Perugia: incontro pubblico in una sede di partito

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Nota dei gruppi di opposizione

   

I gruppi consiliari di opposizione del Comune di Perugia, Scoccia Sindaco, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Progetto Perugia e Perugia Civica stigmatizzano in una nota congiunta l’irrituale e surreale scelta del sindaco Ferdinandi di incontrare i cittadini non in sale pubbliche ma in una sede di partito (ovviamente di sinistra).

“A dispetto dei roboanti proclami enunciati sia durante la campagna elettorale che nel suo discorso di insediamento in Consiglio Comunale,” si legge nel comunicato “della volontà di ricucire la profonda spaccatura creatasi in città con le ultime elezioni, il neo Sindaco Ferdinandi non trova di meglio che utilizzare una sede del suo comitato elettorale di San Sisto per incontrare i cittadini e parlare del progetto del BRT, assieme al neo assessore alla mobilità Vossi. Rimaniamo francamente basiti da una scelta assolutamente inadeguata, trattandosi soprattutto della prima uscita pubblica del Sindaco, che evidentemente non ha ben compreso che la campagna elettorale è terminata e che ora ha l’onere di rappresentare tutta la comunità cittadina, anche quel 48 per cento che non l’ha votata. Non ci risulta infatti che a San Sisto” sottolineano i consiglieri “non vi siano sale o spazi pubblici o anche di associazioni adeguati per ospitare un evento pubblico, come accaduto negli anni passati e che consenta a tutti i cittadini di partecipare senza sentirsi a disagio. Scegliere o anche solo acconsentire di svolgere un incontro istituzionale in una sede elettorale tradisce e svela il ritorno al modus operandi della sinistra al quale eravamo tristemente abituati, ovvero quello di gestire la politica cittadina come quella di un circolo di partito. Le scelte strategiche per la città, conclude l’opposizione di centrodestra,  sulle quali siamo ancora in attesa, dopo mesi di prese di posizioni pilatesche, di un’opinione chiara da parte del Sindaco, si condividono coi cittadini in luoghi pubblici e neutrali, non nei comitati di propaganda.”