Aprirà le serate di Umbria Jazz 15 all’Arena Santa Giuliana Paolo Conte, uno dei più originali cantautori italiani, senza dubbio il più vicino per storia e stile al mondo del jazz e di sicuro il più colto e coerente. I suoi due strumenti, il pianoforte e la voce (prima ancora che le canzoni vere e proprie) faranno da battistrada a una delle contaminazioni più seducenti di sempre del panorama del cantautorato italiano, che il pubblico di UJ ben conosce avendolo potuto apprezzare negli anni passati, da ultimo nel 2009. “Regista” dei suoi lavori è sempre la musica, dalla quale si evince chiaramente la formazione jazzistica del musicista astigiano, con i testi a suggerire ambienti e direzioni possibili; le due metà al contempo appaiono abilmente intrecciate, quasi fossero necessarie l’una all’altra. Caratteristiche che ritroviamo anche nel suo ultimo lavoro del 2014 dal titolo Snob: 15 inediti che suonano come un ritorno alle origini musicali e testuali che hanno reso Conte un artista apprezzato in tutto il mondo. Un percorso che è anche, inevitabilmente, evoluzione e ricerca continua; esplorazione di panorami musicali e parole che si trasformano in suoni e immagini pittoriche. Uno show di classe che è un piccolo capolavoro di essenzialità, che avrà anche un significato molto particolare: Conte e Umbria Jazz avevano, infatti, un amico in comune che da poco se n’è andato, Sergio Piazzoli. A lui è dedicato il concerto.
Energia e fonti rinnovabili: pubblicato il bando regionale
Incidere con sempre maggior efficacia sulle prospettive innovative di sviluppo dell’Umbria, sostenendo con risorse importanti gli sforzi delle imprese che, in un periodo di particolare criticità, agiscono strategicamente per accrescere la loro capacità competitiva anche attraverso la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas che alterano il clima, facendo dell’uso efficiente dell’energia e della autoproduzione di energia da fonti rinnovabili un elemento concorrenziale premiante. È con questa finalità che oggi, mercoledì 8 luglio, sul Bur (Bollettino Ufficiale) n.34 – Serie generale – Supplemento ordinario n.3, la Regione Umbria ha pubblicato il bando volto al “Sostegno agli investimenti per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile”, per il finanziamento dei progetti di efficienza energetica e fonti di energia rinnovabile delle imprese, con una dotazione iniziale di 2 milioni di euro che potrà essere incrementata, in esito ai progetti pervenuti.
“Il Bando Energia 2015 caratterizza l’avvio della fase operativa della programmazione comunitaria 2014/2020 – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Fabio Paparelli – e produce una forte spinta al consolidamento del paradigma produttivo strategico energetico, sulla base del quale l’innovazione e le risorse rinnovabili sono una unica fonte di investimento vantaggioso nella concorrenzialità del mercato”.
“La Regione – continua Paparelli – intende rispondere alle eterogenee esigenze delle aziende ed alle crescenti richieste di agevolazione anche per il risparmio energetico e l’utilizzo delle fonti rinnovabili, per ottimizzare tale elemento, centrale ed imprescindibile rispetto ad ogni ciclo produttivo aziendale che mira ad una fase economica di ripartenza e di crescita. Il bando rappresenta una pratica strategica messa a punto dalla Regione Umbria per dare nuovo slancio al sistema delle imprese umbre, contrastando l’onerosità dell’approvvigionamento energetico, attraverso un incremento del risparmio energetico e l’ausilio delle fonti alternative”.
“Le domande di contributo per il bando a sostegno di efficienza energetica e fonti di energia rinnovabile delle imprese – precisa – potranno essere presentate a partire dalle ore 10 del 14 luglio 2015 e fino alle ore 12 del 30 ottobre 2015. Con l’obiettivo di “Riduzione annuale del consumo di energia”, il Bando Energia 2015, diretta attuazione del Piano annuale per la crescita, l’innovazione e la competitività del sistema produttivo regionale, concede incentivi a piccole, medie, grandi imprese che intendano realizzare investimenti finalizzati a un utilizzo razionale dell’energia e/o autoprodurre energia da fonte rinnovabile”.
“I contributi rispetto alle spese ammissibili – rileva l’assessore Paparelli – variano dal 30% al 50% secondo la dimensione aziendale; gli ambiti di interventi ammissibili possono riguardare la riduzione di consumi termici, di consumi elettrici, interventi sul ciclo produttivo come definiti dal bando e interventi per l’autoproduzione di energia elettrica/termica da fonti rinnovabili”.
