Evacuazione post sisma. Simulazione alla scuola San Paolo di Perugia

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Studenti a lezione, teorica e pratica, di sicurezza durante l’emergenza. I ragazzi della scuola secondaria di primo grado San Paolo di Perugia, insieme ai propri insegnanti, infatti, sabato 26 settembre, sono stati protagonisti di una simulazione che ha permesso di testare la rapidità di evacuazione dell’istituto a seguito di un evento sismico di magnitudo stimata 3,6 della scala Richter. L’iniziativa, che rientra nell’operazione Matra 2015, è stata promossa dell’Associazione geometri volontari per la sicurezza e la protezione civile della provincia di Perugia (Geosipro), e ha visto anche la partecipazione del corpo dei Vigili del fuoco, della Croce Rossa italiana e dei Carabinieri. Presente, inoltre, la Regione Umbria con unità robotiche e le unità cinofile di Vigili del fuoco e Protezione civile che hanno mostrato come operano i cani nella ricerca dei dispersi. Durante la simulazione, i ragazzi hanno, dunque, lasciato l’istituto nel più breve tempo possibile per raccogliersi nel cortile antistante l’edificio. Spazio in cui sono stati anche allestiti i mezzi e gli stand espositivi dei vari soggetti presenti che hanno illustrato agli studenti le modalità di intervento durante l’emergenza e le operazioni di servizio alla cittadinanza in cui sono coinvolti quotidianamente.

“Abbiamo promosso questa iniziativa – ha sottolineato Enzo Tonzani, presidente del Collegio dei geometri e dei geometri laureati della provincia di Perugia – per sensibilizzare i giovani alla cultura della sicurezza e per far approfondire al personale docente e non docente le norme di gestione dell’emergenza anche attraverso dimostrazioni pratiche. L’altro motivo che ci ha spinti a organizzare questa giornata è quello di far conoscere agli studenti che quest’anno si diplomeranno e dovranno scegliere la scuola superiore, la professione del geometra e il percorso di studi per conseguire questa professionalità”.

“Quello di oggi – ha spiegato Maurizio Fattorini dei Vigili del fuoco di Perugia – è un percorso insieme tecnico, didattico e culturale che si crea all’interno della scuola. I ragazzi hanno appreso un modello comportamentale che diventa anche moltiplicatore. Le buone pratiche apprese rispetto alla sicurezza possono anche essere trasmesse anche in altri contesti sociali e in famiglia”.

L’edificio scelto per la simulazione ha circa 450 ospiti e presenta difficoltà determinate dalla sua posizione logistica e dall’articolazione suoi locali. La struttura è infatti inserita in un complesso abbaziale e, di conseguenza, non progettata per standard scolastici nella zona tra via Roma e la stazione ferroviaria di Sant’Anna.

“Nell’ottica di un servizio di prevenzione e di un sistema di sicurezza delle scuole – ha dichiarato Simonetta Zuccaccia, dirigente istituto comprensivo Perugia 3 di cui la scuola fa parte –, abbiamo pensato di coinvolgere tutti coloro che all’interno di un sistema organizzato, di gestione delle emergenze, rendano chiari ai ragazzi qual è il senso di una vera e propria emergenza: che cosa fare, come muoversi, quali sono i soggetti che entrano in azione. In questo caso abbiamo voluto rendere l’esperienza un evento effettivo, tangibile. I ragazzi vedono cosa succede e vengono a contatto con gli operatori del settore”.