Start up: Confidnustria Umbria presenta il progetto “Germogli di eccellenza”

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“La questione delle start up e della nuova imprenditorialità è importantissima per lo sviluppo del territorio umbro, che non può essere basato solo sul potenziamento delle medie-grandi aziende che possono trainare la crescita, ma deve tenere conto anche della capacità di generare continuamente nuova imprenditorialità”.

Lo ha sottolineato Anna Maria Baldoni, presidente della Piccola Industria di Confindustria Umbria in occasione del workshop organizzato anche in Umbria da Aur in occasione della settimana europea delle Start Up (Sew), ideata su progetto della Commissione Europea e che è stata celebrata in più di 200 città attraverso workshop, eventi di networking e momenti informativi con l’obiettivo di fornire una panoramica delle opportunità, degli strumenti e dei finanziamenti della Regione Umbria e dell’Europa in favore delle startup.

“Del resto – ha aggiunto Baldoni – le “punte di freccia” della nostra imprenditoria locale non possono che trarre giovamento dall’esistenza nelle proprie filiere di giovani realtà dinamiche ed innovative, portatrici di modi nuovi di vedere il mondo e di produrre; così come queste seconde hanno nelle aziende strutturate locali dei fondamentali interlocutori per entrare in profittevoli processi di fornitura e di partnership”.

Avendo chiara questa visione, Confindustria Umbria, insieme a Piccola Industria, ha appena dato vita a un nuovo progetto denominato “Germogli di eccellenza”.

“In chiave industriale – ha aggiunto Baldoni – per noi “germoglio” è una giovane realtà imprenditoriale, che ha superato lo stato iniziale di vita, e che comincia ad irrobustirsi. La nostra attenzione non è rivolata però a tatti i germogli, ma solo a quelli che pensiamo posseggano elementi di eccellenza: di tecnologica, di mercato, di conoscenze, di leadership, di processo, di prodotto”.

L’obiettivo del progetto è quello di condurre una indagine conoscitiva ma con un fine pratico: quello di concorrere a predisporre adeguate politiche industriali.

“La prima fase del lavoro, relativa alla individuazione dei potenziali germogli è terminata – ha spiegato Anna Maria Baldoni – Ne abbiamo individuati circa cinquanta. In questi giorni sta partendo la seconda fase, costituita da approfondite visite aziendali. La terza, ed ultima, consisterà in focus group e nella elaborazione di riflessioni di politica industriale. Questa terza fase vorremo svilupparla insieme alla Regione, perché la valutazione della situazione attuale e l’eventuale predisposizione di strumenti che la possano migliorare non può prescindere dal coinvolgimento dell’ente, e direi soprattutto, delle professionalità, e delle persone che ogni giorno si confrontano con questi temi.  Ci interessa fare un buon lavoro che sia utile alle imprese giovani, con alto potenziale, ai ragazzi che ci lavorano, ed all’Umbria”.