Approvato il bilancio a Castiglione del Lago. Bocciato l’emendamento del Progetto Democratico

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Nella seduta consiliare del 25 agosto è stato approvato il Bilancio di Previsione 2015 del Comune di Castiglione del Lago. Non sono mancate le polemiche fra maggioranze e opposizione in una seduta che è durata oltre 4 ore. L’assessore a bilancio, finanze e tributi Mariella Spadoni ha diramato un comunicato nel quale si spiegano i passaggi essenziali e soprattutto le motivazioni che hanno portato alla bocciatura dell’emendamento presentato da Progetto Democratico che ha scatenato le accese discussioni.

“Era inaccettabile l’emendamento presentato dal gruppo di minoranza Progetto Democratico con il quale si intendeva tagliare radicalmente importanti investimenti previsti nel piano delle opere pubbliche 2015 per l’adeguamento e il miglioramento dei plessi scolastici e per interventi strutturali indispensabili nelle frazioni, chiedendo di spostare ulteriori risorse sulla viabilità a fronte di 535.000 euro già stanziati dall’Amministrazione comunale per la manutenzione delle strade comunali bitumate e non bitumate. Appare del tutto strumentale ed esercizio di populismo puro quello di Progetto Democratico che continua a fare demagogia sui reali problemi della viabilità del territorio, che riguardano in massima parte strade non di competenza comunale, nell’affrontare l’approvazione di un Bilancio che stanzia 535.000 euro per le strade comunali e che allo stesso tempo investe per il miglioramento infrastrutturale delle frazioni, la cui valorizzazione è ritenuta una necessità di primo livello per questa amministrazione, nonché sull’adeguamento dei plessi scolastici. Sarebbe opportuno che la minoranza di Progetto Democratico, così come le altre minoranze Forza Italia e Movimento 5 stelle, lavorassero in modo trasparente e significativo per la soluzione dei problemi di Castiglione del Lago. Ad oggi, invece, l’unico atteggiamento tenuto è quello di voler in ogni modo e con ogni formalismo senza sostanza impedire alla maggioranza legittimata dalle elezioni di operare per il raggiungimento degli obiettivi che stanno a cuore ai cittadini. Un esempio? Nessuna voce si è alzata, se non quella della maggioranza, rispetto alla questione della chiusura del punto nascita”.

Poi l’assessore Spadoni entra nel dettaglio e spiega le scelte fatte dall’Amministrazione.

“Quello approvato è il Bilancio di un comune virtuoso, che spende il 10% in meno rispetto alla media nazionale “Fabbisogni Standard” e rispetto al resto dei comuni umbri che si attestano sopra tale media, e che fino ad oggi ha sempre rispettato tutti i limiti vigenti e imposti sulla spesa corrente, è in regola con il rispetto del patto di stabilità e non ha fatto ricorso ad anticipazioni di cassa. Castiglione è un comune che ha fatto i conti con 1.750.000 di euro di tagli sui trasferimenti dello Stato dal 2012 ad oggi, con il riflesso di una crisi che ha colpito duramente l’economia già debole, tanto che le entrate per oneri di urbanizzazione hanno subito un calo di circa un milione di euro all’anno rispetto al 2009. Complessivamente, quindi, quasi 3 milioni di euro in meno su un bilancio di parte corrente pari oggi a circa 12 milioni di euro. L’Amministrazione ha comunque reagito, tentando di arginare i danni derivanti da questo complesso sistema di tagli, lasciando invariate le tariffe relative ai servizi a domanda individuale, le aliquote TASI e IMU, fatta eccezione per l’IMU agricola che passa dal 4,6 per mille dello scorso anno al 7,6 per mille, aliquota convenzionale applicata dalla stragrande maggioranza dei comuni. L’aumento dell’aliquota IMU agricola è reso indispensabile per la diretta correlazione tra gli interventi di restituzione di somme da parte del Governo sui tagli operati sul Fondo di Solidarietà Comunale e l’aliquota applicata. Non applicare il 7,6 per mille avrebbe significato rinunciare a parte delle somme che integra il Governo a fronte del taglio che abbiamo subito, che ammonta a ben 631.000 euro, gravando ulteriormente sul bilancio e quindi sulle altre categorie di cittadini. Gli incassi presunti tuttavia sono nettamente inferiori al taglio e alle ipotesi di integrazione del Governo. Invariate anche le tariffe Tari rispetto all’esercizio 2014. L’Amministrazione ha agito sul contenimento delle spese connesse alla gestione dei rifiuti, evitando in modo assoluto l’aumento delle tariffe”.

Infine Mariella Spadoni esprime un’opinione fortemente polemica sul gruppo Progetto Democratico:

“È evidente che per Progetto Democratico, già uscito con articoli e commenti a fine luglio asserendo impossibilità di chiudere il bilancio senza aumenti di tariffe, è dura trovare appigli per contestare l’operato dell’Amministrazione. C’è da aspettarsi, comunque, che la creatività comunicativa di questo gruppo partorisca a breve qualche nuova mistificazione della realtà”.