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martedì, 16 Settembre 2025
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Terni ed Amelia, sospese tre attività per impiego di lavoratori in “nero”

ed elevate sanzioni per circa 10.500,00 €

Nei giorni scorsi, a Terni ed Amelia, nell’ambito di una campagna di controlli straordinari su esercizi commerciali di diversa tipologia, finalizzata al contrasto dell’intermediazione illecita e dello sfruttamento lavorativo, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Terni, unitamente a personale del Comando Provinciale dell’Arma, hanno eseguito una mirata attività ispettiva nei confronti di alcuni esercizi del capoluogo e dell’amerino. A conclusione delle verifiche sono stati adottati provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti di:

  • una pasticceria del capoluogo, gestita da un cittadino italiano di origini straniere, per aver impiegato l’unico dipendente in maniera irregolare ovvero “in nero”. Nella circostanza sono state comminate al trasgressore sanzioni amministrative per circa € 4.500,00;
  • una rivendita di frutta ed ortaggi, ubicata sempre a Terni e gestita da un cittadino straniero, dove è stata riscontrata la presenza di un lavoratore irregolare su due dipendenti presenti; in questo caso sono state elevate sanzioni amministrative per € 2.500,00;
  • un autolavaggio del territorio amerino, gestito anch’esso da un cittadino straniero, per l’accertato impiego di un dipendente irregolare sui due presenti all’atto del controllo; contestualmente, al titolare sono state contestate sanzioni amministrative per un importo pari ad € 7.500,00 circa.
   

Betti e Michelini (Pd): “L’ospedale da campo uno spreco di risorse colossale”

“non giustificabile dall’emergenza”

“La risposta all’interrogazione alla nostra interrogazione sull’ospedale da campo certifica la malagestio della destra in sanità, incapace per anni di una certa e concreta programmazione, nonostante la situazione contingente di una pandemia da gestire, di certo non semplice”. Così in una nota i consiglieri del Partito democratico Cristian Betti e Letizia Michelini.

“L’ospedale da campo – spiegano Betti e Michelini – è costato circa tre milioni di euro alla collettività, elaborato attraverso un progetto realizzato dagli uffici della Regione. Il fatto che sia rimasto aperto dal 10 marzo 2021 al 10 maggio 2021, due mesi, per controllare 140 pazienti in osservazione breve è allarmante ed emblematico del fatto che tale colossale investimento non è servito per svolgere le funzioni sanitarie per cui lo stesso era stato acquistato, uno spreco enorme di risorse pubbliche di cui l’ex giunta Tesei dovrà rendere conto davanti alla comunità umbra. Non è giustificabile neanche la specifica che dal 10 maggio al 15 giugno sia stato utilizzato per screening con sintomatologia respiratoria”.

“La gestione di una pandemia non è ovviamente una questione semplice – dicono – ma l’approccio tenuto dalla destra, con sprechi di risorse e strutture emergenziali costate un occhio della testa, rappresenta il modus operandi di chi ha rischiato di mandare a gambe all’aria la nostra sanità. L’ospedale da campo, tanto sbandierato, poi è stato smobilitato, due anni dopo, per rispondere alle necessità della Turchia colpita dal sisma. Ci chiediamo quindi se tale spesa sia stata effettivamente giustificabile, anche in un regime di emergenza come poteva essere quello pandemico. La nostra risposta è no, non sono sufficienti i rimborsi, e non era giustificabile un tale sforzo a fronte di uno scarso utilizzo, distogliendo risorse che potevano essere utilizzate per ben altro, come per creare posti letto permanenti all’interno delle strutture ospedaliere esistenti. Di certo – concludono – continueremo a fare ulteriori verifiche per avere più chiaro il quadro economico”

   

Aggiornamenti in merito “Riattivazione del punto nascita dell’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto”

Ai consiglieri Pace (FdI), Tesei (Lega), Romizi (FI) risponde presidente Proietti: “nei prossimi giorni si procederà con la richiesta di deroga al Ministero”

Nello spazio riservato al Question time della seduta odierna del Consiglio regionale, i consiglieri Eleonora Pace (FdI-primo firmatario), Donatella Tesei (Lega) e Andrea Romizi (FI) hanno chiesto alla presidente della Giunta regionale Stefania Proietti gli “Intendimenti della Regione in merito al percorso di riattivazione del punto nascita dell’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto”. Nello specifico hanno chiesto alla Presidente “come intende mantenere fede agli impegni assunti durante il periodo della campagna elettorale riguardo la riapertura del punto nascita dell’Ospedale San Matteo degli Infermi” e “se sono previste azioni concrete per ripristinare il servizio, quali eventualmente gli ostacoli da superare e come intende affrontarli”.

