San Sisto, Perugia: “Abbandonati gli edifici realizzati con i fondi per il Giubileo”

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San Sisto, Perugia: “Abbandonati gli edifici realizzati con i fondi per il Giubileo”. Esposto alla Procura della Repubblica del Consigliere Comunale, Carmine Camicia

“A breve presenterò un esposto alla Procura della repubblica e alla Corte dei conti contro le inadempienze del Comune di Perugia e dell’Inail per non avere dato seguito alla legge 270\97 che prevedeva di recuperare a fini sociali gli immobili realizzati con i fondi della stessa 270 del ‘97 ‘Fondi per il Giubileo’”.

   

Ad annunciarlo è il consigliere del Psi del Comune di Perugia, Carmine Camicia, che ricorda come nell’aprile del 2015 presentò in Consiglio comunale un ordine del giorno finalizzato al recupero degli edifici, destinando gli appartamenti, attraverso l’Adisu, agli studenti universitari dell’ateneo perugino, in particolare a quelli che frequentano la facoltà di medicina.

“Fu costituito in IV commissione consiliare un tavolo tecnico composto da Inail, Adisu e dalla stessa commissione – prosegue Camicia –, ma l’iter avviato fu di fatto bloccato dalla giunta che ne reclamò la competenza. Ebbene a distanza di oltre tre anni i quattro immobili realizzati in via A. Liberati a San Sisto sono in stato di abbandono e non sono stati recuperati a fini sociali come previsto dalla 270\97. È una vera vergogna ridurre un patrimonio pubblico peggio delle Vele di Scampia, per queste ragioni la magistratura deve intervenire”.

“L’Inail venne individuata come soggetto attuatore per realizzare le strutture ricettive – ricorda ancora Camicia – e anche a Perugia l’ente fece molti investimenti, come l’acquisto di uno stabile in via Pontani e degli altri quattro in via A. Liberati a San Sisto. L’Inail, dopo il periodo del Giubileo e nel rispetto delle norme, assegnò l’immobile di via Pontani al Sodalizio San Martino, mentre le palazzine di San Sisto vennero date in locazione ad una società che le trasformò impropriamente in un residence denominato Quattro stagioni. Nel 2002, a seguito di un’inchiesta giudiziaria per tangenti, venne anche arrestato il direttore generale di allora dell’Inail”.

Dopo poco tempo l’albergo venne chiuso a seguito del fallimento dell’impresa che aveva in gestione i quattro edifici di via Liberati.

“Attualmente l’unica certezza che abbiamo – conclude Camicia – è che il complesso alberghiero è completamente in stato di abbandono, in quanto chiuso, arrecando un grave danno economico e sociale alla città di Perugia”.

A breve alcuni deputati presenteranno anche un’interpellanza parlamentare.