L’ammontare degli investimenti ammissibili non può essere inferiore a 30.000 euro, mentre il contributo pubblico massimo, per ciascuna richiesta, non potrà superare l’importo di 600.000 euro.
Todi: agibilità definitiva per il Teatro Comunale
Il Comune di Todi ha completato le pratiche per ottenere l’agibilità permanente per il Teatro Comunale. L’ok all’agibilità definitiva della struttura è arrivato dopo il parere favorevole della Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, che ha accertato le condizioni di sicurezza e di rispondenza alle norme di prevenzione incendi del Teatro a seguito del sopralluogo di verifica effettuato dalla stessa Commissione, durante il quale era stata presentata la documentazione tecnica necessaria al conseguimento dell’agibilità permanente. Alla Commissione hanno preso parte rappresentanti dell’Amministrazione comunale, il Comandante della Polizia Municipale di Todi, i tecnici comunali del Servizio Urbanistica, il Comandante dei Vigili del Fuoco, un esperto di elettronica ed il Dirigente medico della Usl Umbria 1. La Commissione ha stabilito che durante lo svolgimento delle manifestazioni dovranno essere rispettate le condizioni previste dal Decreto del Ministero dell’Interno 19 agosto 1996 relativamente alle disposizioni di prevenzione incendi riguardanti la progettazione, la costruzione e l’esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo; durante lo svolgimento delle manifestazioni al Teatro Comunale è obbligatoria la presenza del servizio di vigilanza antincendio effettuata dal personale appartenente al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; che la capienza massima consentita è di 580 persone, di cui 500 posti a sedere per il pubblico e di 80 per artisti e personale addetto; che durante lo svolgimento delle manifestazioni dovrà essere presente il Responsabile della gestione della Sicurezza e di un adeguato numero di addetti antincendio in possesso dell’attestato di idoneità tecnica.
Doppia festa de “Le Cave” con il secondo compleanno e la chiusura del concorso musicale
Un grande party con tanto di torta e candeline, come vuole la tradizione, per festeggiare il secondo compleanno del centro commerciale ‘Le Cave’. Sabato 11 luglio, infatti, a partire dalle 17.30, la struttura aderente a PAC 2000A Conad allestirà i propri spazi a Santa Maria degli Angeli di Assisi per condividere con i clienti il traguardo raggiunto. Seguirà la finale della prima edizione de ‘Le Cave Music festival’, concorso musicale dedicato ai giovani solisti e band emergenti che si sono esibiti nel corso dei tre appuntamenti precedenti, il 20 e 27 giugno e il 4 luglio. I quattro gruppi arrivati in finale saranno sottoposti alla valutazione di una giuria di esperti che terrà conto anche del voto popolare, ossia dei simpatizzanti e sostenitori di ciascuna band. In premio, per i vincitori, un buono spesa da utilizzare nel negozio di strumenti musicali Merilin di Bastia Umbra nonché la possibilità di esibirsi in concerto nel centro commerciale Le Cave.
