.

   Tra le prime motivazioni del no della Regione Umbria al disegno di legge, il mancato recepimento di ogni emendamento di ANCI e delle altre regioni, comprese quelle di centrodestra. Il Ddl non prevede l’individuazione di criteri e modalità per il coinvolgimento delle regioni nella scelta dei siti per gli impianti nucleari e per lo smaltimento delle scorie. La bocciatura dell’emendamento che proponeva l’intesa con le regioni e le province autonome è un segnale palese di voler esautorare i territori da tali decisioni.

   È stato respinto l’emendamento volto a coniugare l’iniziativa privata con la pianificazione energetica regionale. Questo costituisce un “gravissimo grado di esautorazione dei territori anteponendo l’interesse privato a quello pubblico”, una fattispecie che “potrebbe costituire, de facto, una violazione dell’art. 41 della Costituzione”. È chiaro che, secondo l’attuale formulazione del Ddl, le decisioni cruciali sulla localizzazione e gestione degli impianti nucleari rischierebbero di essere affidate in gran parte a interessi privati, a scapito della pianificazione pubblica e del controllo territoriale.

   Assenza di misure compensative e valutazioni ambientali. Non è stata accolta la proposta di Anci per definire misure compensative per i territori interessati. Inoltre, sono state respinte le richieste per definire percorsi di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e per l’implementazione di sistemi di monitoraggio ambientale.

   Nessuna distinzione tra tipi di nucleare e mancanza di dibattito pubblico. Il testo non distingue tra fissione e fusione, ignorando le “considerevoli differenze in termini di sicurezza e di impatto ambientale” e non considera minimamente neanche la tecnologia dei sali fusi di torio. Questo rende ancora più inaccettabile la prospettiva di un impianto a fissione. Inoltre, sono state respinte le proposte volte a inserire il dibattito pubblico per il coinvolgimento degli enti territoriali e dei portatori di interesse nella localizzazione degli impianti.

   Per tutte queste ragioni, la Regione Umbria esprime un parere contrario e ribadisce la sua ferma opposizione a questa proposta di legge, che non tutela adeguatamente i territori e i cittadini. La Regione Umbria continuerà a promuovere le fonti energetiche alternative, come idroelettrico, fotovoltaico ed eolico.

   

Regione Umbria e UniPg: accordo su sanità, innovazione e servizi

(aun) – Perugia, 29 lug. 025 – La sanità digitale, la medicina personalizzata e l’innovazione tecnologica in ambito biomedicale e sociosanitario sono al centro di un accordo di collaborazione siglato stamani tra la Regione Umbria e l’Università degli Studi di Perugia.

Il documento è stato firmato nella sede della Giunta regionale di Palazzo Donini, dalla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti e dal Magnifico rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero, che hanno evidenziato l’importanza di questo memorandum che punta a favorire uno sviluppo all’avanguardia nel settore sanitario attraverso investimenti mirati in ricerca e sviluppo.

“Si tratta di un accordo importantissimo – ha detto la presidente Proietti – che prevede una molteplicità di attori e va nella direzione dell’innovazione più spinta. Parliamo di scienze omiche, quindi di medicina personalizzata che si basa su campionamenti analizzati e studiati con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Un progetto questo, che vedrà la Regione Umbria come prima sede in Italia che ha stipulato un accordo di tale importanza”.

La presidente ha quindi sottolineato come “il memorandum della durata quinquennale, rappresenti un passo fondamentale per la sanità pubblica umbra.  Si parte oggi dall’intesa tra i due enti pubblici Regione e Università, per poi nei prossimi giorni lavorare concretamente con gli altri attori protagonisti del programma, primo tra tutti Confindustria Umbria. Il protagonismo delle imprese umbre ci sarà tramite il coinvolgimento diretto di Confindustria, del cluster e delle aziende che operano nell’ambito biomedicale”.

