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“Vie legali per informazioni non corrette” “Minacce inaccettabili”. Scontro avvocatura-opposizione sul payback sanitario

Sanità: siamo al capitolo payback sanitario e la battaglia continua 

Sanità umbra: la sfida adesso è sui rimborsi. Già perché dopo mozioni varie proposte dalla minoranza che si sapeva già non avrebbero mai sortito l’effetto voluto dall’opposizione regionale ora si torna, dopo qualche giorno di stand by a parlare di payback. Un meccanismo introdotto nel 2015 nell’era Renzi (Ministro della Salute era Beatrice Lorenzin) ma realmente attuato nel 2022 con il Decreto “Aiuti-bis”.

Come è noto la guerra si gioca sui numeri ed è qui che gli otto consiglieri di minoranza stanno dando battaglia. Già perché se il payback venisse conteggiato il disavanzo sanitario non ci sarebbe e quindi la manovra finanziaria voluta dalla Giunta Proietti non avrebbe motivo di esistere. Tuttavia ieri (24 maggio 2025) una comunicazione inviata dall’Avvocatura regionale sembra avere gelato speranze e aspettative.

Nella nota si legge che “Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite, ha definito il payback “un cerotto su un’emorragia che merita altri tipi di cure” in quanto trattasi di un eventuale contributo una tantum aleatorio, dipendente solo dagli esiti di migliaia di procedimenti legali e sui cui esiti c’è la più grande incertezza anche di sopravvivenza delle aziende fornitrici. Il payback dispositivi non è infatti un credito certo, liquido ed esigibile e pertanto non è possibile agire in via monitoria, bensì agire in via procedimentale e/o contrattuale (azione di responsabilità per danni o compensazione crediti) con pressoché certa successiva dinamica contenziosa cognitiva o processuale amministrativa”

Aggiungendo anche che “la Regione comunica che, per contrastare tutte le informazioni fuorvianti e non corrette anche pubblicate, si riserverà di adire le vie legali anche con richiesta di risarcimento per danni a tutela dell’immagine degli amministratori, dell’istituzione regionale e per trasparenza e correttezza nei confronti dei cittadini”

La risposta a stretto giro di posta dei consiglieri di minoranza non si è fatta attendere.

“Si fa davvero fatica a credere che la nota diffusa oggi pomeriggio, sabato 24 maggio, dall’Agenzia Umbria Notizie, e in merito alla quale ci riserviamo di fare i dovuti approfondimenti, sia un documento dell’Avvocatura regionale, visto il contenuto palesemente politico. È inaccettabile che in un Paese civile e democratico come il nostro, la maggioranza di sinistra in Regione Umbria si permetta di minacciare procedimenti legali contro chiunque osi raccontare la verità” scrivono in una nota Paola Agabiti (Fratelli d’Italia), Nilo Arcudi (Umbria Civica – Tesei Presidente), Enrico Melasecche (Lega Umbria),Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Eleonora Pace (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza (Forza Italia), Andrea Romizi (Forza Italia) e Donatella Tesei (Lega Umbria).

“Il meccanismo del payback, come più volte ribadito da esponenti nazionali e regionali, non solo è legittimo, come confermato dalle sentenze della Corte Costituzionale, ma rappresenta un credito per la Regione Umbria – sottolineano – anche se la giunta insiste a definirlo incerto e non esigibile. Non possiamo tollerare che la sinistra continui a scaricare su altri le proprie responsabilità mentre si ostina a negare l’evidenza e a mistificare i dati reali. Continueremo a denunciare senza paura le troppe bugie e inesattezze raccontate dalla maggioranza e a vigilare affinché la verità non sia vittima di censure e intimidazioni. Il nostro impegno è e resterà quello di difendere gli interessi e i diritti degli umbri, e non ci arrenderemo”.

Siamo solo all’inizio di una lunga e a tratti estenuante battaglia con continui colpi di scena.

