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domenica, 1 Giugno 2025
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A Todi un convegno per ricordare Roberto Prosperi

Un convegno per parlare de “L’importanza della famiglia nella micro impresa” e per ricordare Roberto Prosperi, imprenditore di Todi tragicamente scomparso lo scorso anno, nei valori a lui più cari. L’iniziativa è in programma sabato 14 marzo, alle ore 17,30, presso la sala del Consiglio Comunale situata in piazza del Popolo a Todi. Interverranno: Carlo Rossini, sindaco di Todi; Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia; Aldo Amoni, presidente regionale Confcommercio; Massimiliano Baccari, presidente di Fiva (Federazione italiana venditori ambulanti) Confcommercio Umbria; David Lazzari, presidente ordine degli Psicologi della Regione Umbria; Gianluca Prosperi, zio di Roberto Prosperi. Il convegno, che sarà coordinato da Giuseppe Castellini (direttore del Giornale dell’Umbria), è stato promosso dal Comune di Todi, dalla Camera di Commercio di Todi, dalla Fiva Umbria e da Fiev (Fiere ed Eventi). Dopo il dibattito seguirà una cena presso il ristorante “Villa Luisa” il cui ricavato servirà per la costituzione di una fondazione intitolata a Roberto Prosperi. Il convegno anticiperà un altro evento: “Todi in fiera”, la mostra mercato in programma il giorno dopo.
TODI IN FIERA – Saranno circa 210 gli espositori che daranno vita alla seconda edizione di “Todi in fiera”, la mostra mercato, organizzata da Fiev (Fiere ed Eventi) in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Todi, in programma domenica 15 marzo 2015 nel centro storico della città dalle ore 8 alle 20. Si tratta di 150 bancarelle di prodotti tipici, articoli per la casa e per la persona, bricolage, fiori e piante, bigiotteria e di 60 stand di hobbisti ed artigiani. La fiera inizierà di fronte al Tempio di Santa Maria della Consolazione ed arriverà fino in Piazza del Popolo, dove sarà presente Coldiretti insieme agli espositori alimentari. In Piazza Garibaldi spazio agli hobbisti ed agli artigiani, mentre i giardini di Via Oberdan saranno riservati all’antiquariato. Il resto delle vie sarà occupato da bancarelle con articoli per la casa, per la persona, fiori e piante. «Siamo giunti – spiega Massimiliano Baccari, presidente di Fiva (Federazione italiana venditori ambulanti) Confcommercio Umbria e di Fiev – alla seconda edizione di questa manifestazione. Insieme all’Amministrazione comunale abbiamo ritenuto opportuno ripetere questa esperienza, visto l’ottimo risultato ottenuto nel 2014. Todi è ben predisposta ed è ben inserita nel contesto urbano. La mostra mercato si estenderà dalla chiesa di Santa Maria della Consolazione fino alla piazza principale. Questo inserimento nel cuore della città darà vita, grazie ad una sinergia tra il commercio fisso e quello ambulante, alla più grande offerta commerciale dell’Umbria di qualità. Questa fiera era già presente negli anni passati ma, anche a causa del maltempo, non aveva avuto più un grande riscontro. Lo scorso anno, invece, per volontà del Comune e dell’allora presidente di Confcommercio di Todi, Roberto Prosperi, abbiamo cercato di recuperarla». Ma quest’anno nel programma è prevista un’iniziativa ulteriore. «Dopo la tragica perdita di Roberto Prosperi – sottolinea Baccari – oltre alla fiera abbiamo pensato, insieme al Comune, di organizzare un convegno dal tema: “L’importanza della famiglia nella micro impresa”. Si terrà sabato 14 marzo alle ore 17,30 presso la sala del Consiglio Comunale. È stato intitolato a Roberto per ricordare la sua figura e i valori di cui è stato portatore, la famiglia in primis».

