14.7 C
Perugia, it
giovedì, 18 Dicembre 2025
Home Blog Pagina 185

Magione, Palio del Giogo: vince il rione Casenuove

Record di presenze

L’edizione numero quarantatre del Palio del Giogo di Magione ha visto trionfare sabato scorso il rione Casenuove. Capitanati da Erigen Partalli, i giogaioli di Via dei Molini hanno portato a casa il trofeo numero 11 del loro palmarès. Una corsa combattuta, che ha visto il sorpasso dei giallo-marroni sui bianco-blu solo all’ultimo giro, tagliando così il traguardo per primi e lasciandosi alle spalle i rioni Caserino, Comune e Stazione.

“Una serata ricca di emozioni – dichiara  Anna Maria Rubeca, Presidente dell’Associazione Turistica Pro Magione – che corona al meglio una Settimana Magionese che ha registrato ogni sera record di presenze a grande apprezzamento per gli eventi proposti. Grazie a tutti coloro che rendono possibile questa nostra grande manifestazione, dai volontari alle associazioni del paese, all’amministrazione comunale”.

Ad aprire il Palio del Giogo 2025 è stato il corteo storico che ogni anno rievoca la Magione del 1250 nelle stagioni dell’anno, realizzato con grande cura dai rioni e con la partecipazione del Gruppo Musici e Sbandieratori della Città di Cortona.

Una corsa al cardiopalma, la staffetta magionese con il giogo in spalla, che tra sorpassi e tifo sfrenato ha entusiasmato il pubblico accorso numeroso. Una festa, giunta ormai alla sua 43^ edizione che unisce la comunità di Magione e che si rinnova ogni anno grazie alla Proloco e ai Rioni che accendono colori e passione.

   

Lavori rete ferroviaria in Umbria

Melasecche (Lega): “Indispensabili e programmati da anni, sono frutto di un percorso avviato nella scorsa legislatura dalla Regione con RFI e MIT. Ora tutela massima dei pendolari”

