“Rifinanziare il bando 2023 per lo spettacolo dal vivo”

489

Il consigliere regionale Michele Bettarelli (Pd) annuncia un’interrogazione per chiedere alla Giunta di “procedere con lo scorrimento della graduatoria arrivando a sostenere le progettualità ammesse ma non finanziate”

“La Giunta regionale proceda al rifinanziamento del fondo per il sostegno di progetti nel settore dello spettacolo dal vivo, anno 2023, arrivando così a sostenere le progettualità ammesse ma non finanziate”.

   

È quanto chiede il consigliere Michele Bettarelli (Pd – vicepresidente Assemblea legislativa) annunciando la presentazione di una interrogazione rivolta all’assessore al Turismo, Paola Agabiti.

“Crediamo sia davvero importante – sottolinea il consigliere Dem – sostenere lo sforzo messo in campo da tante realtà operanti nel settore degli eventi nella nostra regione  che con il loro lavoro, attraverso fiere, manifestazioni ed eventi hanno contribuito non solo a far conoscere l’Umbria, le nostre peculiarità, i nostri valori culturali e produttivi, ma grazie alla loro capacità di attrarre visitatori e sinergie, hanno contribuito  concretamente allo sviluppo economico di molti territori. Molte manifestazioni ed eventi sono divenute centrali in chiave promozionale, turistica ma anche economica. Già nel 2022 – rileva Bettarelli – la Regione aveva provveduto a rimodulare la dotazione finanziaria del Bando arrivando a finanziare, tramite risorse aggiuntive, ulteriori progetti. Lo sforzo economico e progettuale di imprese e associazioni che hanno avuto la forza nella nostra Regione di rialzarsi dopo l’emergenza Covid, e divenire parte integrante dell’offerta culturale e turistica che ha saputo attrarre i visitatori nei numeri forniti proprio dalla Giunta regionale, merita di continuare ad essere sostenuto. Ci aspettiamo dunque – conclude Bettarelli – che anche per l’annualità 2023 si proceda con lo scorrimento della graduatoria arrivando a finanziarla integralmente così da includere anche manifestazioni di grande valore ed importanza che sono state escluse per mancanza di fondi”.