Berlusconi e l’Umbria, il legame con Assisi e con don Gelmini

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Berlusconi ad Assisi - Pistolesi

A Gubbio creò la scuola di formazione politica di Forza Italia

   

La telefonata al cancelliere tedesco Schroeder per salvare l’acciaieria di Terni, dopo settimane di lunga lotta sindacale, resterà uno dei momenti più significativi che hanno legato Silvio Berlusconi all’Umbria.

Era il 2004, la governatrice di Regione era Maria Rita Lorenzetti, e in ballo c’era il magnetico di Terni dopo l’arrivo della multinazionale ThyssenKrupp.

Berlusconi, assieme alle istituzioni umbre, si spese in prima persona per superare quella vertenza e garantire all’Ast di continuare nella sua lunga storia industriale. Ma questa fu soltanto una delle tante vicende che portarono l’ex presidente del consiglio a occuparsi del cuore verde d’Italia. Una terra che ha sempre raccontato di apprezzare molto, al punto di sceglierla per crearci – a Gubbio – la scuola di formazione politica di Forza Italia.
Assisi era nel cuore del presidente, soprattutto per il suo legame a San Francesco. Anche nel suo ultimo viaggio in Umbria – nel 2019 per sostenere la candidatura di Donatella Tesei – Berlusconi si era recato nella città serafica per raccogliersi in preghiera sulla tomba del santo. Quel giorno visitò mezza Umbria per dare il suo personale contributo alla campagna elettorale per le regionali.
Restando ad Assisi, nel 2002, nelle vesti di premier, accolse papa Wojtyla.
Una delle due prime visite istituzionali, come capo dell’opposizione, risale al 1997, in occasione del terremoto che colpì Foligno, Colfiorito e la stessa Assisi.
Berlusconi ebbe un legame speciale anche con la Comunità Incontro di Amelia e in particolare con il suo fondatore, don Pierino Gelmini. Per gli 80 anni del sacerdote partecipò alla sua festa e gli donò un assegno da 5 milioni di euro per contribuire al recupero dei giovani caduti nella tossicodipendenza.
In Umbria Berlusconi spesso veniva anche in segreto per trascorrere dei giorni di relax, come quella volta che trascorse un intero weekend nel centro Mességué. In quell’occasione la notizia si diffuse rapidamente, ma il presidente preferì non concedersi alle telecamere e ai giornalisti.