“Servono protocolli e piani di riorganizzazione per assicurare il servizio di emergenza-urgenza”

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“Servono protocolli e piani di riorganizzazione per assicurare il servizio di emergenza-urgenza”. Bori e Bettarelli (PD) annunciano interrogazione

“Servono protocolli specifici e piani di riorganizzazione, sia in situazione ordinaria che in fase pandemica, per la rete dell’emergenza–urgenza, mettendo al centro dell’attenzione il tema dell’appropriata centralizzazione del paziente”.

   

A dirlo i consiglieri regionali del Partito democratico Tommaso Bori e Michele Bettarelli, che hanno presentato un’interrogazione alla giunta regionale anche per conoscere

“come, e in base a quali criteri, le strutture ospedaliere umbre hanno organizzato i ricoveri e le assegnazioni dei posti letto in fase di pandemia. Occorre infatti fare chiarezza su come la gestione riorganizzata della pandemia si incastri come l’organizzazione, il corretto funzionamento e i relativi protocolli assistenziali in emergenza–urgenza. L’emergenza sanitaria – spiegano Bori e Bettarelli – ha dimostrato come il servizio sanitario regionale pubblico, universalistico e strutturato in maniera capillare, sia determinante nel fronteggiare il virus e la cura dei pazienti. L’efficienza delle strutture umbre è stata fattore risolutivo. Le strutture sanitarie umbre però si trovano ora in difficoltà, a causa della mancata predisposizione, nei mesi estivi, di un piano regionale finalizzato ad affrontare in maniera concreta la nuova fase emergenziale. Il dover affrontare la terza ondata senza una riorganizzazione delle strutture e dei servizi e senza un rafforzamento del personale medico e sanitario, ha fatto sì che venisse tralasciata la gestione delle criticità ordinarie, con la chiusura di reparti e servizi specialistici di base, andando a gravare le liste di attesa dei nostri nosocomi, incidendo sulle fragilità e, in alcuni casi, interrompendo prestazioni salvavita Tema che riveste particolare importanza è quello relativo all’organizzazione della rete dell’emergenza–urgenza, con i relativi protocolli finalizzati all’appropriata e congrua gestione dei pazienti, in relazione alla stabilità del quadro clinico, al ruolo degli ospedali nella rete dell’emergenza–urgenza e all’effettiva capacità assistenziale della struttura ricevente. Solo una gestione appropriata delle diverse fasi del percorso di presa in carico dei pazienti permette una efficacia reale nella garanzia della cura della persona. Una corretta gestione organizzata della rete dell’emergenza-urgenza è fondamentale sia per dare una risposta di grande impatto organizzativo e sociale all’utenza regionale, sia ad offrire quanto di meglio e di sicuro ci sia in termini di risk management and life support ai pazienti. Infine è in grado di garantire un’equa distribuzione dei pazienti sul territorio e rappresenta un grande supporto morale e medico legale per tutti gli operatori ed evita le cosiddette ‘malpractice’ o cattiva gestione. Per questo è necessaria la presenza e la predisposizione di protocolli adeguati all’emergenza–urgenza, anche in fase di pandemia”.