   

Confartigianato imprese Perugia, bene per il “wedding in reportage”

Si è conclusa con successo la seconda sessione di ‘Wedding in reportage’, iniziativa riservata a fotografi professionisti organizzata dalla fotografa Federica Mari, in collaborazione con Confartigianato Imprese Perugia, Nikon e Celebra. Oltre 50 infatti i professionisti dello scatto che, provenienti da tutta Italia, hanno preso parte alla tre giorni di aggiornamento, alle case coloniche di Deruta, con i maestri Mimmo Basile, Sergio Cancelliere e Andrea Corsi. “Siamo convinti – ha detto il presidente della Federazione Fotografi di Confartigianato Imprese Perugia, Daniele Paparelli – che questi momenti dedicati all’aggiornamento professionale siano di fondamentale importanza per un settore in continua evoluzione come il nostro e rappresentano una priorità assoluta nella programmazione di altre attività formative da attuare nel 2015”. “Siamo stati partecipi di un workshop di alto livello, con spunti molto interessanti forniti dai ‘masters’ e scaturiti dal confronto con i corsisti – ha aggiunto Carlo Antognoni, segretario della Federazione Fotografi di Confartigianato Imprese Perugia –. Per questo l’obiettivo di accrescere la professionalità e le competenze degli operatori professionali è stato centrato in pieno”.

   

Il comune di Poggiodomo firma per la stazione unica appaltante

Sta procedendo, attraverso la stipula dei protocolli d’intesa, l’adesione dei Comuni alla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Perugia. Questa mattina è stata la volta del Comune di Poggiodomo, che attraverso il suo vicesindaco Luana Zereghini, congiuntamente al presidente della Provincia Nando Mismetti, ha formalizzato l’adesione a questo servizio, in attuazione dell’art. 1 comma 88 della legge 56/14 (legge Delrio). Si tratta del settimo Comune che compie questo passo, dopo Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Scheggia e Pascelupo, Torgiano, Pietralunga e Bettona. La convenzione sottoscritta affida alla Stazione Unica Appaltante la gestione di procedure di gare per l’acquisizione di beni, servizi, forniture e lavori pubblici. Dal 1° gennaio 2015 i Comuni fino a 10mila abitanti devono infatti per legge gestire in associazione le materie oggetto di appalto (acquisizione beni, servizi e forniture) o fare riferimento alla Stazione Unica Appaltante istituita presso le Province. Per quanto riguarda i Comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti resta la facoltà di procedere ad affidamenti diretti entro i limiti di 40mila euro di valore. Da giugno scatterà per tutti i Comuni, non capoluogo, l’obbligo di gestire in forma associata o attraverso la Stazione Unica Appaltante provinciale anche le procedure di gara relative ai lavori pubblici. “La Provincia di Perugia – spiega il presidente Mismetti – in stretta collaborazione con i Comuni mette a disposizione i propri servizi. E’ evidente che l’obiettivo del legislatore è quello di produrre risparmi ai Comuni per l’acquisto di beni e quant’altro e di accelerare i tempi di perfezionamento delle procedure. La Provincia forte di esperienza e professionalità è in grado di svolgere in maniera puntuale un compito altamente qualificato”.

   

San Martino in Campo vuole salire sul “treno Ikea”

Successo in termini di presenze e partecipazione, per l’assemblea pubblica che si è tenuta venerdì 6 marzo presso il CVA di San Martino in Campo. Le dodici associazioni paesane, recentemente costituitesi in un comitato, hanno chiamato a raccolta la cittadinanza per discutere del progetto di insediamento sul territorio della multinazionale Ikea. Un incontro che sostanzialmente ha confermato la linea già adottata durante la costituzione del già citato comitato “pro Ikea”: gli abitanti di San Martino in Campo sono pronti ad accogliere a braccia aperte l’azienda svedese. Una sorta di “treno che passa una volta sola” (così recitava la locandina promozionale della serata) e che può diventare l’occasione di riscatto per un territorio che più di altri sta sentendo la morsa della crisi economica. “Non vogliamo perdere questa opportunità di sviluppo – ci tiene a precisare il Presidente della Pro Loco, Lucio Gallina – in una realtà, qual è quella di San Martino in Campo, che ha vissuto un certo benessere solo tra gli anni ’60 e ’90, grazie a due grossi insediamenti industriali: la ex Valigi e l’ex Conservificio. Un periodo di prosperità che purtroppo si è concluso e adesso non possiamo rimanere inermi di fronte alla possibilità di un nuovo rilancio economico. Se Ikea poterà con se, centocinquanta o duecento posti di lavoro, noi li vogliamo a San Martino in Campo”. Timori e preoccupazioni, rispetto ad un progetto di insediamento che nel 2011 sembrava ben avviato, che nascono sostanzialmente dal rallentamento dell’iter di approvazione e dalle continue interferenze di carattere ambientale. “Sappiamo che gli ambientalisti – continua Gallina – dopo aver fatto richiesta di indagini alla magistratura, fermando per un anno il progetto, sono tornati alla carica con delle motivazioni che, a nostro avviso, non hanno fondamento. Ritengono che l’area dove dovrebbe insediarsi Ikea, comprenda i cosiddetti terreni agricoli di pregio e come tali non soggetti a cementificazione. Da una nostra accurata indagine, tali terreni sono individuati nella zona nord del paese e non in quella a ridosso della E45, per altro lasciata all’incuria del tempo, con capannoni dismessi e depuratori in disuso. Non vogliamo fare dietrologia, ma non possono essere questi i motivi del dietrofront, rispetto ad un progetto già esistente e alla volontà della stessa Ikea, che continua a confermare il suo interesse su San Martino in Campo. Con gli ambientalisti abbiamo fatto diverse battaglie sul territorio, condividendo ogni strategia, ma stavolta sappiamo che la gran parte del paese, forse la totalità, non la pensa come loro. Un appello a far chiarezza lo rivolgiamo anche all’amministrazione comunale: vogliamo l’Ikea a San Martino in Campo”. Concetti, sostanzialmente ribaditi anche dagli altri presidenti delle associazioni promotrici del comitato, che hanno trovato consenso tra la gente che ha affollato il CVA. Gli applausi dopo gli interventi sono stati sinceri e calorosi, qualche mugugno invece è arrivato di fronte alle opinioni di chi ha riaperto la questione ambientalista e sollevato problematiche logistiche. Gli abitanti di San Martino in Campo, in sostanza sembrano aver capito: il futuro economico del territorio passa inevitabilmente per l’avvento del “treno svedese”.