Centenario dalla nascita del “Leoncillo”
La Regione Umbria rende omaggio nel centenario della nascita a Leoncillo, nome d’arte dello scultore Leoncillo Leonardi, nato a Spoleto nel 1915, grande protagonista dell’arte del Novecento, dedicandogli la app “Spoleto – Palazzo Collicola e Leoncillo” che aumenterà la capacità di valorizzarne e conoscerne le opere proponendo una innovativa modalità di visita della sede espositiva e del territorio che le ospita. L’applicazione prodotta con tecnologia “iBeacon”, sia per Android (già scaricabile) e a breve anche su App Store per smartphone e tablet, una volta scaricata sul proprio dispositivo e attivato il “bluetooth”, consentirà a tutti coloro che entrano nel raggio di azione dei trasmettitori di ricevere informazioni puntuali sul museo e sulle sculture di Leoncillo. “La nuova App – sottolinea l’assessore regionale alla Cultura, Fernanda Cecchini – si aggiunge a quelle già realizzate per il complesso museale di Montefalco e per la mostra di Steve McCurry a Gubbio e fornisce ulteriori servizi che garantiscono una migliore accessibilità: la possibilità di ingrandire i caratteri e di ascoltare l’audio dei testi”. Pubblicata in italiano, a breve sarà disponibile anche in inglese e tedesco, l’applicazione verrà presentata domani, giovedì 9 luglio, nella giornata di apertura del convegno “Natura ed espressione. L’approdo sofferto di Leoncillo” che fino a venerdì 10 a Spoleto, al complesso di San Nicolò riunirà storici dell’arte, critici, artisti e collezionisti. A Spoleto, Leoncillo è presente a Palazzo Collicola Arti Visive – Museo Carandente con 25 opere alle quali l’applicazione dedica ampio spazio con singole schede. Oltre ai materiali diffusi dagli “iBeacon”, la App fornisce informazioni sull’artista, sul museo nel suo complesso e sul circuito urbano delle sculture realizzate dai maggiori maestri del Novecento in occasione della mostra “Sculture in città. Spoleto 1962”, ideata e curata dal critico e storico dell’arte Giovanni Carandente. Completa il quadro dei contenuti un’ampia galleria fotografica dedicata a Palazzo Collicola e alle sue collezioni e una panoramica sull’arte contemporanea nei musei della regione nella quale emerge, insieme all’immagine tradizionale dell’Umbria, la sua vocazione per l’innovazione artistica e per le istanze della contemporaneità. “La Regione Umbria – rileva l’assessore Cecchini – innova la comunicazione in materia di beni culturali, utilizzando le tecnologie più avanzate. Le app a disposizione sono già numerose: Umbria Musei e Monumenti, Biblioteche Umbria, Nati per Leggere, iBeacon Museo di Montefalco, 12 Guide museali in Digital Edition, cui ora si aggiunge la app su Leoncillo”.
Festival del Medioevo a Gubbio dal 30 settembre al 4 ottobre 2015
Sarà lo storico Franco Cardini ad aprire la prima edizione del Festival del Medioevo, un grande appuntamento culturale che si terrà a Gubbio dal 30 settembre al 4 ottobre 2015. Non una rievocazione e nemmeno una delle tante feste medievali. Ma una manifestazione unica nel suo genere: cinque giorni di incontri con gli autori e gli scrittori più qualificati per raccontare dieci secoli di storia, dalla caduta dell’impero romano alla scoperta dell’America. L’evento, arricchito dalla Fiera del Libro Medievale, da un Erbario, da mostre, spettacoli e appuntamenti musicali, si terrà nella dimensione raccolta del centro storico di una delle più belle città medievali italiane. In Umbria, dove le tracce del Medioevo sono ancora evidenti, non solo nella storia della regione ma anche nell’arte, nelle architetture, nella struttura urbanistica dei centri abitati e nelle più sentite tradizioni popolari. L’obiettivo è quello di coniugare la qualità della proposta culturale con la divulgazione. Il Festival nasce in collaborazione con il Comune di Gubbio e gode del patrocinio del Cisam, il Centro italiano di studi sull’Alto Medioevo di Spoleto (www.cisam.org) vero e proprio punto di eccellenza della medievistica mondiale. Tutti gli eventi e le manifestazioni saranno a ingresso libero. Il programma completo verrà presentato ufficialmente a settembre. Ma le prime anticipazioni sono già state rilanciate dal sito dedicato all’evento: www.festivaldelmedioevo.it. Nel pomeriggio del 30 settembre, dopo l’apertura di Franco Cardini, sarà l’editore Giuseppe Laterza a ricordare Jacques Le Goff, l’insigne