Ascani-Verini: “Sconcerto su ipotesi dimensionamento scolastico”

230

‘La Regione starebbe approntando un piano senza criterio logico’

   

“Apprendiamo con sorpresa e sconcerto che la Regione guidata da Donatella Tesei attraverso l’assessore Agabiti starebbe approntando un piano di dimensionamento scolastico regionale che non solo non risponde ad alcun criterio logico ma non sarebbe nemmeno coerente con le linee guida del Ministro Valditara, che pure abbiamo duramente contestato in Parlamento.

Inutile nascondersi dietro le previsioni del Pnrr: scegliere quali scuole accorpare è responsabilità di Tesei, farlo senza criteri oggettivi è un grave errore politico”: lo affermano in una dichiarazione congiunta i parlamentari umbri del Pd Anna Ascani e Walter Verini.
“Sarebbero sei quest’anno – proseguono – gli accorpamenti previsti e due di questi (un terzo!) coinvolgerebbero istituti collocati in Alto Tevere, a dimostrazione della discrezionalità che viene applicata in questo contesto.

Al di là del cattivo gusto di individuare le scuole sulla base del colore politico delle amministrazioni locali (tutt’altro che casualmente infatti i tre accorpamenti proposti dalla Regione riguarderebbero Comuni governati oggi dal centro sinistra, ovvero San Giustino, Assisi e Città di Castello) sorprende la totale sottovalutazione delle dinamiche del mondo della scuola, che porta Palazzo Donini a cancellare con un tratto di penna dirigenze di istituti che sono punto di riferimento nelle proprie comunità e che hanno un’utenza assolutamente ragguardevole dal punto di vista numerico. E neppure la qualità conta. Solo qualche mese fa, infatti, il liceo tifernate, che sarebbe, a quanto si apprende, tra le scuole coinvolte nel piano di dimensionamento della Regione, è stato inserito al terzo posto tra i licei classici e scientifici umbri e al primo posto per le Scienze applicate nella classifica Eduscopio della Fondazione Agnelli”.
“Ci auguriamo – concludono – che l’amministrazione Tesei accantoni questa proposta e si faccia portatrice di un progetto adeguato alle necessità della comunità educante e alla qualità della formazione degli studenti umbri. In caso contrario saremo accanto al mondo della scuola, alle amministrazioni e alla cittadinanza nella contestazione di un’azione illogica e sbagliata nel metodo come nel merito”,