“In queste settimane, dal 6 agosto al 5/6 settembre, la linea Orte–Falconara e il nodo di Roma saranno interessati da cantieri di potenziamento infrastrutturale e tecnologico che comportano sospensioni e circolazione a binario unico su più tratti. Si tratta di interventi indispensabili per rendere la rete più sicura, affidabile e capiente: lavori fra Terni–Foligno e Fabriano–Castelplanio con interruzione della circolazione e gestione a binario unico su altre sezioni, per consentire l’operatività dei cantieri. È un passaggio impegnativo, ma indispensabile per il futuro della linea. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato che, durante il periodo dei lavori, sulla Terni–Roma verranno comunque garantiti 26 treni feriali, rispetto ai 34 abituali, per limitare per quanto possibile i disagi. È un dato oggettivo che fotografa lo sforzo in atto e che si accompagna ai servizi sostitutivi programmati da Trenitalia. È altrettanto importante ricordare, e qui sta la verità che qualcuno finge di ignorare, che questi cantieri non nascono oggi: sono l’esito di una programmazione pluriennale che la Regione Umbria ha portato avanti nella precedente legislatura in stretto raccordo con RFI, Italferr e MIT, a partire dal tavolo interregionale con le Marche e dal successivo inserimento degli interventi nella cornice PNRR. Già il 15 febbraio 2024 la Giunta regionale di centrodestra ha approvato, su mia proposta, l’intesa sulla localizzazione dei sistemi tecnologici ERTMS lungo la Orte–Falconara: un passaggio decisivo per velocizzare i collegamenti e innalzare gli standard di sicurezza. Sul fronte delle opere strutturali, il percorso di raddoppio dei tratti critici è entrato in una fase concreta: l’11 settembre 2024, quando ricoprivo la carica di assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, a Palazzo Donini abbiamo presentato, insieme a RFI e Italferr, il progetto di raddoppio Terni–Spoleto, tassello strategico della direttrice Orte–Falconara, complementare agli interventi in corso e coerente con il potenziamento già avviato lungo l’asse appenninico. È la dimostrazione che il lavoro svolto dalla Giunta nella passata legislatura ha costruito basi solide, oggi visibili nei cantieri.
Nell’agosto 2024, a seguito di un incontro tenuto il 31 luglio con i vertici di RFI e Trenitalia, avevo formalizzato una comunicazione ufficiale ai vertici delle due società per denunciare i ritardi sistematici dei treni regionali umbri, in particolare nella fascia pomeridiana di rientro da Roma. In quella nota segnalavo come, pur con un andamento in quei mesi fu puntualità del 95% nelle corse mattutine verso la Capitale, i treni più frequentati del pomeriggio venissero spesso instradati sulla linea lenta, con un aggravio di 30–40 minuti nei tempi di viaggio. In quell’occasione richiamavo il rispetto dell’Accordo Quadro con RFI del 26 gennaio 2015 e chiedevo di garantire il transito dei regionali umbri sulla Direttissima Firenze–Roma, nel rispetto della programmazione, adottando accorgimenti con decorrenza immediata. Sollecitavo inoltre di avviare, a partire dal cosiddetto ‘sestuplicamento’, la realizzazione di due ulteriori binari dedicati all’alta velocità e, nell’attesa, di programmare interventi prioritari sulle linee attuali ormai sature. Le polemiche di chi oggi tenta di attribuirsi meriti di lavori già programmati e finanziati sono del tutto fuori luogo, sopratutto considerando che provengono da quella parte politica, il Movimento 5 Stelle, che si è puntualmente opposto al progresso e allo sviluppo, contrapponendo continui ‘no’ a qualsiasi iniziativa venisse intrapresa in ottica di miglioramento dei servizi ai cittadini. È evidente come i risultati ottenuti ed in fase di avanzata concretizzazione siano il frutto di un rapporto costante che abbiamo avuto quando amministravamo la regione, e continuiamo ad avere ancora oggi, con il Ministro Salvini e con il Gruppo FS, di scelte coerenti come l’adozione dell’ERTMS sull’asse Orte–Falconara e del progressivo raddoppio delle tratte più congestionate: un disegno di prospettiva che guarda all’interesse dei viaggiatori umbri e che proseguirà fino al completo ritorno alla normalità e al conseguimento dei benefici attesi in termini di sicurezza, regolarità e riduzione dei tempi. Da capogruppo della Lega in Umbria continuerò a vigilare perché la fase di cantiere sia gestita con massima efficienza e perché, finita questa parentesi, le migliorie siano subito percepite dagli utenti: più affidabilità, più capacità, collegamenti più veloci. È l’obiettivo per cui abbiamo lavorato negli anni di governo regionale e che oggi, con i cantieri aperti, sta prendendo forma.”

Così in una nota il capogruppo della Lega Umbria, Enrico Melasecche

   

Frontale a Santa Lucia, tre feriti: due gravi

Alle ore 19:00, i Vigili del fuoco di Città di Castello sono intervenuti sulla strada statale, in località Santa Lucia presso Ponte d’Avorio, per un incidente stradale tra due autovetture, una delle quali si è ribaltata a seguito dell’impatto frontale.

Le persone coinvolte sono state estratte dalle lamiere e affidate alle cure del personale sanitario. Tre i feriti, due dei quali trasportati in codice rosso all’ospedale.

Sul posto anche la polizia locale. La strada è attualmente chiusa al traffico.

   

Festa Grossa di Collestrda: Giovanni Scifoni porta in scena la vita di San Francesco

Foto: Michele Mencaroni

Un monologo travolgente che ripercorre la vita del Santo più amato d’Italia

Giovani Scifoni in scena a Collestrada con “Fra’, San Francesco, la superstar del medioevo”. Nell’ambito della “Festa Grossa”, l’attore romano ha messo in scena uno spettacolo travolgente e coinvolgente, attraverso il quale ha raccontato, a suo modo, la vita del Santo più amato d’Italia.

Nel corso della rappresentazione sono state ripercorse tutte le tappe dell’esistenza di Francesco: il sogno di diventare un cavaliere e andare in Terra Santa a combattere i Saraceni, l’abbandono di tutti i suoi averi per vivere in assoluta povertà, “l’approdo” a Greccio, dove diede vita, per la prima volta, al Presepe e la conclusione, in punto di morte, con la stesura del Cantico delle Creature e il successivo ricongiungimento con Dio.