medievista scomparso un anno fa, protagonista della vita culturale europea a cui fu presentata, per la prima volta, l’idea del Festival del Medioevo. Le origini dell’Europa saranno anche il filo conduttore di una serie di incontri quotidiani. Alla vasta platea degli appassionati verranno proposti agili faccia a faccia con gli studiosi dell’ ”Età di Mezzo”, per raccontare la Storia e le storie: le invasioni barbariche, i Goti e i Longobardi, Carlo Magno, Gregorio VII, Matilde di Canossa, la lotta per le investiture, le Crociate e il mito del Sacro Graal. Con una riflessione particolare dedicata al messaggio rivoluzionario di San Francesco e un omaggio del presidente del Cisam Enrico Menestò al grande medievista Claudio Leonardi. Appuntamenti speciali saranno dedicati a quattro autori che con le loro opere hanno raccontato il Medioevo al grande pubblico: Jacques Dalarun, Chiara Frugoni, Tullio Gregory e Massimo Montanari. Divulgare per capire. “Il Medioevo è la nostra giovinezza; è forse la nostra infanzia” ripeteva Jacques Le Goff. I protagonisti del Festival del Medioevo faranno i conti, al di là degli stereotipi e dei pregiudizi, con l’eredità di dieci secoli della nostra storia. Un lungo viaggio tra le cronache e i miti: la nascita delle banche, i primi Comuni, le università, la fede, i pellegrinaggi, le magie e le divinazioni, i prodigi e le superstizioni, le leggende sui Templari, i capitani di ventura, il ruolo della donna. Fino al Medioevo nostro contemporaneo, eterna miniera da cui vengono ancora estratti modelli, esempi e identità. Focus particolari saranno previsti per le tante invenzioni e scoperte dell’età medievale. Il medievista Attilio Bartoli Langeli racconterà la sorprendente ricchezza dei Codici della Biblioteca Sperelliana di Gubbio. Del cibo e dei sapori si occuperà la Tavola medievale con approfondimenti quotidiani sul vino sacro, la birra, lo zafferano e i cereali. Il Chiostro Maggiore e il Chiostro della Pace del Convento di San Francesco, nella centrale piazza Quaranta Martiri, ospiteranno la Fiera del libro medievale: le case editrici italiane presenteranno le loro pubblicazioni sul Medioevo, dagli ultimi titoli ai grandi classici, dai saggi più conosciuti fino alle pubblicazioni di nicchia. Nello stesso complesso troverà spazio anche L’Erbario, con esposizione e vendita di piante officinali, medicamenti naturali, unguenti e tisane. Per i luoghi e i personaggi della Gubbio medievale il Festival prevede ogni giorno un appuntamento. Le cene a tema, nella grande sala degli Arconi, concluderanno le serate della manifestazione. L’evento gode del patrocinio della Regione Umbria e della Camera di Commercio di Perugia e si avvale della collaborazione del Dipartimento di Lettere dell’Università di Perugia (www.lettere.unipg.it). Media partner dell’evento sono il mensile di approfondimento storico Medioevo (www.medioevo.it) e il portale Italia Medievale (www.italiamedievale.org) che ha come principale obiettivo la promozione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico del Medioevo italiano. Partecipa attivamente al Festival del Medioevo, con tutta una serie di manifestazioni, l’associazione eugubina Ente Torneo dei Quartieri, che raggruppa l’Associazione Maggio Eugubino, la Società dei Balestrieri e i quattro quartieri storici di Gubbio (S. Andrea, S. Giuliano, S. Martino e S. Pietro). Medioevo in Umbria (www.medioevoinumbria.it) e Umbria Touring (www.umbriatouring.it) sono i media partner del festival a livello regionale. Web: www.festivaldelmedioevo.it
Trasimeno Music Festival: al “Caporali” di Panicale arriva la musica da camera francese
Dopo aver ospitato il concerto di inaugurazione, Panicale con il suo Teatro Cesare Caporali si appresta ad accogliere nuovamente il “Trasimeno Music Festival”. Domani, giovedì 9 luglio ’15 alle ore 16 nel piccolo borgo arriva la musica da camera francese grazie ai musicisti Andrea Oliva (al flauto), Nabila Chajai (all’arpa), Calogero Palermo (clarinetto) e il Quartetto Matamoe. Verranno eseguiti brani tratti dal repertorio di Ravel, Debussy e Françaix. Lo stesso concerto sarà replicato alle 21.15 al Castello dei Cavalieri di Malta a Magione. A Panicale il Trasimeno Music Festival, sotto la direzione artistica di Angela Hewitt, si avvale della collaborazione dell’Assessorato alla cultura e della Compagnia del Sole.