Illustrando l’atto in Aula, Pace si è augurata che “questa non sia una delle promesse mirabolanti fatte in campagna elettorale. La sanità non può essere uno slogan da campagna elettorale: è un diritto, e la sua difesa richiede atti non promesse. In passato la Giunta Tesei più volte ha chiesto la deroga che non è stata concessa. Il Ministero della Salute riceve annualmente dalla Direzione regionale Salute e Welfare i flussi informativi relativi ai punti nascita presenti sul territorio regionale dai quali ricava le informazioni necessarie per le proprie valutazioni. La Regione Umbria sul punto nascite di Spoleto ha portato avanti tutte le possibili iniziative volte a mantenere attivo il servizio. Nonostante la documentazione prodotta e le motivazioni espresse dalla Regione a sostegno della deroga, il Ministero ha espresso parere negativo. In Umbria, diversi ospedali hanno visto la chiusura del punto nascita a causa del numero insufficiente di parti annuali, inferiore alla soglia minima di 500 stabilita dal Ministero della Salute. Nel caso dell’ospedale di Spoleto il numero di nascite nel 2016 era di 542, nel 2019 era di 488, nel 2020, a causa della pandemia, le nascite erano diminuite ulteriormente, con una previsione di circa 422 parti per l’intero anno. I comitati civici di Spoleto hanno recentemente chiesto alla Presidente della Regione Umbria il ritorno dell’Ostetricia e Ginecologia alla sua sede originaria presso l’Ospedale San Matteo degli Infermi. In particolare, oltre a chiedere il ripristino di alcuni servizi ospedalieri chiusi, tra cui il punto nascita, si richiamano anche gli impegni presi dalla nuova Giunta regionale, chiedendo coerenza e azioni concrete per il rilancio del nosocomio di Spoleto”.

La presidente Proietti ha risposto che “confermo che nei prossimi giorni si procederà con la richiesta al Ministero della Salute per la deroga del punto nascita dell’ospedale di Spoleto, puntando sulle difficili condizioni orogeografiche. Nella precedente richiesta fatta dall’assessore Coletto questo aspetto non veniva sufficientemente sottolineato. La nostra richiesta metterà in evidenza la possibilità di mantenere il punto nascita a Spoleto e sarà corredata dall’analisi dei flussi delle partorienti. In virtù della riorganizzazione delle reti cliniche e della situazione orogeografica della Valnerina, già considerata area interna, credo che si possa ottenere la deroga. In questo momento si stanno raccogliendo tutti gli elementi per poter procedere con la richiesta che prevede un iter ben definito corredato da tutta la documentazione richiesta compreso il parere del Comitato punto nascita regionale, mentre l’ultima richiesta di deroga inviata al Ministero è corredata della sola relazione della Usl Umbria2. Il nostro programma elettorale puntava alla salvaguardia del sistema sanitario pubblico a difesa dell’universalità e dell’equità di accesso, per garantire i livelli essenziali di assistenza assicurando qualità e sicurezza delle cure per recuperare il peggioramento della mobilità passiva e ridisegnando la rete ospedaliera e la rete territoriale. Per questo la Direzione Salute è impegnata nella definizione delle linee strategiche ed nella redazione del Piano Socio-Sanitario regionale, che rappresenta lo strumento basilare della programmazione. In assenza di un Psr si agisce con atti di Giunta per specifici argomenti, come i singoli atti di programmazione adottati negli anni passati, ma senza una cornice di programmazione complessiva che configuri tutti gli aspetti con cui la regione assicura la tutela della salute della popolazione rendendola armonica, sinergica, integrata nelle competenze, universale, equa e solidale”.

Nella sua replica Pace ha detto che “solo oggi apprendiamo che la presidente Proietti ha cambiato strumento: in campagna elettorale aveva detto che avremmo riaperto il punto nascita di Spoleto usando la deroga per i luoghi colpiti dal sisma. Poi qualcuno le deve aver fatto presente che questo strumento non era stato rinnovato. Oggi si chiede la deroga per condizioni orogeografiche difficili. Auspichiamo che lei riesca ad ottenerlo. Rimaniamo in attesa di vedere gli sviluppi e monitoreremo la situazione”.

