Mencaglia: “La tanto attesa fase 2 si è rivelata un vero e proprio bluff”

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Mencaglia: “La tanto attesa fase 2 si è rivelata un vero e proprio bluff”. La nota del capogruppo di Fratelli d’Italia

   

 

“Tanto rumore per nulla. La tanto attesa Fase 2, in cui tutta l’Italia avrebbe dovuto ripartire e risollevarsi si è rivelata un vero e proprio bluff.”

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Riccardo Mencaglia critica le misure che saranno adottate dal 4 maggio sottolineando che

“sono pienamente d’accordo che il diritto primario alla salute vada salvaguardato, ma è insensato non dare la possibilità a quelle attività produttive (di qualsiasi genere) che possono garantire la riapertura in piena sicurezza di farlo. Stabilire a priori la riapertura di alcune attività a maggio ed altre a giugno, come quelle dedicate ai servizi alla persona (ad esempio barbieri, parrucchieri, estetisti) significa condannare inevitabilmente queste ultime alla chiusura definitiva, considerando che spesso sono imprese familiari,  piccoli e medi artigiani, le partite IVA che formano il cardine del tessuto produttivo del Paese. Altro tema di criticità è quello legato alle funzioni religiose, su cui è stato posto un divieto incomprensibile ed ingiusto. Sin dall’inizio dell’emergenza la Conferenza Episcopale Italiana ha dimostrato grande collaborazione con il Governo, diramando rigide direttive perché le celebrazioni fossero limitate e svolte a porte chiuse, utilizzando i mezzi digitali per una partecipazione quanto più ampia possibile dei fedeli, ribadendo però che una comunità di fede è tale solo quando può partecipare attivamente e condividere pienamente i sacramenti. Proprio in ragione di questa sensibilità la CEI aveva presentato un dettagliato piano per la fase 2, che consentisse lo svolgimento delle messe a porte aperte ed in piena sicurezza, tuttavia non accolto dal Governo, che in questo modo priva milioni di persone della loro libertà di culto, limitandola alle esequie all’aperto e con sole 15 persone..coi cimiteri ancora chiusi. Questa – conclude il capogruppo FdI – doveva essere la fase della ripartenza, si profila invece come quella del declino della nostra Italia.”