Nonostante la serietà dell’argomento, Scifoni fa suo il personaggio con l’ironia tipica romana, che, da sempre, caratterizza l’attore, senza però cadere mai nel volgare o nel banale. Ed è proprio la banalità – per stessa ammissione dell’artista – uno degli ostacoli più difficili da aggirare quando si decide di dedicare uno spettacolo a San Francesco: oltre ad essere il Santo più amato di Italia, infatti, è anche quello maggiormente rappresentato, sia al cinema che al teatro.

Due ore di puro spettacolo che, nonostante sia di fatto un lungo monologo, risulta sempre dinamico grazie alla forza artistica di Scifoni, vero mattatore della battuta, sempre pronto a cogliere il minimo particolare proveniente dalla ‘sala’ per tenere alta e catturare l’attenzione del pubblico.

A fare da cornice una scenografia volutamente semplice, composta solamente da uno sgabello e da una tela bianca che fa da sfondo, volta a richiamare lo stile di vita del Santo di Assisi.

Sul palco, Scifoni non è solo, ma è accompagnato da tre maestri musicisti, vestiti da frati, che, suonando particolari strumenti d’epoca, allietano e impreziosiscono lo spettacolo con musiche medievali: Luciano Di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli.

Insomma, un vero successo e una scelta azzeccatissima da parte degli organizzatori della Festa Grossa.

Alcuni cenni sulla “Festa Grossa”

La Festa Grossa è l’evento simbolo della frazione perugina di Collestrada. È un avvenimento che unisce il mondo civile e religioso e, a differenza delle altre feste, ha una ricorrenza del tutto particolare, quasi unica: la Festa Grossa, infatti, si svolge ogni 5 anni, sempre nel mese di agosto, ormai dal lontano 1884 (prima documentazione certa del suo svolgimento). Quindi, non un semplice evento di paese, ma una ricorrenza civile e devozionale di grande importanza e autenticità, capace di rinnovarsi, di adattarsi ai tempi che cambiano e di coinvolgere tutta la popolazione locale e le associazioni del territorio, che, con grande entusiasmo e passione, riescono a tramandare questa tradizione.

Michele Mencaroni

   

Bastia Umbra: sorpreso a spacciare cocaina vicino all’ufficio postale, arrestato 

I Carabinieri di Bastia Umbra hanno arrestato in flagranza un cittadino di origine albanese per l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari stavano transitando nei pressi dell’ufficio postale di Bastia quando hanno notato un uomo ed una donna che parlavano tra loro, guardandosi intorno con fare sospetto. Fermati per un controllo, la donna italiana è risultata una residente della zona, mentre l’uomo, albanese 25enne senza fissa dimora in Italia e già gravato da precedenti di polizia, veniva sottoposto a perquisizione personale, all’esito della quale veniva trovato in possesso di ben 30 piccoli involucri, di cui 27 contenenti cocaina per un peso di circa 19 g e 3involucri contenenti hashish per un peso di circa 2,5 g, tutti occultati all’interno dei vestiti.
L’uomo è stato quindi condotto in caserma e tratto in arresto per l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio, mentre la sostanza stupefacente ed i circa 200 euro contanti che aveva con sé sono stati sottoposti a sequestro, poiché ritenuti provento dell’attività di spaccio.
Al termine delle formalità, l’uomo è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Assisi, in attesa dell’udienza direttissima nel corso della quale l’arresto è stato convalidato con l’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora in Umbria.

   

Titignano, ricerche in corso per un uomo di 60 anni scomparso

Dalle ore 4 di questa notte, il personale dei Vigili del fuoco di Terni è impegnato in località Titignano nelle ricerche di un uomo di circa sessant’anni, uscito in gruppo per una passeggiata ma che non ha fatto rientro.

Per le operazioni sono stati richiesti il modulo operativo MO.SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), il MO.CIN (unità cinofile) ed è in arrivo anche l’elicottero da Arezzo dei Vigili del fuoco.

