“Lista d’attesa: le scelte compiute sono insufficienti a risolvere il problema”

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Meloni (Pd): “Dare attuazione alla rete oncologica regionale”

“Ci dispiace, ma prima di tre mesi non potrà essere effettuato l’esame diagnostico da lei richiesto così come prescritto dal suo medico: questa è la risposta che è stata fornita dal servizio Cup a uno dei tanti  malati oncologici che vive nella nostra regione. E ciò, non rappresenta un fatto sporadico ma si tratta di una prassi comune del tutto inaccettabile”.

   

È quanto dichiara in una nota Simona Meloni, capogruppo del Partito democratico.

“Ma se neppure i malati di cancro hanno diritto ad una risposta tempestiva dal sistema sanitario regionale – sottolinea Meloni – significa che, al di là delle dichiarazioni e dei buoni propositi, la macchina pubblica sta miseramente fallendo. Dobbiamo dunque adoperarci affinché vengano date  risposte diverse, specie a quanti stanno vivendo in una condizione di profondo disagio e di comprensibile sdegno e sconforto per questa situazione. Abbiamo sentito parlare di agende a loro dedicate e conosciamo gli sforzi compiuti dal personale medico ed infermieristico, ciò nonostante siamo ancora lontani da una risposta adeguata ed efficace, specie quando si parla di diagnostica per immagini. La verità è che in una condizione clinica complessa, per cui il fattore tempo può rivelarsi essenziale, troppo spesso l’unica risposta in grado di soddisfare i criteri di tempestività e di urgenza rimane quella del settore privato, per chi se lo può permettere. Appare ormai chiaro – prosegue Meloni – che sul fronte delle liste d’attesa sono state compiute delle scelte che si sono rivelate quanto meno insufficienti a risolvere il problema, ma su questo fronte, ciò che appare ancora più grave, è l’aver disatteso l’applicazione del decreto ministeriale 70 in merito alla Rete oncologica regionale, che sarebbe stata davvero l’unico strumento in grado di aiutare il difficile percorso dei malati oncologici alla luce anche della recente riforma sanitaria. Occorre quindi dare innanzitutto attuazione alla Rete oncologica – conclude la capogruppo dem – e lavorare per assicurarle la funzionalità necessaria per la presa in carico del paziente oncologico e oncoematologico all’interno delle quattro strutture di accoglienza presenti in Umbria”.