Le 12 Associazioni che hanno dato vita al Comitato Pro Ikea:

   

Nero Norcia: il tartufo ambasciatore di cultura e stile di vita dell’Umbria

Nero Nocia “certifica” il tartufo come il più prestigioso ambasciatore di cultura e stile di vita dell’Umbria e dell’Italia nel mondo. L’Umbria terra di tartufi con nove specie diverse e tutte commercializzate che creano un fatturato tra diretto e indotto importante per la regione, una terra che ha fatto scuola sul fronte della ricerca scientifica a tutta Europa, che ha sviluppato in maniera sistematica le colture con piante micorizzate, ma che sopprime la facoltà di tartufologia, trasformandola in dipartimento della facoltà di agraria all’interno dell’Università di Perugia. E’ uno spaccato del riuscito convegno (presente una folta delegazione dell’istituto “De Gasperi” di Norcia”) svoltosi nell’ambito di Nero Norcia e del suo Festival con l’assessore Giuliano Boccanera a fare gli onori di casa. La kermesse, sotto la sapiente direzione artistica di Massimo Zamponi, da quest’anno punta decisamente a coinvolgere intorno al prezioso tubero, non solo saperi e sapori, ma anche e soprattutto tradizione, storia e cultura che sono il vero humus del made in Italy. Autorevoli e relatori che hanno arricchito il convegno, coordinato da Pietro Borroni di Urbani Grup, di argomenti affrontati da ogni punto di vista. Il professor Mattia Bencivenga autentica autorità nel settore, ha ricordato come il tartufo sia conosciuto sin dall’Antico Egitto, ma come soltanto negli ultimi anni sia diventato un fenomeno mondiale. “Nel 1968 – ha ricordato Bencivenga – era un prodotto patrimonio di sole Francia e Italia, oggi è presente in tutti i continenti, ma il privilegio di avere il bianco è solo italiano tranne qualche piccola parte dell’Est europeo”. L’esperta nazionale Gabriella Di Massimo, presidente dell’associazione tartufai “Perugino” una delle cinque esistenti in Umbria con mille e cinquecento tesserati, ha evidenziato come le regole europee sulla tracciabilità dei prodotti agroalimentari sia una garanzia per i tartufi italiani. “Troppi tartufi provenienti dall’estero invadono il mercato facendo crollare i costi – ha detto la studiosa – ma se non sappiamo da quale terreno vengono estratti rischiamo, ad esempio, di consumare tartufi nati nel sottosuolo di zone dove per anni si sono combattute guerre utilizzando l’uranio impoverito. La tracciabilità diventa quindi un diritto dei cittadini e una garanzia per i nostri tartufi che vengono raccolti di terreni incontaminati”. La dirigente scolastica dell’Istituto alberghiero di Spoleto Fiorella Sagrestani ha evidenziato come l’enogastronomia sia una componente trasversale del turismo e di come all’interno del suo istituto sia posta la massima attenzione alla sperimentazione culinaria rivisitando ricette tradizionali con l’utilizzo di prodotti locali d’eccellenza. E’ il caso della sostituzione di grassi animali con l’olio extravergine d’oliva o con l’utilizzo del tartufo attraverso un’attività di ricerca. “La nostra scuola lancia una proposta alle aziende del territorio– ha concluso Sagrestani –: mettere in campo occasioni di collaborazione per sperimentare nuove ricette”. Un occhio alla dieta e si scopre che il tartufo è un elisir di lunga vita e che effettivamente ha poteri afrodisiaci. Lo ha attestato Antonio Buccolieri, responsabile medico del reparto di medicina e geriatria dell’ospedale di Norcia che, attraverso l’osservazione degli anziani che popolano la Valnerina e studi specifici in materia, ha chiarito che il tartufo ha proprietà organolettiche che ostacolano l’invecchiamento. “Il tartufo – ha chiarito – ha poteri rimineralizzanti, elasticizzanti, antiossidanti. Inoltre le sue sostanze odorose stimolano la sensazione di benessere e quindi di vigore fisico stimolando i ferormoni che regolano il meccanismo dell’attrazione sessuale”. Ma non basta. Avendo anche molecole cosiddette “del piacere”, proprie anche del latte materno, amplificano il senso di benessere e in più, il tartufo nero è anche ipocalorico e quindi adatto anche per le diete dei diabetici. Che si vuole di più? “Bisogna far capire al consumatore la differenza tra un tartufo di Norcia e uno Croato – è stata l’esortazione di Stefano Poeta dell’Università dei Sapori di Perugia -. Questo è possibile attraverso la formazione di una cultura non solo del piatto, ma della consapevolezza che quel tartufo o quella bistecca sono espressione di un territorio che li fa essere più buoni e più sani. Ecco perché istituzioni pubbliche, scuola, aziende, mondo scientifico e della ricerca devono fare gruppo, fare massa critica e promuovere l’Umbria e i suoi prodotti”. Una promozione che da generazioni si concretizza nel lavoro incessante della Urbani Tartufi per la quale, presente in sala Olga Urbani, ha preso la parola Pietro Borroni che ha più che con le parole fatto comprendere, attraverso dei video che saranno portati nello stand Urbani a Expo 2015, l’importanza delle radici, dell’amore per la propria terra, dell’innovazione messa al servizio della tradizione, della passione per il proprio lavoro. Ingredienti che fanno di questo brand umbro, con il suo 68% del mercato mondiale, il leader indiscusso del tartufo nel mondo.

