Firmato a Palazzo Donini il protocollo d’intesa per il monitoraggio dei Pfas

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Assessore Thomas De Luca: “Analisi costanti dell’acqua del rubinetto su tutto il territorio, con l’Umbria prima Regione in Italia. Chiediamo al Governo che vengano messi al bando”

   

È stato firmato questa mattina nella cornice del Salone d’Onore di Palazzo Donini il protocollo d’intesa per il monitoraggio delle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) nelle acque destinate al consumo umano del territorio regionale.

Il protocollo è stato firmato dall’assessore all’ambiente e all’energia della Regione Umbria, Thomas De Luca, dal direttore servizio igiene e sanità pubblica dell’Usl Umbria 1, Igino Fusco Moffa, in rappresentanza del direttore generale Emanuele Ciotti, da Danilo Serva, direttore dipartimento di prevenzione ambientale Usl Umbria 2, in rappresentanza del direttore generale Roberto Noto, dal direttore di Arpa, Alfonso Morelli, dal presidente di Auri e sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, mentre erano presenti quali firmatari i rappresentanti di Umbra Acque spa, Sii Scpa e Vus Spa.

“Attraverso la firma di questo protocollo – ha dichiarato l’assessore Thomas De Luca – l’Umbria diventa la prima regione in Italia a mettere in campo un monitoraggio continuo sulle acque dei rubinetti, per quanto riguarda i cosiddetti Pfas. Inquinanti con cui, purtroppo, avremo sempre di più a che fare e avanziamo al Governo la richiesta di una normativa attraverso la quale vengano messi al bando. Si tratta di un’azione strategica per mettere in sicurezza le acque che i cittadini umbri utilizzano nelle proprie case e nei luoghi pubblici e per dimostrare che l’acqua del rubinetto è più sicura persino di quella in bottiglia, potendone garantire la salubrità attraverso questo monitoraggio. Avremo un doppio campionamento e delle analisi che andranno a verificare la presenza di Pfas all’interno delle acque regionali che partiranno da subito, andando quindi ad anticipare il termine ultimo del 13 gennaio 2026, previsto dalla normativa nazionale, per l’adozione delle misure necessarie a garantire la conformità delle acque ai parametri di qualità previsti per il consumo umano”.

Il Protocollo predisposto dagli uffici regionali preposti, di concerto con i Servizi di Igiene e sanità pubblica delle due Asl coinvolte, mira ad approfondire il quadro informativo sulle acque destinate al consumo umano, con particolare attenzione ai valori di parametro relativi ai Pfas, e a coordinare le azioni di monitoraggio tra i soggetti coinvolti per garantire un controllo uniforme e approfondito delle risorse idriche regionali.

I risultati dei controlli effettuati al 13 gennaio 2026 saranno condivisi tra le parti e pubblicati in forma di relazione tecnico-scientifica, garantendo trasparenza e accesso ai dati anche da parte dei cittadini, mentre in una fase successiva è prevista la loro pubblicazione direttamente on line attraverso il sito www.lacquachebevo.it

“Quello che sottoscriviamo oggi – ha confermato il presidente di Auri e sindaco di Spoleto, Andrea Sisti – è un impegno condiviso per la salute pubblica. Con questo protocollo, Regione Umbria e i soggetti coinvolti dimostrano un forte impegno per la tutela della salute pubblica e la protezione delle risorse idriche.  Come Auri faremo in modo che al momento della sottoscrizione dei contratti di fornitura venga inserita l’adozione delle misure preventive necessarie a garantire la salubrità delle acque. Queste, unite al monitoraggio costante delle acque che utilizziamo, rappresentano un passo decisivo verso la conformità ai parametri di qualità previsti dalla normativa europea e nazionale e un presidio essenziale a garanzia della sicurezza del loro consumo”.