Dopo aver ringraziato il Magnifico Rettore per la proficua collaborazione, la presidente Proietti ha ricordato che la Regione “punta con decisione sull’innovazione per offrire servizi sempre più vicini ai cittadini e per valorizzare la ricerca portata avanti dai professionisti di eccellenza della nostra Università.  La digitalizzazione in questo contesto, è la chiave per una medicina più efficiente, personalizzata e accessibile e le finalità principali dell’intesa includono proprio la promozione e lo sviluppo della medicina personalizzata e della diagnostica omica con un focus sul miglioramento dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali e dell’assistenza domiciliare integrata. Inoltre, il trasferimento di conoscenze e tecnologie tra il mondo accademico, sanitario e industriale rappresenta un punto fondamentale per potenziare la capacità regionale di innovazione in ambito biomedico, farmaceutico, ambientale e contribuire alla riduzione delle disuguaglianze sanitarie, migliorando l’accesso a cure personalizzate e di prossimità”.

Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia ha sottolineato “la visione integrata per l’innovazione biomedica e la sanità pubblica.  Il progetto nasce da una visione condivisa tra l’Università, la Giunta regionale dell’Umbria e Confindustria Umbria, fondata su concretezza operativa e approccio sistemico, con particolare attenzione al settore sanitario. L’obiettivo è promuovere modelli di collaborazione innovativi e radicati nel territorio, in cui l’Ateneo diventa partner strategico della Regione, contribuendo allo sviluppo della ricerca del trasferimento tecnologico e del benessere collettivo, secondo la terza missione dell’Università. Per affrontare efficacemente le sfide della medicina personalizzata e delle scienze ‘omiche’, – ha precisato – il progetto propone un modello integrato che combina tre pilastri essenziali: campioni biologici di qualità alimentati da campioni provenienti da cliniche universitarie, raccolti secondo rigorosi protocolli clinici e molecolari. A ciò si aggiunge un coinvolgimento attivo della popolazione, promosso dalla governance regionale, per garantire una base dati solida, rappresentativa e utile alla ricerca traslazionale. Tecnologie analitiche all’avanguardia in grado di rilevare biomarcatori anche in tracce minime, assicurando così diagnosi accurate e monitoraggi efficaci per la personalizzazione delle cure; intelligenza artificiale per la conoscenza biomedica in grado di analizzare grandi volumi di dati biologici, clinici e molecolari. Questi sistemi – ha proseguito – saranno capaci di trasformare i dati in conoscenza utile, generando soluzioni concrete per la medicina di precisione. Questa capacità di integrare campionamento avanzato, tecnologie analitiche e intelligenza artificiale in un unico ecosistema operativo rappresenta un unicum a livello internazionale. Il progetto – ha concluso il Rettore – si configura così come un modello innovativo per la ricerca biomedica e l’evoluzione del sistema sanitario regionale e nazionale, rafforzando il ruolo dell’Ateneo come catalizzatore di sviluppo sociale, culturale ed economico”.

  Il memorandum si basa sulle direttive del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)- in particolare la Missione 6 Salute  – e si allinea al programma di governo regionale e con gli obiettivi del Piano socio sanitario in fase di stesura.

Elemento centrale di questa collaborazione è il progetto “CURI – Centro Umbro di Ricerca e Innovazione”, già finanziato nell’ambito del bando “Ricerca Sisma 2016”.

Il centro CURI, con un investimento universitario di 5 milioni di euro, si configura come una piattaforma strategica per la medicina 4P (Partecipativa, Personalizzata, Predittiva e di Precisione), con l’obiettivo di rafforzare il sistema sanitario e generare ricadute positive per il settore produttivo regionale.

All’interno della piattaforma CURI, spicca il progetto “Omnia Health”, una soluzione concreta che propone una rete tecnologica per la diagnostica multidisciplinare avanzata, diffusa sul territorio, centrata sul paziente e pienamente integrata con il sistema sanitario regionale. La Regione Umbria si è impegnata a sostenere ulteriormente questo progetto con risorse regionali disponibili.

Gli ambiti di collaborazione strategica delineati nell’accordo di collaborazione prevedono:

Ricerca e innovazione: sviluppo congiunto di progetti su medicina personalizzata, analisi omiche e intelligenza artificiale applicata alla salute.

Formazione e competenze: realizzazione di percorsi formativi avanzati (Master, Summer School, dottorati industriali) sui temi delle scienze omiche e biotecnologia digitale.

Infrastrutture e logistica sanitaria: supporto allo sviluppo di sistemi di raccolta e trasporto refrigerato di campioni biologici, e gestione di dati sanitari mediante piattaforme ICT sicure.

Validazione clinico-organizzativa: collaborazione con i dipartimenti di emergenza-urgenza (DEA di livello I e II) e le case di comunità/ospedali di comunità per sperimentare e implementare modelli innovativi di presa in carico del paziente.