Martina Braganti

 

   

“Trame Urbane”: il progetto Made in Accademia che riannoda la storia e l’arte 

 

Lungo via dei Priori le installazioni che reinterpretano l’identità della città realizzate dagli studenti attraverso un linguaggio visivo innovativo



La città etrusca si trasforma in un arazzo di simboli e colori, dove la memoria storica si intreccia con la creatività contemporanea. “Trame Urbane” è il progetto di ricerca dell’Accademia di Belle Arti di Perugia che riannoda i fili della storia e dell’arte, reinterpretando l’identità di Perugia attraverso un linguaggio visivo innovativo.

Protagoniste tre studentesse (Angelica Trinchillo, Claudia Angileri, Clelia Calcatelli) del II anno del biennio magistrale in Brand Design, coordinato dal prof. Marco Tortoioli Ricci, che hanno lavorato sul ricco patrimonio storico della città, rielaborando simboli archeologici, epigrafi e elementi decorativi provenienti da monumenti storici come la Fontana Maggiore, la Cattedrale di San Lorenzo, il Palazzo dei Priori, reperti esposti nel Museo Archeologico nazionale dell’Umbria, chiese e altri monumenti a ridosso dell’acropoli. I risultati sono installazioni artistiche che trasformano lo spazio urbano in una galleria a cielo aperto, invitando cittadini e visitatori a riscoprire il paesaggio urbano attraverso nuovi codici visivi.

Con “Trame Urbane” i simboli selezionati sono stati rielaborati graficamente in chiave contemporanea e stampati su tessuti di recupero, scelti con l’intento di promuovere la sostenibilità ambientale attraverso il riuso creativo di materiali esistenti, trasformando lo spazio urbano in una galle ria a cielo aperto.
L’intervento si configura come un’azione di arte urbana capace di rileggere lo spazio pubblico, invitando cittadini e visitatori a riscoprire il paesaggio urbano attraverso nuovi codici visivi. In questo modo, la memoria storica si intreccia con il linguaggio contemporaneo del design, attivando processi di narrazione condivisa e appartenenza collettiva. Un progetto visibile lungo via dei Priori fino a domenica 25 maggio.
“Con l’idea di riportare i simboli sul territorio – spiegano le studentesse – il professor Tortoioli Ricci ci ha stimolate a realizzare qualcosa di realmente concreto, prendendo contatti con le attività commerciali presenti lungo via dei Priori, proprio a ridosso della nostra Accademia. Ci siamo presentate, abbiamo illustrato il progetto a ciascun esercente e loro si sono mostrati disponibili a partecipare, sia perché si sentivano coinvolti in prima persona, sia perché l’iniziativa avrebbe dato visibilità a questa zona della città. C’è stata un’interazione autentica, un dialogo costruttivo. Abbiamo realizzato le maschere con il taglio laser e, grazie a supporti rigidi in legno, siamo riuscite a colorare i teli sia a mano – con le tempere – sia con bombolette spray. I drappi sono stati ricavati da materiali di recupero: federe, centrini, tovagliette e tutto ciò che siamo riuscite a reperire nei mercatini dell’usato e che potesse adattarsi al nostro progetto. Ogni simbolo utilizzato proviene dalle facciate dei monumenti, come quella del Duomo e il suo interno, o dalle formelle della Fontana Maggiore, dai reperti del Museo archeologico, dalle statuette in bronzo e in ceramica, le anfore, i simboli dei cinque Rioni e così via. Abbiamo raccolto più materiale possibile per creare una sorta di database al quale attingere, così da poter ricostruire l’identità visiva di Perugia”.

   

Rapina aggravata, arrestati tre minorenni dalla Polizia di Stato

Ieri, a seguito di segnalazione al Numero Unico di Emergenza, il personale della Polizia di Stato è intervenuto in nel parcheggio di un esercizio commerciale nel Comune di Corciano (PG), a seguito del quale ha tratto in arresto tre minorenni, rispettivamente due classe 2009 e uno 2010, per il reato di rapina aggravata in concorso e rapina impropria.

I poliziotti, giunti sul posto, hanno preso contatti con il richiedente, una delle vittime, il quale ha riferito che, poco prima, mentre trascorreva il pomeriggio insieme ai due amici nel centro commerciale, passando per il parcheggio sotterraneo dello stesso, sono stati avvicinati e accerchiati da un gruppo di quattro ragazzi che, dopo averli minacciati, gli hanno sottratto due borselli e un cappellino griffati per poi allontanarsi.

