Sabato 11 maggio alle 18 al Digipass ci sarà un incontro pubblico per presentazione programma definitivo e lista – Secondo l’attuale vicesindaco facente funzione serve una “nuova fase in cui ricostruire la concordia sociale”
Dopo aver annunciato la sua candidatura a sindaco di Norcia in vista delle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, Giuliano Boccanera, attuale vicesindaco facente funzione, scende in campo proponendo per la città un “deciso cambio di passo” che porti al suo rilancio per collocarla al livello che “storicamente le spetta” non solo in Valnerina ma in Umbria. Il programma definitivo verrà ampiamente presentato sabato 11 maggio sabato 11 maggio alle 18 in un incontro pubblico al DigiPass di Norcia, in via Solferino, insieme ai nomi dei candidati della lista Norcia Unita, ma intanto Boccanera anticipa alcuni punti e obiettivi, fra tutti la volontà ricostruire il tessuto sociale.
“La città è stata messa a dura prova dagli eventi sismici del 2016 prima e dalla pandemia poi – ha affermato Boccanera –. Basta guardarsi intorno per valutare l’effettivo calo demografico che si è verificato e che è ancora in atto, nonostante i numeri ufficiali. Primo tema è quindi riportare a Norcia i nostri cittadini ed offrire loro servizi adeguati”.
“Dopo una lunga fase di aspre contrapposizioni, anche personali – ha aggiunto Boccanera –, lo stato in cui versa la città richiede di avviare una nuova fase in cui venga ricostruita la concordia sociale e favorita la riconciliazione tra le persone”. Boccanera a febbraio è stato tra i fondatori dell’associazione Norcia Unita, guidando parte dell’attuale maggioranza a unire le forze con un’ala della minoranza.
“È quanto mai necessaria – ha spiegato Boccanera – l’apertura di una fase di pacificazione che permetta a forze politiche e sociali, amministratori e cittadini di apportare il loro libero contributo alla crescita e rinascita di Norcia. La nostra sarà un’amministrazione con i piedi per terra, dedita quotidianamente alla cura della città e aperta alla soluzione dei problemi quotidiani delle persone. L’idea, dunque, è quella di mettere da parte l’appartenenza politica e contribuire nei prossimi cinque anni al bene comune della città, mettendo al centro le persone”.