   

A Villa Fidelia di Spello un mese di “Stati d’Arte”

Inaugurata la kermesse internazionale d’arte contemporanea. Edizione ispirata al Cantino delle Creature

(Cittadino e Provincia) – Spello, 29 luglio 2025 – Inaugurata “Stati d’Arte” 2025, kermesse internazionale d’Arte Contemporanea, giunta alla sua nona edizione.

Negli eleganti ambienti di Villa Fidelia a Spello fino al 31 agosto si alternano artisti di differenti linguaggi e provenienze. Numerosi gli interventi installativi, capaci di stupire lo spettatore portandolo all’interno dell’opera stessa.

“La mostra Stati d’Arte – ha spiegato il direttore artistico Andrea Baffoni – si propone come esperienza visiva. Il visitatore viene coinvolto attraverso la vista, l’udito e in alcuni casi anche l’olfatto. Un viaggio attraverso i vari piani di Villa Fidelia, fino al padiglione del Palazzo Comunale di Spello, guidati dalle parole del Cantico delle Creature. Di questo testo, il primo in lingua italiana, si è voluto cogliere il valore intimo, la forza visionaria proposta da san Francesco rispetto all’intero Creato. Per questo la mostra si pone come esperienza estetica e non come semplice esposizione di opere, dove ogni artista rappresenta una finestra su prospettive esistenziali capaci di sorprenderci e talvolta spiazzarci. Così come l’area della Limonaia, dedicata quest’anno a Bruno Orfei, un artista controcorrente che ci ricorda quanto l’essere creativi significhi, in definitiva, sondare i misteri della vita terrena in previsione di quella spirituale”.

Curata dall’Associazione La Casa degli Artisti, guidata da Carla Medici e Francesco Minelli, con il supporto organizzativo di Gabriela Juganariu e grafico di Eleonora Pascai, patrocinata da: Parlamento Europeo, Regione Umbria-Assemblea Legislativa, Provincia di Perugia, Comune di Spello e Camera di Commercio dell’Umbria, la mostra durerà fino al 31 agosto e sarà aperta tutti i giorni, a ingresso libero e senza limiti di presenze, dalle 16:00 alle 19:00.

All’inaugurazione ha preso parte per conto della Provincia di Perugia il consigliere delegato Moreno Landrini: “Stati d’arte – ha sostenuto – rappresenta un progetto di straordinario valore culturale che questa amministrazione ha l’orgoglio di sostenere da nove anni. L’iniziativa conferma ancora una volta Villa Fidelia come location d’eccellenza nel panorama regionale per eventi e manifestazioni culturali di rilevanza nazionale e internazionale. Il titolo stesso, “Stati d’arte”, racchiude un’intuizione felice che coniuga cultura, socializzazione e dimensione emotiva, acquisendo particolare significato in questo momento storico in cui l’aspirazione alla pace rappresenta un sentimento universalmente condiviso. Un sentito ringraziamento va a “La Casa degli Artisti” per la professionalità e la dedizione dimostrate nell’organizzazione di questa prestigiosa esposizione, che continua a valorizzare il patrimonio culturale di Spello e a promuoverne l’immagine a livello internazionale, agli artisti e agli ospiti illustri che di volta in volta hanno partecipato”.

Erano poi presenti l’ambasciatore della Repubblica di Macedonia del Nord a Roma Vesel Memedi, il rappresentante del consolato onorario del Perú a Perugia William Silva, l’ambasciatore di Malta a Roma Daniel Azzopardi  e il direttore per i corporate affairs al Consiglio Maltese per l’arte (Art Council) Nikki Petroni.

LA MOSTRA

L’edizione 2025 rientra nelle celebrazioni nazionali per gli 800 anni del Cantico delle Creature scritto da San Francesco. L’intera rassegna s’incentra sul tema dell’uguaglianza lasciando spazio alla creatività dei molteplici artisti. La natura, ma anche il Cosmo, l’essere umano con tutti i suoi pregi e contraddizioni, la percezione del tempo e dello spazio e un rinnovato modo di guardare al futuro. Il Cantico delle Creature è un’ode alla vita e la mostra vuole esprimerne i contenuti restando ben ancorata alla situazione contemporanea, sia come opere che come tematiche espresse.