Successivamente, le vittime hanno raccontato di aver provato a rientrare in possesso dei loro oggetti ma, nel contesto, uno di loro è stato colpito violentemente con uno schiaffo al volto da uno dei giovani, circostanza che li ha indotti a desistere e a chiamare la Polizia di Stato.

Gli agenti hanno poi preso contatti con il padre di uno dei tre ragazzi vittime della rapina, il quale ha riferito che, dopo essere stato avvertito dal proprio figlio di quanto accaduto, aveva individuato tre soggetti riuscendo a farsi restituire gli oggetti sottratti indebitamente.

A quel punto gli agenti delle Volanti, dopo aver prontamente rintracciato tre dei quattro minorenni, li hanno identificati e accompagnati in Questura dove sono stati sottoposti ad un controllo più approfondito che ha dato esito positivo. Infatti, uno di questi è stato trovato in possesso di un cacciavite ed un passamontagna di colore nero del quale non è stato in grado di motivare il possesso.

Per questi motivi, al termine delle attività di rito, i tre giovani sono stati tratti in arresto per il reato di rapina aggravata in concorso e rapina impropria e, su disposizione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, dr. Flaminio Monteleone, sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

Il 16enne è stato, altresì, denunciato per il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere.

Il cacciavite ed il passamontagna, invece, sono stati sottoposti a sequestro penale.

Sono tutt’ora in corso le attività di indagine volte all’identificazione del quarto soggetto coinvolto nei fatti.

Perugia, 24 maggio 2025

   

Inaugurata la diciottesima edizione di Perugia Flower Show

Alla Villa del Colle del Cardinale, con il giardino da poco restaurato, presente il meglio del vivaismo e dell’artigianato italiano

Inaugurata dalla Sindaca Vittoria Ferdinandi e dall’assessore all’ambiente David Grohmann alla presenza del presidente della Provincia, Massimiliano Presciutti, la diciottesima edizione primaverile, trentesima comprese le autunnali, della mostra mercato di piante rare e inconsuete. Perugia Flower Show, dell’ideatrice e organizzatrice Lucia Bocciolini, è pronta ad accogliere il pubblico in una delle dimore storiche più belle e affascinati dell’Umbria: Villa del Colle del Cardinale. Nel giardino, da poco restaurato, nel fine settimana saranno presenti vivaisti, collezionisti, produttori e artigiani provenienti da tutta la Nazione. Il pubblico, oltre alle bellezze dei prodotti esposti, potrà ammirare la nuova veste della Villa dopo gli interventi di ristrutturazione.

“Sono felice di essere qui oggi e porgere il benvenuto a tutte e tutti coloro che, anche quest’anno, partecipano con entusiasmo alla nuova edizione del Perugia Flower Show – ha dichiarato la Sindaca Ferdinandi. Questo evento, ormai divenuto una delle manifestazioni di punta del nostro territorio, rappresenta una straordinaria occasione per celebrare la bellezza, la biodiversità e la creatività che solo il mondo del vivaismo e dell’artigianato sa offrire.”

“La cornice della Villa del Colle del Cardinale, – ha proseguito la Sindaca- autentico gioiello architettonico recentemente restituito alla città grazie a un importante intervento di restauro, dona alla manifestazione un valore aggiunto: non è solo lo spazio che accoglie l’esposizione, ma un simbolo tangibile della nostra volontà di valorizzare il patrimonio storico, artistico e naturale di Perugia”.

L’EVENTO – La mostra mercato, appuntamento ormai irrinunciabile, permetterà al pubblico di scoprire in anteprima nazionale le novità del settore e di incontrare di persona i migliori collezionisti e produttori di rarità botaniche. L’edizione di maggio sarà come sempre dedicata interamente alle varietà che regaleranno splendore ai nostri giardini o balconi soprattutto nel periodo primaverile!

