Bocciato ancora una volta il Nodo di Perugia

112
 

Bocciato con 7 voti favorevoli e 18 contrari l’ordine del giorno dei consiglieri Nilo Arcudi, Chiara Calzoni (Perugia Civica) e Gianluca Tuteri (gruppo misto)

   

Indispensabile per qualcuno; totalmente inutile per altri. Si torna ancora una volta a parlare del Nodo di Perugia o Nodo della discordia che dir si voglia.  Il Consiglio comunale di Perugia ha respinto a maggioranza l’ordine del giorno, con 7 voti favorevoli e 18 contrari, dei consiglieri Nilo Arcudi, Chiara Calzoni (Perugia Civica) e Gianluca Tuteri (gruppo misto) dedicato proprio a questa infrastruttura. Una battaglia, quella sul Nodo di Perugia a colpi di palazzo: da quello dei Priori a quello della Regione e viceversa in un incontro/scontro dall’esito incerto. Tramontata almeno per il momento l’idea di un ‘asfalto libera traffico’ non è detto che non se ne torni a parlare tra qualche mese (o qualche anno).

Per il centrosinistra non ci sono soldi mentre per il centrodestra con i consiglieri regionali Enrico Melasecche, Donatella Tesei (Lega Umbria), Nilo Arcudi (Tp-Uc), Eleonora Pace, Paola Agabiti, Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia)

“La sinistra non ha alcuna intenzione di chiedere l’attivazione di finanziamenti per il Nodo, dato che al suo interno vi sono profonde e feroci divisioni che rischierebbero di far crollare una maggioranza fragile e attraversata da posizioni ideologiche inconciliabili” spiegando che il ministro Salvini “ha confermato l’attenzione del Governo verso il Nodo e ha chiarito che, solo a fronte di una richiesta unitaria e condivisa da parte degli enti locali, sarà possibile aprire il confronto sulle risorse necessarie ad avviare il cantiere”

Dunque di che si tratta? Di mancanza di coraggio? Ci sono alternative al Nodo? Se sì, quali? Le rampe? Tante domande che non vedranno una risposta celere. Code, rallentamenti, smog, incidenti stradali sono invece all’ordine del giorno.

Martina Braganti