Sigillo: le vaccinazioni si svolgono al CVA di Gubbio

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Sigillo: le vaccinazioni si svolgono al CVA di Gubbio. Il Comune attiva servizio trasporto per chi è in difficoltà

   

A Sigillo le vaccinazioni si svolgeranno presso il CVA di San Marco di Gubbio.

Per le persone anziane che non hanno la possibilità di accompagnamento da parte di familiari il Comune ha attivato il trasporto dall’abitazione alla sede di Gubbio ed il rientro.

Il servizio è gratuito ed è garantito sia dalle associazioni di volontariato che già si occupano del trasporto anziani e disabili nella realtà del territorio, e pertanto hanno esperienza e conoscenza dalle situazioni di anziani soli, sia dal Gruppo Comunale Protezione Civile Monte Cucco attivato all’interno del C.O.C del Comune di Sigillo.

I volontari raccoglieranno le richieste di prenotazione attraverso numeri e contatti di riferimento.

Il servizio di accompagnamento sarà dunque effettuato dalle associazioni Auser (chiamando il numero 3480706072) ProgettoInsieme (ai numeri 3463856524 e 3384946107) e dal Gruppo Comunale di Protezione civile Monte Cucco (ai numeri 3351251250 e 3271662642) con propri mezzi adeguati al trasporto anche di persone con la carrozzina, e volontari preparati e assicurati.

Inoltre il Servizio Sociale del Comune, in applicazione al vigente Regolamento d’accesso alle prestazioni sociali, si è già adoperato per verificare necessità eventuali ed ha già per le vie brevi informato i medici di base del territorio di indirizzare al servizio sociale eventuali residenti che versano in una condizione di particolare fragilità per un eventuale supporto comunale che possa agevolare il raggiungimento del punto vaccinale.

“La campagna vaccinale rappresenta un’importante azione di sanità pubblica, per contrastare una pandemia epocale – ha detto il vicesindaco Annalisa Paffi -. La collaborazione di molti volontari è un segno di una cittadinanza attiva che si mobilità per un bene comune. In questo periodo di difficoltà queste collaborazioni su progetti condivisi rappresentano esperienze di solidarietà, che l’emergenza Covid ha attivato e che resteranno come patrimonio sociale della nostra città”.