La Fiaccola Benedettina varcherà le soglie dello Spallanzani e dell’Ospedale di Bergamo

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Immagine di repertorio
 

La Fiaccola Benedettina varcherà le soglie dello Spallanzani e dell’Ospedale di Bergamo. Presentato il programma delle celebrazioni

   

Con l’accensione della fiaccola benedettina “Pro Pace et Europa Una” nella cripta della Basilica di San Benedetto di Norcia , quest’anno completamente sgombra dalle macerie del post 2016, avrà inizio sabato 27 febbraio, alle 15,30, il “Marzo benedettino”. Che quest’anno toccherà anche due ospedali simbolo nella lotta al Covid, lo “Spallanzani” di Roma e il “Giovanni XXIII” di Bergamo. Il programma è stato presentato in una videoconferenza stampa con i sindaci di Norcia, Cassino e Subiaco, Nicola Alemanno, Enzo Salera e Francesco Pelliccia. Oltre a don Luigi Di Bussolo, dell’abbazia di Montecassino. Tutte le celebrazioni, è stato sottolineato, si terranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid e con

“l’intento di rinnovare il messaggio di Benedetto e quindi dare un segnale di speranza all’Europa e al mondo intero in questo tempo così complicato”.

Dopo quello di sabato a Norcia, gli appuntamenti proseguiranno il 7 marzo, sempre alle 15.30, a Subiaco con l’accensione e la benedizione della fiaccola presso il Sacro Speco, mentre il 13 marzo sarà la volta di Montecassino. Quest’anno, nelle giornate del 17 e 18 marzo, la fiaccola – in segno di vicinanza a medici e malati e nel ribadire sostegno alla ricerca scientifica – varcherà anche le porte degli ospedali “Spallanzani” di Roma e “Giovanni XXIII” di Bergamo. Nel giorno della celebrazione allo “Spallanzani” sono previsti, tra gli altri, anche gli interventi di Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’economia, e del capo Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli.

“Vorremmo che ancora una volta – ha detto il sindaco Alemanno – la luce della fiaccola di Benedetto possa illuminare tutti i decisori politici per individuare migliore strada possibile che tuteli la salute di tutti noi e riuscire a salvare il nostro tessuto sociale ed economico. Ancora una volta le tre città in questi anni continuano a farsi portavoce della regola si San Benedetto ‘ora et labora’ nella convinzione che tutti i responsabili civili possano trarre esempio da questo importantissimo testo ancora oggi di straordinaria attualità”.