   

Quasar Village celebra la donna con il vincitore di “il più grande pasticciere”

Dolci esibizioni al Quasar village. Non solo il titolo dell’evento in programma nella struttura commerciale di Ellera di Corciano, domenica 8 marzo, ma anche la sintesi dell’iniziativa che vedrà protagonista Antonio Daloiso, vincitore del programma televisivo Rai ‘Il più Grande pasticcere’. Insieme a un’altra concorrente dello show, Silvia Federica Boldetti, infatti, a partire dalle 10, si cimenterà nella preparazione e poi nella decorazione di una torta scultura dedicata alla donna nel giorno della sua festa. Al termine dell’esibizione ci saranno degustazioni di anelli croccanti con cioccolato per i presenti. Nel pomeriggio, invece, dalle 15.30, la coppia proporrà la ricetta di una mousse al cioccolato con degustazione gratuita. Accanto all’intrattenimento e alla cucina, al Quasar village, anche l’arte in cui continua a essere al centro la figura femminile. Da martedì 10 a sabato 14 marzo, con un opening lunedì 9 marzo dalle 16 alle 19, sarà allestita nella galleria del centro commerciale la mostra fotografica e pittorica ‘Le ballerine siamo noi. Ballo anche per me’. Esposizione a cura di circolo Noi insieme di Magione, Udc Castel del Piano, Centro salute mentale di Magione e Dipartimento salute mentale Ausl1 dell’Umbria, con il patrocinio del Comune di Corciano. Nei giorni della mostra, dalle 10.30 alle12 e dalle 15 alle 18, ci saranno anche laboratori di Quilling, forma d’arte in cui viene utilizzata la carta per creare disegni decorativi. Per informazioni: www.quasarvillage.it.

