Accordo Confindustria Umbria e Banco Bpm

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A disposizione delle imprese 100 milioni per la sostenibilità

   

Per supportare attività e investimenti negli ambiti della sostenibilità, della produzione di energia da fonti rinnovabili e dell’internazionalizzazione, Confindustria Umbria e Banco Bpm hanno siglato oggi un accordo a favore delle aziende associate.

A disposizione delle imprese umbre 100 milioni di euro.
Attraverso questa convenzione denominata “Plafond Confindustria Umbria” – firmata a Perugia nella sede di Confindustria dal presidente degli industriali Vincenzo Briziarelli e dal responsabile della Direzione tirrenica di Banco Bpm, Marco Giorgio Valori – la banca si impegna a sostenere le imprese del territorio con una serie di prodotti, linee di credito e servizi ad hoc atti ad agevolare l’accesso al credito anche attraverso l’assistenza e la consulenza di un team di specialisti.
Particolare attenzione, come è stato spiegato, sarà data a tutte quelle trasformazioni aziendali e di produzione che impattano sull’ambiente, sulla comunità e sull’organizzazione in chiave sostenibile, definite “Esg – Environment social governance”.
Un “nuovo tassello” all’attività di Confindustria Umbria in tema di credito, come ha definito l’accordo Briziarelli, “che intende sostenere il sistema economico umbro attraverso un insieme di strumenti che consentano alle aziende di allineare i propri obiettivi con le sfide globali”.
“Come Confindustria – ha proseguito – dobbiamo portare sempre modernità e in un periodo di transizione come questo l’accesso al credito agevolato, con una banca che crede nelle nostre imprese e le agevola, è un valore aggiunto per i nostri associati e soprattutto per i loro obiettivi di competitività.
C’è l’esigenza di crescere, perché o ci portiamo al livello delle migliori aziende europee o purtroppo siamo esclusi anche dalle forniture”.
“L’Umbria è per noi un’importante area di sviluppo” ha sottolineato infine Valori di Banco Bpm, ricordando anche la recente apertura di due Centri per le Imprese a Perugia e Terni, per poi aggiungere: “In questa regione operano aziende innovative, solide e c’è un grande potenziale di crescita”.