AST: “Dopo l’accordo ponte su investimenti e occupazione, il Governo sia attento alla ventita”

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Il Ministero dello Sviluppo Economico convoca l'Ast di Terni

AST: “Dopo l’accordo ponte su investimenti e occupazione, il Governo sia attento alla ventita”. La nota di UILM. Parlano Gambardella e Lucchetti, rispettivamente coordinatore nazionale Uilm per la siderurgia e segretario Uilm Terni

“Dopo la firma dell’intesa odierna al Mise che assicura investimenti, occupazione e volumi produttivi, il Governo deve essere attento alla procedura di cessione da parte di Thyssenkrupp per assicurare che l’acquisizione di Ast garantisca la piena continuità industriale e prospettiva di sviluppo del sito ternano”.

   

Lo dichiarano Guglielmo Gambardella e Simone Lucchetti, rispettivamente coordinatore nazionale Uilm per la siderurgia e segretario Uilm Terni, a margine dell’incontro odierno in videoconferenza con il Mise e con la partecipazione del sottosegretario Alessandra Todde, il Ceo di Acciai Speciali Terni Massimiliano Burelli, i rappresentanti del Comune di Terni e Regione Umbria.

“La sottoscrizione al Mise dell’accordo preliminare raggiunto tra azienda e Organizzazioni territoriali nei giorni scorsi, con 13 milioni di euro di nuovi investimenti e mantenimento dei livelli occupazionali e produttivi – sottolineano Gambardella e Lucchetti – assicurerà le risorse necessarie per la manutenzione e l’efficienza degli impianti almeno fino alla vendita del polo dell’acciaio inox che, presumibilmente, avverrà nel corso del 2021. La ratifica dell’accordo ponte 2020-2021 – aggiungono –rappresenta un importante segnale, sia per la multinazionale tedesca sia per i futuri acquirenti, che riconferma l’importanza strategica di Ast per il nostro sistema produttivo: sul sito siderurgico dell’inox non si può scherzare, Terni rappresenta un patrimonio industriale del nostro Paese. Abbiamo ribadito al Mise la necessità di avere la certezza che, in fase di valutazione delle offerte di acquisto, Thyssenkrupp prediliga la scelta di proposte di acquirenti che assicurino crescita dei volumi produttivi, dei livelli occupazionali e adeguati investimenti per lo sviluppo industriale di Terni. Crediamo che Ast Terni sia una realtà industriale appetibile perché potenzialmente profittevole – concludono Gambardella e Lucchetti –. Il polo dell’inox ha ormai raggiunto una condizione di equilibrio produttivo ed economico, dopo il piano di ristrutturazione partito con l’accordo del 2014. Con la ripresa del mercato dell’acciaio e il supporto degli strumenti governativi a sostegno del settore Ast Terni potrà riconfermarsi una realtà in grado di creare ricchezza anche per lo stesso territorio. Il sottosegretario Alessandra Todde ha riconfermato la strategicità del sito ternano, il supporto allo sviluppo dell’azienda e l’impegno del Mise nel vigilare sulla vendita di Ast”.