   

Arrestato per una serie di furti commessi a Perugia, Deruta e Bastia Umbra

Il presunto responsabile di furti commessi tra l’ottobre 2019 e ottobre 2024 è un 42enne

I Carabinieri della Stazione di Bastia Umbra hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Perugia, nei confronti di un 42enne ritenuto responsabile di vari furti in abitazione commessi in Perugia, Deruta e Bastia Umbra, tra l’ottobre 2019 e ottobre 2024, nel corso dei quali sono stati sottratti alle vittime contanti, monili e orologi per un valore totale di circa 75.000 euro.

Il provvedimento restrittivo è maturato all’esito di un’articolata attività d’indagine condotta dai Carabinieri che, intervenuti a seguito di nove furti in abitazione, di cui uno tentato, hanno repertato in ogni sopralluogo tracce biologiche che sono state poi inviate al Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche – RIS – di Roma per le successive analisi.

In un primo momento l’inserimento del profilo genetico ricavato dalle varie tracce biologiche repertate in ciascun furto non aveva sortito l’esito sperato. Solo di recente, dopo l’inserimento nella Banca dati nazionale del profilo genetico dell’indagato operato in relazione ad un altro reato, è emersa la corrispondenza di tale profilo con quello rilevato sulle varie scene del crimine.

All’atto di eseguire la misura cautelare, i militari, su delega di quest’ufficio, hanno anche proceduto alla perquisizione domiciliare dell’abitazione dell’indagato.

Nel corso di tale attività hanno rinvenuto e sequestrato vari arnesi da scasso, telefoni cellulari e finanche un dispositivo per la cifratura delle serrature delle porte blindate.

 

 

 

   

Torna la Fiera del disco al Quasar Village sabato 24 e domenica 25 maggio

Espositori selezionati di cd, vinili, nuovi e usati e da collezione per un’immersione nella musica – 19ª edizione organizzata da Ernyaldisko e Music Day Roma. Ingresso gratuito, dalle 9 alle 21

Torna al Quasar Village di Corciano la Fiera del disco, sabato 24 e domenica 25 maggio, per un weekend dedicato a collezionisti e curiosi che potranno immergersi nel mondo dei dischi, cd e vinili, nuovi, usati e da collezione. Giunto alla 19ª edizione, l’evento è organizzato da Ernyaldisko e Music Day Roma e partecipano espositori selezionati da tutta Italia per una full immersion tra i vinili a 33 e 45 giri, i mix e i cd, di ogni genere musicale, dal metal e punk alla musica psichedelica, passando per il folk, funky, rock, soul, disco dance, progressive, hip-hop, jazz, fino alla musica classica e al cantautorato italiano. L’ingresso è gratuito, dalle 9 alle 21, nella Galleria esterna del Quasar Village, tra King Sport e Prenatal, e sarà un’occasione imperdibile per gli appassionati che troveranno, oltre a dischi nuovi, usati e da collezione, anche gadget e memorabilia. Nelle due giornate si possono acquistare, scambiare e vendere i dischi, il tutto avvalendosi del supporto e della professionalità degli espositori.

“Ernyaldisko nasce nel 2005 a Genova – raccontano gli organizzatori – e diventa in breve tempo punto di riferimento imprescindibile per gli appassionati di musica. Si tratta di un vero e proprio progetto culturale che dal ‘Records Shop’ di Via Galata si espande nel tempo attraverso i numerosi temporary shops sparsi per l’Italia ed il ricco shopping online. Da oltre un decennio, ormai, continua infatti con sempre rinnovato successo l’organizzazione delle Fiere del Disco: da tesori tutti da scoprire per gli appassionati, le Fiere sono diventate in breve eventi culturali di ampio respiro, che coinvolgono gli amanti della musica di tutta Italia, da nord a sud”.

Per quanto riguarda Music Day Roma, nasce nel 2012 organizzando la Fiera del Disco nella Capitale appunto, sperimentando per la prima volta il connubio tra fiera e incontri culturali con maestri illustri della musica italiana e interventi di artisti, che hanno raccontato i loro successi ascoltati da tutti sotto la traccia della puntina del proprio giradischi.

Una proficua collaborazione di oltre 10 anni quella tra Ernyaldisko e Music Day Roma, che contribuisce a far crescere la mania del vinile.

   

Spoleto, arresto per spaccio

Si tratta di un 23enne, di nazionalità albanese

I Carabinieri della Compagnia di Spoleto hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne, di nazionalità albanese, residente in Francia, domiciliato regolarmente sul territorio italiano, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nello specifico, i Carabinieri della Stazione e del Nucleo Forestale di Campello sul Clitunno hanno fermato il predetto in una zona impervia, nella periferia di Spoleto.

