E’ stato sottoscritto oggi nella sala Rossa del Palazzo dei Priori il protocollo di intesa tra Comune di Perugia e Legacoop Umbria finalizzato alla stipula di patti di collaborazione per promuovere interventi di cura e valorizzazione dei beni comuni urbani anche attraverso la gestione condivisa di servizi di interesse collettivo, in un’ottica di sviluppo locale, rigenerazione urbana e valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e sociale della città. Alla firma hanno partecipato la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, affiancata dall’assessore allo sviluppo economico Andrea Stafisso, e il presidente di Legacoop Umbria Danilo Valenti. Presenti anche Matteo Ragnacci, presidente Legacoop Produzione e Servizi Umbria, Nicola Stabile, presidente Gbm Società Cooperativa, e Roberta Calamandrei per Asad Società Cooperativa.
L’iniziativa nasce dalla volontà condivisa di sostenere e favorire percorsi partecipativi e inclusivi che vedano gli attori del territorio protagonisti attivi nella cura della città e nella promozione del bene comune.
E’ stato quindi definito un quadro di collaborazione strutturato e duraturo che consenta la realizzazione di progetti concreti da individuare per la rigenerazione urbana e sociale. Gli interventi potranno riguardare una vasta gamma di attività, che saranno di volta in volta individuate: dalla manutenzione occasionale degli spazi pubblici (pulizia, giardinaggio, messa in sicurezza, decorazione, valorizzazione e rigenerazione) fino alla realizzazione di iniziative di animazione territoriale, promozione culturale, aggregazione sociale, attività formative, artistiche, educative e sportive.
La collaborazione si baserà su patti specifici per la gestione condivisa di spazi e servizi, favorendo un modello di amministrazione partecipata che valorizzi le energie e le competenze diffuse nella comunità.
“L’Assemblea generale delle Nazioni Unite – ha ricordato l’assessore Stafisso – ha proclamato il 2025 come anno internazionale delle cooperative, sottolineando il ruolo che esse svolgono nello sviluppo sostenibile in tutte le dimensioni sociali, economiche e ambientali. Abbiamo quindi accolto di buon grado la proposta di Legacoop di siglare un protocollo che agevoli la predisposizione di patti con realtà cooperative ad essa aderenti e che reinvestono utili per finalità sociali. Siamo convinti che i Comuni, come enti più vicini ai cittadini, alle imprese e al mondo cooperativo, siano chiamati ad aprirsi a collaborazioni strutturate con la società affinché tutti insieme si possa andare più lontano. Quindi oggi mettiamo in campo uno strumento che potrà essere replicato anche con altre realtà”.
“La complessità del tempo in cui viviamo e della nostra stessa città ci chiede di individuare nuove forme di intervento e cura per riuscire a soddisfare una molteplicità di bisogni che, da sola, nessuna amministrazione comunale potrebbe affrontare – ha detto la sindaca Ferdinandi -. Non ci si può ripiegare su strade già battute senza guardare anzitutto alle tante risorse che i territori esprimono. E tra le ricchezze da valorizzare c’è anche un vivace tessuto di impresa cooperativa che, con la sua vocazione all’ascolto del territorio, può essere un valido alleato proprio per il Comune, cioè l’ente che più di tutti conosce i bisogni della comunità locale. Iniziative come quelle di oggi significano anche tornare a responsabilizzare tutti verso la custodia del bene comune”.
“Collaborare è nel Dna del sistema cooperativo – ha sostenuto infine il presidente Danilo Valenti -. Come cooperazione ci mettiamo a disposizione delle comunità locali per instaurare e rafforzare legami di collaborazione nei territori in cui operiamo e viviamo. Il sistema cooperativo è, per sua natura, un modello che nasce e cresce sul territorio, che rimane a stretto contatto con le persone, e che lavora ogni giorno per migliorare concretamente la loro qualità di vita. Le cooperative hanno l’obbligo di reinvestire gli utili prodotti all’interno della stessa azienda ma anche, e soprattutto, a vantaggio delle comunità locali per migliorare la qualità della vita delle persone. Vogliamo prenderci cura di Perugia e fare la nostra parte perché il rapporto pubblico privato generi benessere collettivo. Questo è il primo passo di un progetto più ampio che intendiamo portare a livello regionale”.