Sostenibilità e transizione ecologica nel convegno ad Aboca promosso da Confindustria Umbria

170

Imprenditori ed esperti riuniti ad Aboca per il convegno promosso da Confindustria Umbria

   

La sostenibilità come valore di lungo periodo e motore di crescita per le aziende. Se ne è parlato a Sansepolcro nella sede dell’azienda Aboca, che ha ospitato l’evento “La sostenibilità come elemento strategico dell’impresa” organizzato da Confindustria Umbria in collaborazione con la Sezione territoriale Alta Valle del Tevere, Umbria Business School, Aboca e Fondazione Progetto Valtiberina.

Un ampio e partecipato momento di confronto, che ha coinvolto esperti del mondo accademico e imprenditoriale, incentrato sulle questioni legate alla transizione ecologica e alle principali sfide ambientali e sociali del nostro tempo.

Ai lavori sono intervenuti il Presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli, il Direttore Generale di Confindustria nazionale Francesca Mariotti, il Presidente della Sezione territoriale Alta Valle del Tevere Raoul Ranieri, il Direttore Generale di Confindustria Umbria Simone Cascioli e l’Amministratore delegato di Aboca Massimo Mercati. In videocollegamento da Londra Paolo Taticchi, Ordinario di Strategia e Sostenibilità alla UCL School of Management, che ha affrontato il tema della “Sostenibilità aziendale e vantaggio competitivo”. A seguire la tavola rotonda dedicata alle testimonianze aziendali, moderata da Jacopo Orlando di Progetto Valtiberina: Massimo Mercati ha parlato della sostenibilità secondo Aboca e della scelta di diventare Società Benefit, mentre Testerini Costruzioni e Centro Smistamento Merci hanno raccontato la propria esperienza di aziende che interpretano le istanze di cambiamento del territorio.

“Confindustria Umbria – ha spiegato il Presidente Vincenzo Briziarelli – è molto sensibile all’argomento e sta portando avanti una serie di iniziative per accompagnare le imprese lungo il cammino della sostenibilità. L’obiettivo generale di costruire un mondo sostenibile, in cui convivono in armonia la produzione di reddito, la tutela dell’ambiente e l’inclusione sociale è del tutto condivisibile, ma non dovrà essere demagogico. Deve essere perseguito con un percorso graduale, realistico e “sostenibile”. Responsabilità sociale e sostenibilità aziendale sono leve di competitività per le nostre imprese, di ogni dimensione”.

La sostenibilità implica il benessere delle persone e delle comunità e la qualità delle pratiche e dei processi aziendali.

“La transizione green – ha evidenziato Francesca Mariotti, Direttore Generale di Confindustria – è un processo necessario per contenere il cambiamento climatico e i suoi effetti. La questione è “come” raggiungere determinati obiettivi per non pregiudicare il tessuto produttivo e la tenuta sociale. Per questo, occorre coniugare i tempi della transizione green con quelli di trasformazione delle imprese, attraverso politiche industriali che integrino neutralità tecnologica e sostenibilità economico-sociale. La nostra industria ha già dato un grande contributo in termini di sostenibilità: siamo la seconda manifattura del continente e siamo leader in Europa e nel mondo per uso circolare di materia, oltre ad essere tra i primi nel ranking mondiale dei sistemi manifatturieri per minor impatto ambientale, grazie a una maggiore efficienza dei processi industriali. Dobbiamo proseguire su questo percorso, preservando e alimentando la vocazione industriale del Paese come asset fondamentale di crescita”.

L’impegno delle aziende per garantire uno sviluppo sostenibile e contribuire alla crescita delle proprie comunità è sempre più rilevante. La Sezione Alta Valle del Tevere di Confindustria Umbria sta portando avanti un percorso di condivisione di esperienze industriali legate alle tematiche ESG. “L’esperienza di Aboca – ha evidenziato Raoul Ranieri – dimostra che un futuro sostenibile è possibile, coniugando crescita economica e rispetto per l’ambiente. È quindi necessario approfondire questi aspetti, per contribuire a far emergere nelle aziende i valori sociali, ambientali e gli impatti non finanziari della propria attività. Continueremo a lavorare in sinergia con le scuole, con l’obiettivo di creare percorsi di specializzazione per manager della sostenibilità e con una sempre maggiore apertura verso i giovani”.

L’azienda Aboca sancisce nel proprio statuto di Società Benefit l’impegno a generare un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente: “Nella nostra visione – ha spiegato l’Amministratore delegato Massimo Mercati – la sostenibilità assume dei connotati specifici. La biodiversità dei nostri terreni, ad esempio, rappresenta un bene comune che si genera attraverso un determinato processo aziendale. Questa visione può costituire un elemento di unione, capace di generare una crescita esponenziale e fare dell’Umbria un modello di riferimento attraverso la collaborazione tra imprese, enti pubblici e terzo settore. In Alto Tevere già molte imprese si sono trasformate in Benefit e lavorando insieme potremo cogliere la grande opportunità offerta dalla transizione ecologica”.