Perugia: Romizi potrebbe rivedere le ‘misure anti movida’

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Perugia: Romizi potrebbe rivedere le ‘misure anti movida’. In un incontro in Prefettura si è valutata l’ipotesi di prolungare l’orario di chiusura degli esercizi (alle 23?). Intanto il Comune invita i protagonisti degli assembramenti a sottoporsi a tampone

   

Si è tenuto nel pomeriggio di lunedì 25 maggio in Prefettura a Perugia un incontro a cui hanno partecipato, insieme al Prefetto Sgaraglia, la Presidente Tesei, il Sindaco Romizi, il Questore Sbordone, rappresentanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Presidente CCIAA Mencaroni e rappresentanti della Provincia di Perugia e di Anci, gli Assessori comunali Pastorelli e Merli e la comandante Caponi.

L’incontro è stato finalizzato all’individuazione delle misure necessarie per assicurare l’ordinato svolgimento degli incontri serali, soprattutto dei giovani. Sarà, dunque, avviato da subito un monitoraggio, verificando i comportamenti che saranno tenuti in questi giorni, per poter valutare nel prossimo comitato, che si terrà già mercoledì, una possibile ricalibratura dell’ordinanza emessa sabato dal Sindaco Romizi. Allo stesso tempo, si prevede un rafforzamento del presidio territoriale di tutte le forze di polizia, insieme alla polizia locale, nonché l’intervento di volontari, volto alla sensibilizzazione dei cittadini, in particolare dei giovani e dei frequentatori degli pubblici esercizi, per il rispetto delle regole.

LAPPELLO DELLAMMINISTRAZIONE COMUNALE A TUTTI COLORO CHE HANNO PRESO PARTE AGLI ASSEMBRAMENTI DI VENERDÌ NOTTE IN CENTRO STORICO PER SOTTOPORSI AI TAMPONI COVID19 PRESSO IL COC DELLA PROTEZIONE CIVILE DAL 28 MAGGIO ALL1 GIUGNO

Il Comune di Perugia invita tutti coloro che la notte tra venerdì 22 e sabato 23 maggio erano presenti in centro storico -in particolare, Piazza Cavallotti, piazza IV Novembre e piazza Danti- a sottoporsi al tampone per il Covid 19 finalizzato ad escludere un possibile rischio contagio, a causa degli assembramenti verificatisi in quell’occasione.

Da Giovedì 28 maggio a lunedì 1 giugno, dalle 8,30 alle 11,30, al Coc della Protezione Civile comunale in via Santa Lucia, 2 a Perugia, sarà presente apposito personale per l’effettuazione del tampone. Qualora si renda necessario, i tamponi saranno proseguiti anche nei giorni successivi.

Per sottoporsi al test sarà necessario prendere un appuntamento telefonando alla Protezione Civile del Comune di Perugia al n. 075 5773116, dalle 8,30 alle 14,00 di martedì, giovedì e venerdì, nonché dalle 9,00 alle 14,00 e dalle 15,00 alle 17,00 nelle giornate di lunedì e mercoledì. Quindi, nel giorno e nell’orario assegnati, ci si dovrà recare al Coc con la propria auto. Il tampone sarà, infatti, effettuato in modalità “pit stop” restando all’interno del veicolo. A ciascun soggetto interessato saranno, quindi, forniti i codici personalizzati per entrare, fin dal giorno successivo, nel sito della Asl e ritirare il referto. I minorenni dovranno necessariamente essere accompagnati dai propri genitori.

“L’amministrazione comunale -ha spiegato il Vice Sindaco Tuteri che ha coordinato l’iniziativa- si è attivata fin dalla mattinata di sabato 23 maggio, contestualmente all’adozione dell’ordinanza 641, con la Regione dell’Umbria per avviare le procedure necessarie all’indagine epidemiologica. Data la difficoltà di individuare tutti coloro che hanno preso parte ai suddetti assembramenti, il comune ha chiesto la collaborazione della Questura, partendo dai soggetti individuati dalle forze dell’ordine per la rissa che si è verificata in quella stessa notte. I tamponi -ha sottolineato- saranno effettuati nel più totale anonimato e saranno gratuiti. È fondamentale che tutti coloro che erano presenti agli assembramenti di venerdì notte -adolescenti, adulti, gli stessi commercianti- si sottopongano al tampone al fine di escludere un eventuale rischio contagio per la nostra città e la nostra regione, che ci farebbe  ripiombare nell’emergenza. Aderendo alla richiesta dell’amministrazione si compie un gesto di responsabilità verso se stessi e verso gli altri, che non avrà altre conseguenze se non quelle di evitare tale rischio”.