Consiglio Comunale di Perugia: l’opposizione si astiene sull’Ordine del Giorno “Global Sumud Flottiglia”

124
 

Mencaglia: “Una posizione di responsabilità contro la demagogia”

   

Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Perugia, i gruppi consiliari di opposizione si sono astenuti sull’Ordine del Giorno relativo alla cosiddetta “Global Sumud Flottiglia”, diretta verso Gaza.

Una scelta maturata dopo un’attenta riflessione, che nasce dalla consapevolezza della complessità del tema trattato e dal rispetto delle competenze istituzionali.

«Il conflitto in Medio Oriente è una questione internazionale di massima delicatezza, che rientra nelle responsabilità del Governo e del Parlamento – ha dichiarato Riccardo Mencaglia, a nome dell’opposizione – e non può essere oggetto di una deliberazione comunale che rischia di apparire simbolica e fuori contesto».

Nel suo intervento, il Consigliere ha ricordato come la Premier Meloni abbia già illustrato in Parlamento la posizione italiana sulla vicenda; si intende garantire comunque la sicurezza dei cittadini italiani coinvolti, al contempo promuovendo canali umanitari efficaci e sicuri, come dimostra l’operazione “Food for Gaza”, che ha già distribuito oltre 200 tonnellate di aiuti.

«Riconosciamo lo spirito umanitario dell’atto presentato dalla maggioranza – ha proseguito Mencaglia – ma riteniamo che il nostro ruolo, come Consiglio Comunale, sia un altro: vale a dire concentrarci sui bisogni reali e quotidiani della nostra comunità, dalle famiglie ai quartieri, dal decoro urbano alla sicurezza cittadina. È lì che possiamo e dobbiamo incidere davvero».

Infine il Consigliere ha voluto chiarire il significato dell’astensione espressa dai gruppi di minoranza: «L’astensione è un voto di responsabilità. Ci consente di prendere le distanze da un atto che riteniamo parziale, senza tuttavia apparire ostili o insensibili a un tema delicato che, però, non appartiene a questa sede istituzionale. È questo il senso politico e tecnico della nostra scelta: esserci, partecipare, ma non accettare che questioni di politica internazionale vengano ridotte a bandiere ideologiche in un Consiglio comunale».

A conclusione del suo intervento, il Capogruppo di Fratelli d’Italia ha sottolineato come «questa posizione, naturalmente, non significa che non si voglia esprimere un auspicio chiaro e forte. Cessino quanto prima le ostilità, vengano liberati tutti gli ostaggi e si torni a un percorso di dialogo e di pace, nel rispetto dei diritti e della sicurezza di tutti i popoli coinvolti. È necessario, infine, promuovere ogni iniziativa concreta che possa alleviare la crisi umanitaria che sta colpendo il popolo palestinese».