   

Emergenza maltempo Uila Uil: “Assegnare la manutenzione straordinaria all’agenzia forestale regionale”

“A seguito delle eccezionali calamità naturali che hanno colpito il territorio umbro e in particolar modo l’Alto Tevere, chiediamo che all’Agenzia forestale regionale vengano subito assegnati i lavori di manutenzione straordinaria per far fronte ai danni causati dal maltempo”. È quanto affermato da Stefano Tedeschi, segretario regionale di Uila Uil Umbria. Parole che arrivano a breve distanza delle dichiarazioni di Fernanda Cecchini, assessore regionale alle politiche agricole e forestali, la quale ha garantito alle amministrazioni locali tutto il supporto necessario, anche nella fase della post emergenza. “La situazione è decisamente grave – fa sapere Tedeschi –. Nella sola zona di Città di Castello e San Giustino ci risultano oltre 200 piante sradicate dal vento, tra cui anche grandi querce con profonde radici. L’emergenza riguarda poi i corsi dei fiumi ostruiti, in più punti, dagli alberi caduti. Per ripristinare le condizioni di sicurezza del territorio è necessario un rapido intervento. L’Agenzia forestale regionale, unica forza in Umbria dotata di uomini e mezzi adeguati a rispondere a simili situazioni, è nata con questo scopo e spetta ad essa perciò intervenire in maniera tempestiva in questa direzione”. 

   

Elezioni RSU, la soddisfazione di UIL Umbria per i risultati raggiunti

La Uil Umbria esprime soddisfazione per la partecipazione dei lavoratori al voto per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie della pubblica amministrazione che mediamente ha superato il 75 per cento. “Questa affluenza – ha detto Claudio Bendini, segretario generale di Uil Umbria – rappresenta il riconoscimento da parte dei lavoratori dell’impegno e delle attività messe in campo dalle organizzazioni sindacali confederali”. “In particolare – ha aggiunto Bendini – la nostra organizzazione ha incrementato il consenso rispetto alle precedenti elezioni e rappresenta oggi nella sanità e negli enti locali circa un terzo dei lavoratori”. “Ci riserviamo di esprimere ulteriori valutazioni – ha concluso Bendini – quando i risultati saranno completi”.

   

Al via la campagna di registrazione dei defibrillatori in Umbria

Il “Progetto Umbria diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni” ha dato buoni risultati che, però, vanno ottimizzati per rendere ancora più forte sul territorio regionale la cosiddetta ‘catena della sopravvivenza”: a tal fine, la Regione Umbria rivolge agli enti pubblici e ai privati che hanno a disposizione gli apparecchi di effettuarne l’iscrizione sull’apposito registro regionale disposto sul sito istituzionale della centrale operativa 118, affinché possano essere integrati all’interno del sistema di soccorso regionale. “Con il Progetto in attuazione dal 2011 – hanno spiegato dall’Assessorato alla sanità – la Regione Umbria ha potenziato il contrasto alle morti per arresto cardio-circolatorio, rafforzando la dotazione dei defibrillatori delle aziende sanitarie regionali e rendendo possibile la mappatura e il collegamento di tutti i defibrillatori disposti sul territorio con la Centrale Operativa 118. Una defibrillazione immediata, tramite una scarica elettrica, associata ad una corretta esecuzione di manovre di rianimazione cardio-polmonare, sulla persona colpita da arresto cardio-circolatorio, risulta infatti, ad oggi, il principale strumento salvavita in attesa del soccorso del Servizio 118”. “Tutto ciò concorre a costituire la ‘Catena della Sopravvivenza’ della quale, la Centrale Operativa Unica regionale del 118, con sede presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia, rappresenta la cabina di regia. Di conseguenza, tutti i possessori di defibrillatori, enti pubblici, associazioni e privati cittadini, sono invitati ad iscrivere gli apparecchi nel Registro regionale on-line dei defibrillatori, disposto sul sito istituzionale all’indirizzo: http://www.118perugia.it”. Il “Progetto Umbria diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni” ha permesso di creare una rete capillare di diffusione territoriale di defibrillatori semiautomatici, “manovrabili” anche da personale addestrato non medico e localizzati, oltre che nelle tradizionali sedi sanitarie, anche nei luoghi di lavoro, di studio e, in generale, pubblici. L’obiettivo è di giungere ad una riduzione in percentuale significativa delle morti per infarto al miocardio e dei danni, soprattutto di carattere neurologico, conseguenti. Le apparecchiature a disposizione sono periodicamente controllate e gli operatori dovranno essere aggiornati attraverso corsi di formazione e successive verifiche.