Molte le novità di questa edizione, a partire dalla mostra omaggio a Bruno Orfei che si tiene nel padiglione Limonaia di Villa Fidelia, dove una selezione di circa venti opere tra pittura e scultura celebrano un nome tra i più amati del panorama storico umbro. Altra novità è il Padiglione Centro Storico: Stati d’Arte si amplia e diventa mostra diffusa, allestendo una sezione nello spazio espositivo del Comune di Spello con opere pittoriche e scultoree.

Durante l’intero mese espositivo la manifestazione prevede l’organizzazione di eventi collaterali artistici, musicali e teatrali, il tutto consultabile attraverso il sito e le pagine social dell’Associazione La Casa degli Artisti di Perugia.

La mostra è stata realizzata sotto l’alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con il sostegno e il patrocinio di Regione Umbria-Assemblea Legislativa; con il patrocinio di Provincia di Perugia, Comune di Spello, Camera di Commercio dell’Umbria, Ambasciata della Repubblica di Cipro a Roma, Ambasciata dell’Ecuador in Italia, Ambasciata di Malta in Italia (Malta Paese d’Onore 2025), Consolato ad H. dell’Ecuador a Perugia, Consolato del Perù a Perugia, Istituto Polacco di Roma e Fondazione Kattinis.

La mostra è inoltre interamente digitalizzata tramite il sito web dell’Associazione.

   

‘Minatori di ieri, migranti di oggi: diritti senza confini’, evento a Gualdo Tadino ‘Ricordando Marcinelle’

L’incontro è promosso da Spi Cgil Alto Chiascio e Spi Cgil Perugia. Venerdì primo agosto alle 10.30 nella mediateca del Museo dell’emigrazione ‘Pietro Conti’

 ‘Minatori di ieri, migranti di oggi: diritti senza confini’ è l’evento organizzato a Gualdo Tadino venerdì primo agosto alle 10.30 nella mediateca del Museo dell’emigrazione ‘Pietro Conti’, promosso da Spi Cgil Alto Chiascio e Spi Cgil Perugia ‘Ricordando Marcinelle’, una delle più gravi tragedie minerarie della storia che si verificò l’8 agosto del 1956, nella miniera di carbone di Bois du Cazier, appena fuori la cittadina belga di Marcinelle appunto, dove si sviluppò un incendio che causò la morte di 262 minatori, di cui 136 italiani. Erano le 8 e 10 quando le scintille causate dal corto circuito fecero incendiare 800 litri di olio in polvere e le strutture in legno del pozzo. Dopo due settimane di ricerche, mentre una fumata nera e acre continuava a uscire dal pozzo sinistrato, uno dei soccorritori che tornava dalle viscere della miniera non poté che lanciare un grido di orrore: “Tutti cadaveri!”.

L’incontro si aprirà con i saluti del sindaco della città, Massimiliano Presciutti, cui seguirnano gli interventi di Augusto Paolucci, della segreteria di Cgil Perugia, Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo del Pd alla Camera e storico delle migrazioni, Catia Monacelli, direttrice del Polo museale di Gualdo Tadino, Khirat Sabrine, studentessa universitaria di Mediazione linguistica e Fabrizio Fratini, segretario generale Spi Cgil Perugia. Le conclusioni saranno affidate a Filippo Ciavaglia, del Dipartimento delle Politiche europee e internazionali della Cgil. Modererà Alessandro Piergentili, segretario di Spi Cgil Alto Chiascio.

“Molti sono stati i cittadini del Gualdese – spiegano gli organizzatori – che sono emigrati verso i paesi del nord Europa e che hanno lavorato nelle miniere. Il loro ricordo va mantenuto sempre vivo, in un momento in cui l’Italia continua ad essere paese di emigrazione, in modo particolare di giovani, e paese di immigrazione da cittadini che fuggono da paesi in guerra o che cercano lavoro in Italia. Ricordare, riflette e proporre politiche per impedire che giovani fuggano dal nostro paese e che i processi immigratori vengano governati è uno dei compiti che come Cgil ci stiamo ponendo e l’iniziativa di venerdì primo agosto, con i diversi interlocutori, si pone l’obiettivo di leggere ricordare con la memoria per leggere il presente per costruire il futuro. In ricordo della tragedia, oggi la miniera Bois du Cazier è patrimonio Unesco”.