Al momento del controllo lo stesso è stato sorpreso in possesso di 103 g circa di cocaina, già suddivisi in 176 dosi confezionate con involucri termosaldati, pronte per lo spaccio. Sequestrata anche la somma in contanti di circa 1200 euro, custoditi nel portafogli, ritenuta provento dell’attività delittuosa.

La successiva perquisizione domiciliare ha portato al rinvenimento di ulteriori 4000 euro in contanti, un bilancino di precisione e materiale per il taglio e il confezionamento dello stupefacente.

Una volta conclusi gli accertamenti di rito, in ragione di tali rilevanti elementi probatori acquisiti a suo carico, il ragazzo è stato dichiarato in stato di arresto e trattenuto presso la camera di sicurezza della Caserma, in attesa della celebrazione del “rito direttissimo”, all’esito del quale il Giudice del Tribunale di Spoleto ha convalidato l’arresto e, tenuto conto del pericolo concreto di reiterazione delle medesime condotte delittuose e dell’assenza di un lavoro stabile, ha applicato nei suoi confronti la misura del divieto di dimora in Umbria.

L’episodio rientra nell’attività di contrasto svolta sul territorio a tutela delle comunità cittadine per prevenire ogni forma di reato, concentrandosi sugli effetti estremi che lo stato di dipendenza della droga comporta con la massima tutela rivolta alle famiglie e ai giovani, nel caso di specie, del comprensorio spoletino.

Le persone sottoposte ad indagini preliminari si presumono innocenti.

 

 

   

L’Umbria punta sull’AI: via libera alla proposta di Margherita Scoccia (FdI)

Approvato ordine del giorno sull’insediamento dei data center. ‘Perugia sarà un hub tecnologico di primo livello’

 

Approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Perugia l’ordine del giorno presentato da Margherita Scoccia riguardante l’insediamento dei data center nel capoluogo umbro. L’esponente di Fratelli d’Italia parla di «importante passo in avanti per la nostra città in termini di innovazione, crescita economica e progresso tecnologico».

«I data center sono grandi infrastrutture che ospitano server e sistemi di archiviazione per gestire quantità enormi di dati, permettono a internet, alle aziende e alle istituzioni di crescere e sono indispensabili allo sviluppo dell’intelligenza artificiale – spiega il consigliere Scoccia -. L’approvazione della mia proposta crea presupposti importanti per far diventare Perugia un hub tecnologico e digitale di primo livello e tutto ciò porterà ripercussioni positive in termini di investimenti, posti di lavoro e sostenibilità».

«Ogni anno infatti – prosegue l’esponente di FdI – i colossi del cloud contribuiscono all’economia investendo centinaia di milioni di euro per espandere le loro reti di data center e garantire servizi sempre più veloci e affidabili. I data center supportano settori chiave come sanità, finanza e industria, attraggono start-up e grandi aziende nel digitale, creando posti di lavoro qualificati e sviluppo economico. Se ben progettati possono recuperare energia e rispettare l’ambiente. L’approvazione di questo ordine del giorno – conclude Margherita Scoccia – apre importanti scenari di lavoro, sviluppo e visione per Perugia».

   

Assenza Proietti in Aula: “hanno mentito, al momento della convocazione era già noto il suo impegno a Roma”, nota consiglieri minoranza

“In merito a quanto accaduto nel corso della seduta dell’Assemblea legislativa del 6 maggio scorso, riteniamo doveroso ristabilire la verità rispetto alle dichiarazioni rilasciate dalla Governatrice Proietti. La presidente ha cercato di giustificare la propria assenza in Aula affermando di essere stata convocata a Roma per partecipare a una seduta della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, impegno che, a detta della Proietti, sarebbe sopraggiunto in un secondo momento rispetto alla convocazione del Consiglio. I fatti però, supportati da documenti ufficiali, raccontano una realtà ben diversa. La seduta del Consiglio regionale, inizialmente prevista per giovedì 8 maggio, è stata anticipata al 6 maggio ore 10 per assecondare, così ci è stato riferito, l’agenda della Presidente. Peccato che l’impegno istituzionale a Roma non solo fosse già stato formalmente comunicato alla Regione alle ore 12.54 del 30 aprile, ma addirittura gli assessori alla sanità di tutte le Regioni erano stati preavvisati il giorno precedente, 29 aprile, con una comunicazione via mail ricevuta alle ore 12.36.