   

La Settimana dello sport di Norcia: un successo di partecipazione e inclusione

22 le associazioni del territorio coinvolte con centinaia di bambini e ragazzi – Al termine, convegno sul ruolo dello sport nello sviluppo sostenibile. Presente l’olimpionica Elisa Di Francisca

‘Aspettati l’inaspettato’ è stato il claim della Settimana dello sport che si è svolta a Norcia dal 3 al 9 agosto nell’ambito dell’Estate nursina, un cartellone ricco di eventi per il rilancio turistico e culturale della città. Sette giorni di sperimentazione e inclusione che hanno visto protagonisti centinaia di persone, bambini e ragazzi soprattutto, delle 22 associazioni sportive del territorio, impegnati in ginnastica ritmica, pallavolo, calcio, calcetto, arti marziali, danza e fitness; spazio anche a passeggiate a piedi e in bicicletta, corsa, equitazione, arrampicata, rafting, bocce, scherma e giochi antichi. Coinvolte anche le frazioni di Serravalle e Ancarano, oltre a luoghi del centro storico, come i giardinetti di Porta romana e piazza san Benedetto naturalmente, dove si è tenuto anche il convegno conclusivo ‘Lo sport come motore di sviluppo sostenibile’, alla presenza della campionessa olimpica Elisa Di Francisca, schermitrice specializzata nel fioretto. Presenti, inoltre, Domenico Ignozza, membro della giunta nazionale del Coni, Roberto Sparnaccini, delegato provinciale (Perugia) del Coni Umbria, Nicola Fraschetti, presidente del Cra (Comitato regionale arbitri) Umbria, Antonio Zappi, presidente Associazione italiana arbitri (Aia) Figc, Valentina Finzi, componente comitato nazionale Aia e Giuliano Boccanera, sindaco di Norcia.
Il sindaco Boccanera ha ricordato che “lo sport è parte integrante di questa comunità e negli anni ha rappresentato un grande attrattore. Quest’anno, dopo 9 anni, abbiamo ospitato il ritiro precampionato di due squadre di calcio, il Catania e la Salernitana, un primo passo perchè vogliamo riportare Norcia a riaffermare la sua vocazione di ‘terra di sport’ a livello nazionale. Ricordiamo con piacere gli anni in cui hanno soggiornato la Roma, la Lazio, lo stesso Perugia calcio. Abbiamo tutte le potenzialità per ripristinare le condizioni pre-sisma e fare anche meglio. Abbiamo in progetto di costruire un secondo campo sportivo e ricostruire il Palazzetto dello sport”.
Lo stesso palazzetto che ha ospitato, per esempio, negli anni, gli allenamenti della Nazionale italiana di fioretto durante il ritiro, tant’è che la campionessa Di Francisca ha ricordato il suo profondo legame con Norcia “che considero casa tanto quanto casa mia – ha detto – . Qui ho preparato le gare più importanti insieme alla Nazionale. Qui mi sono preparata alle Olimpiadi di Londra 2012 (ndr, dove ha vinto due medaglie d’oro). Siamo sempre stati trattati come figli. A Norcia si sta veramente bene, si mangia bene, c’è una sorta di serenità data da queste montagne che ti permette proprio di riconciliarti con la natura e con la tua interiorità. Spero si riesca a ripartire perché Norcia se lo merita e se lo meritano soprattutto tutti gli abitanti e le persone che qui lavorano. Se Norcia è ancora qui, nonostante tutto, vorrà dire qualcosa, no? Il messaggio di speranza a questi ragazzi lo dà la città stessa, cioè Norcia che è ancora in piedi nonostante tutto”.
Ignozza ha posto l’accento sull’importanza di “avere infrastrutture sportive e ricettive adeguate e multidisciplinari per permettere a Norcia di riaffermarsi come punto di riferimento a livello regionale e nazionale, sfruttando le sue bellezze naturali e la sua storica vocazione sportiva”.
Zappi, infine, ha confermato la vocazione sportiva di Norcia e ha aggiunto che “per una comunità i valori dello sport, rispetto delle regole, inclusione, equità, sono di fondamentale importanza; soprattutto a livello giovanile sono palestra e scuola di vita. Gli arbitri sono al servizio delle comunità, perché molto spesso è un arbitro a portare le regole in contesti periferici, dove è davvero molto complicato a volte trovare chi organizza attività sociali, pedagogiche e formative e gli arbitri sono sempre al servizio di questi valori”.
Al termine del convegno c’è stata la consegna degli attestati a tutti i partecipanti della Settimana dello sport e la premiazione delle squadre vincitrici del Torneo delle Gaite.
Il Piano di comunicazione del Comune di Norcia è finanziato dal Gal Valle Umbra e Sibillini – AS 2.1 nell’ambito del CSR per l’Umbria 2023-2027 – Intervento SRG 06.
   