All’interno del giardino i visitatori avranno l’opportunità di incontrare più di 70 espositori tra i migliori del panorama florovivaistico nazionale con le loro collezioni incantevoli: bonsai tra i più rari, arbusti insoliti, rose di ogni tipo, alberi da frutto di ogni varietà da quelli del benessere fino a quelli in specie antiche e ritrovate, graminacee ornamentali, e tanto altro ancora! Non mancheranno le piante perenni e le sempreverdi, le collezioni di piante aromatiche e le ortensie. Da non dimenticare naturalmente le piante carnivore, le orchidee i cactus, le piante insolite dal mondo e tanto altro ancora..  

È proprio la conferma della location che ha reso possibile una svolta importante nella selezione degli operatori presenti, la magnifica orangerie del giardino aprirà le porte ai migliori artigiani, collezionisti italiani. Non mancheranno i prodotti derivanti dalla natura che, all’interno della manifestazione, formeranno la Piazza dei Golosi, pronta a soddisfare ogni palato. Sarà possibile partecipare a degustazioni guidate, per scoprire prodotti antichi ritrovati e tanto altro. Un punto green food sarà pronto ad accogliere tutti i visitatori curiosi di scoprire una cucina naturale alternativa sempre rispettosa delle tradizioni del nostro territorio, e il divertimento sarà assicurato grazie a musica e brindisi floreali in occasione dei diciotto anni del Flower Show!

Ogni edizione di Perugia Flower Show, poi, si prefissa di inserire tantissime novità dal punto di vista didattico: moltissime le attività collaterali gratuite per grandi e piccini tenute dagli stessi espositori, tra seminari dedicati anche all’entomologia e corsi di giardinaggio specialistico, laboratori creativi per adulti e attività didattiche per bambini di ogni tipo. Per maggiori informazioni e per iscrizione ai corsi: www.perugiaflowershow.com

Sabato 24 e Domenica 25 Maggio 2025 – Villa del Colle del Cardinale, str. Per Sant’Antonio, 47 – Perugia – dalle 9:00 alle 20:00

   

La 17enne Sofia Morlupi è Miss Mondo Umbria 2025

Il podio è stato completato da Caterina Sigismondi e Francesca Volpe

 

Perugia, 24 maggio 2025 – Sofia Morlupi di Collepepe, frazione del Comune di Collazzone, è Miss Mondo Umbria 2025. Dietro alla 17enne si sono classificate, rispettivamente, le coetanee Caterina Sigismondi di Torgiano e Francesca Volpe di Perugia. Sono loro le tre vincitrici della finale regionale del celebre concorso che si è tenuta venerdì pomeriggio (23 maggio) al Centro d’intrattenimento Gherlinda di Corciano e che hanno conquistato l’accesso alla finale nazionale di Miss Mondo, in programma prossimo 15 giugno a Gallipoli, in Puglia, che sarà presentata dal conduttore ed imitatore perugino Antonio Mezzancella.

Le 8 finaliste – presentate da Agnese Quattranni – sono state valutate da una giuria di esperti composta dai giornalisti Luca Pisinicca (presidente di giuria), Noemi Campanella e Massimo Sbardella, Federica Bardani, ex organizzatrice Miss Mondo Umbria, counselour e formatrice, Andrea Braconi, consigliere comunale di Corciano, Fabio Vercillo, medico e chirurgo ortopedico, e da Francesco Luciani, avvocato.

Sponsor dell’evento umbro sono stati Griffati & Firmati, Antoniacci, Yamamay, Frenkie Garage, Temperini, O’Bag mentre le ragazze sono state pettinate dallo staff di Art Inside.

Durante la manifestazione è stato ricordato con grande commozione Antonio Becchetti, titolare di un’importante agenzia di models e management e che curava da anni le coreografie delle sfilate di Miss Mondo Umbria, scomparso prematuramente lo scorso anno. L’organizzazione della sfilata è stata curata da Marta Valigi e Giulia Lollini, titolari di AB Models, agenzia di models e management. Presente alla finale anche il patron di Miss Mondo Umbria Gianni Marcantonini di Art Inside Event.