Todi: presentato il programma per un’altra “Estate fuori dal Comune”
Arriva il programma degli eventi tuderti per l’estate 2015. Emiliano Leonardi e Giulio Castrica, direttori artistici dell’Associazione Suoni dal Legno e l’Assessore alla Cultura del Comune di Todi, Andrea Caprini, hanno illustrato gli appuntamenti, sia di prosa che di musica, che vedranno coinvolti, non solo gli incantevoli palcoscenici più o meno conosciuti del centro cittadino, ma anche altre location di assoluto fascino come il piccolo Teatro Concordia di Monte Castello Vibio. Dopo il successo di pubblico dell’evento di apertura, che ha visto rappresentato, lo scorso 3 Luglio, lo spettacolo teatrale di e con Alessandro Panini Finotti “Quei gloriosi Premi Nobel vinti dall’Italia”, il programma proseguirà durante la prima quindicina di Agosto, con concerti di chitarra classica, il concerto di Michele Zarrillo e lo spettacolo di Enrico Brignano “Evolushow 2.0”. Più in dettaglio, la scenografica Piazza del Popolo accoglierà il 12 Agosto il concerto di Michele Zarrillo ad ingresso libero, ed il 7 Agosto lo spettacolo di Enrico Brignano, per il quale, oltre alla prevendita online dei biglietti presso i canali abituali, è già attivo il punto vendita al centro di Todi, presso la biglietteria del Teatro Comunale (locale a lato dei portoni di ingresso del teatro). Cinque concerti di musica classica e da camera vedranno esibirsi artisti del calibro di Jorge Pero’, il duo di chitarra Lazzeri-Zapata, Agatino Scuderi, Cecilio Pereira ed il duo Affinity. “La Rassegna, dal punto di vista dell’offerta artistica, ha una struttura tripartita – spiega Emiliano Leonardi – la dimensione dell’evento, con Zarrillo e Brignano, la dimensione della tradizione latino-americana con la bossa nova del duo Lazzeri-Zapata, e la dimensione classica con il Festival Suoni dal Legno, giunto alla sua ottava edizione”. “Un cenno particolare alle locations che accoglieranno gli spettacoli – aggiunge Giulio Castrica – dall’esclusivo Orto del Circolo degli Amici dell’Orto, da dove la rassegna è partita lo scorso 3 Luglio, al Chiostro delle Lucrezie, terrazza con vista mozzafiato sulla valle e dall’acustica perfetta, le celeberrime Sala delle Pietre e Sala del Capitano dei Palazzi Comunali, Piazza del Popolo ed il piccolo gioiello di Monte Castello Vibio, il Teatro della Concordia, che accoglierà il recital del talentuoso chitarrista messicano Cecilio Pereira”. L’Assessore Caprini, sottolineando la fatica da parte delle amministrazioni comunali di poter offrire eventi di qualità in un’epoca di difficoltà economiche, ringrazia l’associazione Suoni dal Legno nelle persone di Leonardi e Castrica per il prezioso apporto e per l’offerta di assoluto valore degli spettacoli in cartellone. Evidenzia il ruolo della cultura non solo come accrescimento personale, ma come strumento di sviluppo economico, oltre ad essere anche veicolo di promozione per tutta la città.
A Città della Pieve Marco Filiberti porta in scena “Il crepuscolo di Arcadia”
Parentesi pievese per “Le Vie del Teatro in Terra di Siena”, manifestazione dedicata alla scena contemporanea. Dal 10 al 12 luglio il Teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve ospita la prima assoluta de “Il crepuscolo di Arcadia”, opera teatrale che porta la firma del regista milanese, toscano d’adozione, Marco Filiberti. L’evento è inserito, come detto, all’interno della rassegna di teatro e cinema d’autore “Le Vie del Teatro in Terra di Siena”, che dal 10 aprile al 27 settembre trasforma in cantiere culturale la Val d’Orcia, la ValdiChiana e Città della Pieve. Quello pievese di Filiberti è in ordine di tempo il secondo appuntamento della rassegna. “Il crepuscolo di Arcadia – n.10 quadri per un’opera mondo” è un dramma epico-pastorale per quindici attori che ruota intorno alla morte di Eros e della Poesia nel mondo contemporaneo e si snoda in un seducente gioco tra l’impressionismo panteista di Gide, il capriccio manierista del Tasso e la drammatica cosmogonia di Wagner. “L’opera – come riferisce lo stesso regista – è qui proposta nella forma aperta di un work in progress suddiviso in dieci quadri connessi da un simposio fuori scena, durante il quale gli agathoi evidenziano il disagio che investe la funzione dell’attore nell’inscenare quella che per lui è la colpa della contemporaneità, dalla quale nessuno di noi può dirsi esente. Questa collaborazione vuole sottolineare l’importanza del territorio e ha come obiettivo quello di ridare al teatro la sua dimensione artigianale e restituire a questi luoghi, riconosciuti come un modello insuperato di connubio tra natura e civiltà, la loro vocazione artistica. A tal proposito il Teatro degli Avvaloranti risulta essere un giusto punto focale sul quale costruire degli accadimenti inseriti in un progetto a lungo termine”.