Vinti: “In Umbria Pil e occupazione a picco”

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Più disoccupazione e precarietà, Vinti:

“A confermare il ‘declino’ economico e quindi anche sociale dell’Umbria dopo i dati dell’Ires Cgil arrivano anche quelli della ricerca del Centro studi ImpresaLavoro. Il ‘declino’ della nostra regione è confermato da un vero e proprio crollo del Pil procapite che, nel periodo 2007-2015, ha perso ben il 18,3 per cento, il peggior risultato delle regioni italiane fatta eccezione per il Molise. Un dato ben al di sotto della media nazionale che si attesta ad un pur molto preoccupante -10,8 per cento”.

   

È ancora una volta Stefano Vinti dell’associazione culturale UmbriaLeft commentare la situazione economica che interessa la regione.

“Nel 2016 – prosegue nella disamina Vinti –, rispetto al 2015, si sono persi ulteriori 5.414 posti di lavoro, anche questo tra i peggiori risultati a livello nazionale. A fronte di questi dati, quello che preoccupa è l’inerzia della classe dirigente umbra che appare incapace di avvertire la necessità, urgente, di avviare una svolta nelle politiche economiche e industriali, superando le politiche di austerità imposte da questa Europa e quelle regressive del renzismo”.

“È necessario – conclude Vinti – aprire un grande confronto politico e istituzionale e avviare una nuova fase di sviluppo economico e sociale basata sugli investimenti pubblici. La lotta alla disoccupazione, il potenziamento dell’apparato produttivo regionale compatibile con l’equilibrio ecologico e lo sviluppo dello stato sociale debbono diventare le priorità dell’agenda politica umbra”.