   

Magione: approvato il Rendiconto finanziario 2024

Lagetti e Stortini: “Un anno di ripresa economica. L’avanzo servirà per  garantire ulteriori investimenti sul territorio”

(Cittadino e Provincia) – Magione, 24 maggio ‘24 – Approvato in Consiglio Comunale il rendiconto finanziario per l’esercizio 2024 del Comune di Magione.

Un rendiconto che, come spiega l’Amministrazione comunale, presenta un quadro economico-finanziario positivo, con un avanzo libero di € 2.777.168, che sarà utilizzato per finanziare spese in conto capitale e garantire ulteriori investimenti sul territorio.

“Il 2024 – riferisce ancora il Comune – è stato un anno di ripresa economica per Magione, dopo gli anni difficili del Covid e delle guerre che hanno alimentato l’inflazione. Il rendiconto mette in evidenza un Comune sano, con i conti in ordine e un importante risultato di amministrazione. L’avanzo registrato nel 2024 è un risultato molto positivo, che riflette la volontà dell’amministrazione di agire con estrema prudenza”.

Ecco alcuni dei dati positivi: un indicatore della tempestività dei pagamenti annuali di 17 giorni, rispetto ai 30 giorni consentiti per legge; una riduzione della percentuale di indebitamento legato ai mutui, che si assesta al 0,44% rispetto al 10% massimo consentito agli enti pubblici; un aumento significativo delle entrate derivanti dal recupero dell’evasione tributaria.

Si registrano inoltre entrate superiori in termini di addizionale Irpef anche rispetto agli anni pre-covid, “dato questo – spiega il sindaco Massimo Lagetti – che denota quanto il nostro territorio sia appetibile dal punto di vista economico, continuando a garantire anche nel 2024 una tenuta sul numero di residenti quando la tendenza sia per i Comuni limitrofi che per la Regione stessa è quella del calo demografico dei residenti”.

Il Comune di Magione intende continuare a garantire e a mettere in atto tutte le misure di gestione e razionalizzazione del bilancio, quali l’adesione a bandi PNRR ed altri bandi per l’ottenimento di contributi volti alla realizzazione di spese di investimento.

“Il rendiconto finanziario 2024 – ribadisce l’assessora Vanessa Stortini – presenta un quadro economico-finanziario positivo, con un avanzo libero significativo e una riduzione dell’indebitamento per il quale esprimiamo la più grande soddisfazione. Il Comune intende continuare a garantire investimenti e sviluppo sul territorio e il mantenimento di tutti i livelli di servizi, assicurando un costante lavoro sulla razionalizzazione delle spese, con l’obiettivo di voler mantenere un atteggiamento prudente e responsabile nella gestione delle risorse”.

   

Avvocatura Umbria: Payback dispositivi, cos’è e perché non riguarda disavanzo e manovra

 

(aun) – Perugia, 24 maggio 2025 – In merito alla questione payback dispositivi medici e alle notizie veicolate a mezzo stampa in questi giorni da alcune parti politiche, l’amministrazione regionale tramite l’Avvocatura della Regione Umbria precisa quanto segue.

Il payback sui dispositivi medici è un meccanismo di politica sanitaria che, in caso di superamento di un tetto di spesa regionale, impone alle aziende fornitrici di questi dispositivi di contribuire a ripianare parte dello sforamento dei tetti che le Ragioni stanziano per questi prodotti.

Il 7 maggio 2025 il Tar Lazio ha respinto i ricorsi presentati dalle aziende contro il payback sui dispositivi medici, confermando la sentenza della Corte costituzionale che aveva riconosciuto la legittimità della misura. Immediata è stata la risposta dei rappresentanti delle imprese: “In assenza di un intervento immediato, saremo costretti a valutare lo stop delle forniture di dispositivi medici agli ospedali”.