Dichiarazione del Sottosegretario al Ministero dell’Interno Prisco

Sicurezza, Città di Castello. Prisco (FdI): “Priorità per cittadini è priorità per Governo. Rinforzi e videosorveglianza ma anche il Comune faccia la sua parte”.

“Città di Castello è nel piano di potenziamento del personale dei Commissariati previsto dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, nell’ambito delle immissioni in servizio volute dal Governo entro fine anno, per far fronte alle esigenze delle nostre città: oltre 13 mila unità tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza””.

Stiamo lavorando come Ministero, in collaborazione con la Prefettura di Perugia, le Forze dell’Ordine e l’Usl, per ampliare la rete di videosorveglianza e il controllo targhe nelle principali direttrici dell’Alto Tevere e presso il pronto soccorso dell’ospedale, in particolare per il contrasto dei furti in abitazione e di altri reati compiuti da criminali non residenti sul territorio, anche tenendo conto del fatto che la rete di videocamere esistente risulta piuttosto carente. Si tratta di una misura aggiuntiva e straordinaria rispetto ai fondi che il Ministero dell’Interno mette già a disposizione dei Comuni annualmente tramite bandi per la videosorveglianza. Resta comunque dirimente il ruolo dei Comuni nel controllo e nel presidio quotidiano del territorio”.

Lo ha spiegato il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno e coordinatore regionale per l’Umbria di FdI, Emanuele Prisco, intervenendo al gazebo informativo di Fratelli d’Italia a Città di Castello sulle misure del Decreto Sicurezza volute dal Governo Meloni.

“Con questo provvedimento – prosegue – introduciamo misure concrete di contrasto alle occupazioni abusive, a tutela del diritto alla proprietà e del decoro urbano, proteggendo in particolare i più indifesi: gli anziani dalle truffe, i minori dallo sfruttamento per accattonaggio e molto altro ancora, a partire dalla tutela delle Forze dell’Ordine dalle aggressioni. Con i provvedimenti del Governo assunti in questi anni vengono anche rafforzati gli strumenti per garantire l’espulsione di chi delinque e non ha titolo per rimanere nel nostro Paese: ne sono una prova i dati della provincia di Perugia che riportano un aumento delle espulsioni del 300% nei primi mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.”

“L’azione del Governo non si ferma qui – conclude Prisco – perché la sicurezza è un diritto fondamentale dei cittadini e una priorità per questo Governo.”

   

Consulta della famiglia, Volpi (FDI): un’opportunità da non lasciare in sospeso

Perugia, 9 agosto 2025 – “La Consulta della Famiglia è un’opportunità importante per la città: un luogo di ascolto e partecipazione che mette al centro le famiglie e le loro esigenze, favorendo progetti concreti e sinergie tra istituzioni e associazioni. Nel mandato scorso di centrodestra, su mia proposta, è stato approvato all’unanimità il regolamento istitutivo e, grazie a un apposito bando, la Consulta è stata avviata. Come previsto, è decaduta a fine consiliatura: oggi spetta alla nuova Amministrazione rilanciarla, ma dopo oltre un anno ancora non è stato fatto.”
A dichiararlo è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Nicola Volpi, che ha presentato un’interrogazione alla Giunta per conoscere tempi e modalità di riattivazione.
La Consulta, a costo zero per il Comune, ha funzioni consultive e propositive: dallo studio delle condizioni delle famiglie in città, alla pianificazione delle politiche familiari, dalla promozione della cultura della genitorialità alla progettazione di interventi finanziabili anche con fondi europei e regionali.
“Si tratta – afferma Volpi – di uno strumento che può dare risposte concrete, migliorare la qualità della vita e rafforzare il legame tra famiglie e amministrazione comunale. È un’opportunità che Perugia non deve lasciarsi sfuggire.”
Nicola Volpi
Consigliere Comunale di Fdi