La convocazione del Consiglio per il 6 maggio è avvenuta solo nel pomeriggio del 30 aprile scorso, alle ore 17.30, pertanto, quando la maggioranza ha stabilito di anticipare la seduta, era perfettamente consapevole che la Presidente sarebbe stata assente in Aula”, così, in una nota i consiglieri regionali dell’opposizione, Paola Agabiti (FdI), Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria Civica), Enrico Melasecche Germini (Lega), Matteo Giambartolomei (FdI), Eleonora Pace (FdI), Laura Pernazza (FI), Andrea Romizi (FI), Donatella Tesei (Lega).

“Ma non è tutto – continuano -: durante la riunione dei capigruppo, svoltasi nella mattinata del 29 aprile, non era stato raggiunto alcun accordo unanime sullo spostamento della data della seduta del Consiglio regionale dall’8 al 6 di maggio. La decisione è stata imposta dalla maggioranza, che ha ignorato ogni richiesta di buonsenso e collaborazione istituzionale. La ricostruzione fornita successivamente dalla presidente Proietti – spiegano -, secondo cui l’impegno a Roma sarebbe intervenuto dopo la convocazione del Consiglio, è una palese mistificazione dei fatti, e lo dimostrano prove concrete e ufficiali”.

“Con questo comportamento la Presidente ha deciso consapevolmente di sottrarsi al confronto in Aula su temi cruciali, come le problematiche legate al punto nascita di Spoleto. Non solo: la maggioranza ha negato al Consiglio un confronto pieno e trasparente con la Giunta, dal momento che nemmeno gli assessori presenti sono stati delegati a rispondere. È inaccettabile che si pretenda di svuotare il ruolo dell’Assemblea legislativa e di ridurla a mero strumento nelle mani dell’Esecutivo, evitando il dibattito sui temi che toccano la vita quotidiana dei cittadini umbri, ed è ancora più grave che si tenti di coprire tali scelte con dichiarazioni false”.

“Il nostro dovere – concludono – è difendere la verità e la dignità delle istituzioni: lo abbiamo fatto lasciando l’Aula in segno di protesta e continueremo a farlo ogni volta che sarà necessario per impedire derive autoritarie e opache nella gestione dei lavori dell’Assemblea legislativa”.

   

“Sicurezza, rispetto e verità: l’opposizione non si presta alle strumentalizzazioni”

“Restiamo come sempre disponibili a costruire unità su temi importanti per Perugia, ma chiediamo e pretendiamo rispetto”

“Nel consiglio odierno – spiegano in una nota i consiglieri di opposizione – è emersa in tutta la sua evidenza la difficoltà dell’amministrazione comunale, della maggioranza di centrosinistra e, in particolare, del consigliere Donato nel gestire il tema sicurezza.

Prendendo a pretesto un ordine del giorno firmato congiuntamente con il consigliere Varasano – un atto serio, condiviso, in difesa delle forze dell’ordine e della tutela del Reparto Prevenzione Crimine – il consigliere Donato ha completamente snaturato il senso del dibattito, trascinandolo fuori dall’oggetto in discussione.

Ha scelto di usare l’aula consiliare per tornare sulla polemica della “cattiva immagine di Perugia”, collegandosi a servizi televisivi e ad attacchi all’opposizione del tutto fuori tema.

Un comportamento che ha dimostrato, ancora una volta, la difficoltà politica del consigliere Donato nel ruolo che ricopre, e soprattutto una grave mancanza di rispetto nei confronti dell’aula e dello stesso consigliere Varasano, che quell’ordine del giorno lo aveva condiviso nel merito.

Ribadiamo la nostra vicinanza al SIULP – Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia – che per primo ha lanciato l’allarme, difendendo con coraggio il presidio del Reparto Prevenzione Crimine.

E ringraziamo il Governo per aver confermato il mantenimento del Reparto a Perugia, smentendo le ipotesi di ridimensionamento e dimostrando attenzione verso la sicurezza del nostro territorio.

Noi abbiamo sempre agito con trasparenza e con coerenza.

Abbiamo sollevato il tema sicurezza con serietà, con il cuore, con la volontà di dare voce ai cittadini.

Non accettiamo che anche un atto tecnico, condiviso e istituzionale, venga strumentalizzato per colpire l’opposizione.

Per questo motivo, abbiamo deciso di non partecipare alla votazione di un ordine del giorno che, pur valido nei contenuti, è stato purtroppo svuotato del suo spirito originario da chi lo ha strumentalizzato per fini propagandistici.

Restiamo come sempre disponibili a costruire unità su temi importanti per Perugia, ma chiediamo e pretendiamo rispetto.

Il rispetto che oggi, purtroppo, è venuto meno”.