Con le sentenze n. 139 e n. 140 del 22 luglio 2024, la Corte Costituzionale aveva infatti già dichiarato legittimo il meccanismo del payback sui dispositivi medici, respingendo le questioni di incostituzionalità sollevate dal Tar Lazio in seguito a migliaia di ricorsi di aziende del settore. La Corte ha qualificato il payback come un “contributo di solidarietà” proporzionato e necessario per sostenere il Servizio Sanitario Nazionale in una situazione economico-finanziaria critica che impedisce a Stato e Regioni di coprire interamente le spese sanitarie con risorse pubbliche.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite, ha definito il payback “un cerotto su un’emorragia che merita altri tipi di cure” in quanto trattasi di un eventuale contributo una tantum aleatorio, dipendente solo dagli esiti di migliaia di procedimenti legali e sui cui esiti c’è la più grande incertezza anche di sopravvivenza delle aziende fornitrici.

Il payback dispositivi non è infatti un credito certo, liquido ed esigibile e pertanto non è possibile agire in via monitoria, bensì agire in via procedimentale e/o contrattuale (azione di responsabilità per danni o compensazione crediti) con pressoché certa successiva dinamica contenziosa cognitiva o processuale amministrativa.

Questa situazione è comune a tutte le Regioni, infatti tutte le Regioni a far data dagli ultimi mesi del 2022 hanno iniziato a dare attuazione a quanto sopra descritto richiedendo il pagamento del dovuto alle aziende fornitrici (cfr. Determina Direttoriale n. 13106/2022 Regione Umbria).

Ha fatto seguito a tale dinamica procedimentale l’instaurazione di una quantità rilevantissima di contenziosi legali di natura amministrativa e civile; in tal senso si significa che le posizioni aperte per la Regione Umbria risultano essere migliaia, alle quali si devono cumulare ulteriori ricorsi, sia giurisdizionali per motivi aggiunti che straordinari al Presidente della Repubblica.

Le Regioni, ivi compresa l’Umbria, devono tenere in considerazione, per obbligo di correttezza contabile, il fatto che, allo stato degli atti, non si è in presenza di un credito certo, liquido ed esigibile. Quindi la posta economica derivante dall’eventuale pagamento del payback dispositivi non può avere a posteriori ricadute sull’anno contabile chiusosi, cioè il 2024, e non può quindi incidere a compensazione del disavanzo 2024 né quindi poteva in alcun modo intervenire sulla necessità della manovra che la Regione è stata costretta a fare.

Il disavanzo in sanità della Regione Umbria è purtroppo strutturale da 5 anni (cioè si ripete da 5 anni peggiorando sempre) e come è facilmente comprensibile non può essere coperto da un credito puntuale che si maturasse ora, tanto più se incerto e non esigibile.

In questi giorni, dopo la sentenza del Tar, è in discussione una proposta normativa, sostenuta dalle Regioni, che prevede l’intervento dello Stato a garanzia delle somme relative al payback dei dispositivi medici che non dovessero essere pagate dalle aziende fornitrici alle Regioni a seguito delle recenti decisioni dei giudici amministrativi.

Il Governo dovrebbe fare un’apposita norma per consentire nel corso dell’esercizio 2025 di rendere i relativi crediti della Regione esigibili e quindi liberare gli eventuali accantonamenti iscritti in bilancio. Questa norma non impatterebbe comunque sul disavanzo e sulla verifica del 2024 conclusa nel mese di aprile dalla Regione Umbria. Se le Regioni daranno la propria intesa, a seguito dell’eventuale approvazione della norma e delle indicazioni dei Ministeri, si faranno apposite scritture contabili e, solo in base alla determinazione dei risultati del 2025, si potrà valutare come inserire in bilancio le eventuali quote. Se ci saranno maggiori risorse saranno certamente utilizzate per la sanità, ma il rischio a livello nazionale e umbro è il fallimento di migliaia di aziende che, oltre a devastare il tessuto economico e sociale, metterebbe a rischio la fornitura dei dispositivi medici a ospedali e interi territori.

Infine la Regione comunica che, per contrastare tutte le informazioni fuorvianti e non corrette anche pubblicate, si riserverà di adire le vie legali anche con richiesta di risarcimento per danni a tutela dell’immagine degli amministratori, dell’istituzione regionale e per trasparenza e correttezza nei confronti dei cittadini.

