Umbria fra le regioni con maggiori difficoltà a reperire personale da parte delle imprese

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Emerge da un’indagine della Camere di commercio

   

Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Umbria sono le tre regioni italiane in cui, per il periodo luglio-settembre 2022, le imprese segnalano le maggiori difficoltà di assunzione del personale di cui hanno bisogno; Molise, Basilicata, Abruzzo, Sicilia, Puglia e Umbria le regioni in cui, sempre nel trimestre luglio-settembre 2022, le assunzioni crescono di più rispetto allo stesso trimestre del 2021.

Emerge dall’indagine elaborata dall’Ufficio comunicazione e stampa della Camera di commercio dell’Umbria per tutte le regioni italiane, con un Focus sull’Umbria.

A livello di andamento delle assunzioni nei settori in Italia si registra un calo di quelle previste nell’industria manifatturiera, un boom nel commercio ma, a sorpresa, una flessione consistente nella voce “Servizi di alloggio e ristorazione, Servizi turistici”.
Quanto alle difficoltà di reperimento del personale, il Trentino Alto Adige è la regione italiana in cui si manifesta maggiormente. Le imprese di questa regione, infatti, segnalano che hanno difficoltà a reperire il 51,3% del personale di cui hanno bisogno, rispetto al 40,3% della media nazionale. Seguono la Valle d’Aosta (50,7%) e l’Umbria con il 47,4%.
Le assunzioni previste nel trimestre luglio-settembre in Italia sono in leggero calo (-0,1%) rispetto allo stesso trimestre 2021. A livello regionale, ad aumentare di più gli ingressi al lavoro sono Molise (+17%), Basilicata (+7,8%), Abruzzo (+7,1%), Sicilia (+6,3%) e Umbria (+3,5%), che presenta la migliore crescita tra le regioni del Centro.
Umbria in controtendenza con il dato nazionale per quanto riguarda l’industria manifatturiera: – 7,1% gli ingressi al lavoro in Italia, +1,1% nella regione. Volano le costruzioni ben più della media nazionale. Il commercio registra in Umbria un vero e proprio boom. Ma la voce “Servizi di alloggio e ristorazione, Servizi turistici” presenta nel trimestre, sempre rispetto allo stesso periodo 2021, un arretramento di avviamenti del 16%, che comunque è più basso del -17,6% del dato medio nazionale.
La crescita occupazionale delle imprese si concentra quasi esclusivamente nella provincia di Perugia.