   

Istituto Comprensivo Perugia 12, Barcaioli: “Basta silenzi, famiglie meritano risposte”

(aun) – Perugia, 24 maggio 2025 – “Guardo con profonda preoccupazione alla situazione dell’Istituto Comprensivo Perugia 12 di Ponte San Giovanni. La raccolta di oltre 1.500 firme da parte delle famiglie per chiedere ascolto all’Ufficio Scolastico Regionale è un chiaro segnale d’allarme che non può più essere ignorato. Il loro impegno, sostenuto dalle realtà associative del territorio, testimonia la volontà chiara e condivisa di difendere un presidio educativo fondamentale” ha sottolineato l’assessore all’Istruzione della Regione Umbria, Fabio Barcaioli.
“Il calo vertiginoso delle iscrizioni, che da anni mina la tenuta della scuola, non è un’emergenza improvvisa né un fenomeno inaspettato. È l’esito prevedibile e doloroso di un’inerzia che va interrotta. Il disagio delle famiglie è reale e non può più essere trattato come un fastidio burocratico” ha spiegato Barcaioli. E ancora: “All’Ufficio Scolastico Regionale sono già arrivate molte sollecitazioni, chiare, formali e sostanziali. Eppure dal Ministero nulla si è mosso. Le famiglie, gli studenti, i docenti e l’intera comunità di Ponte San Giovanni hanno diritto a una scuola che funzioni, che dia prospettive, che torni ad attrarre e non a respingere. E tutto questo non sarà possibile finché Roma continuerà a trincerarsi dietro regolamenti, circolari o prassi procedurali per eludere ciò che è ormai sotto gli occhi di tutti. A Ponte San Giovanni, come al Liceo Scientifico Alessi di Perugia”.
“Rifugiarsi dietro la burocrazia non è più accettabile. Chi rappresenta un’istituzione ha il dovere etico, prima ancora che giuridico, di misurarsi con la realtà. E la realtà oggi impone di agire. Non è il momento di risposte risentite o sterili rivendicazioni di competenza. È il momento di assumersi responsabilità, senza esitazioni e senza scaricare altrove il peso delle decisioni. Io continuerò a farlo con chiarezza e determinazione. Le famiglie si sono mobilitate. Le istituzioni ora devono essere all’altezza e serve che ognuno faccia la propria parte, senza ambiguità. Solo lavorando insieme sarà possibile ridare futuro e dignità a una scuola che merita ben altro destino” ha detto in conclusione l’assessore Barcaioli.

   

Molesta una ragazza e si scaglia contro i Carabinieri nel centro storico, arrestato un uomo

Foto di repertorio

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Perugia, nella tarda serata di venerdì 23 maggio u.s., hanno arrestato in flagranza di reato un 34enne, di origini albanesi, ritenuto responsabile del reato di resistenza a un pubblico ufficiale.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, nei giorni precedenti si era reso protagonista di numerosi episodi di minacce e atteggiamenti violenti nei confronti degli avventori di alcuni esercizi commerciali situati in Piazza Grimana, nonché dei Carabinieri intervenuti, motivo per il quale era stato già arrestato.
L’ultimo episodio si è verificato proprio nella tarda serata di ieri, quando, al Numero Unico di Emergenza – NUE – 112, è pervenuta una richiesta di aiuto da parte di una ragazza che era stata importunata da un soggetto in evidente stato di alterazione psico-fisica.
I militari intervenuti tempestivamente sul posto, anche con l’ausilio di personale della Stazione Perugia Fortebraccio, hanno identificato l’uomo, il quale ha però opposto viva resistenza agli operanti, avventandosi contro di loro con violenza. Nonostante le difficoltà, i Carabinieri sono riusciti a bloccarlo e a condurlo presso gli uffici del Comando Provinciale di Perugia, dove è stato dichiarato in stato di arresto in ragione della grave condotta tenuta nei confronti dei militari nell’esercizio delle loro funzioni.
Il 34enne, pertanto, è stato trattenuto presso la camera di sicurezza della Caserma di via Giovanni Ruggia, in attesa della celebrazione del rito direttissimo, all’esito della quale l’arresto è stato convalidato dal Giudice del Tribunale di Perugia che ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma.