Kenny presenta liste e programma: “Terni cambia marcia”

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Dalla sanità all’Università, passando per la vocazione industriale. Il programma del candidato sindaco Kenny: “C’è tanto da fare, ma siamo una città di cui andare orgogliosi”

   

Dalla sanità all’università, passando per la vocazione industriale e l’orbita internazionale che la città deve riacquistare. Sono questi i punti su cui Josè Maria Kenny punta a far “cambiare marcia” alla città. Affollata presentazione, ieri pomeriggio, per la coalizione e il programma della coalizione a sostegno di Kenny nelle elezioni amministrative. Accanto al candidato sindaco i rappresentanti delle componenti politiche raccolte nelle tre liste a sostegno: Partito democratico, Kenny per Terni (SI – Verdi – Socialisti)  e Innovare per Terni, tra le cui fila sono candidati esponenti della società civile e di Azione e Italia Viva.

Siamo una coalizione in grado di giocare la partita – ha detto il segretario comunale del Pd, Pierluigi Spinelli – siamo in grado di offrire una nuova classe politica attraverso la convergenza che abbiamo trovato sulla figura del professor Kenny, una guida sicura e competente per far uscire dal baratro la nostra città“. Alessandra della Spoletina (Sinistra Italiana): “Lavoreremo per una città che si prenda cura delle persone“. “Il Partito socialista italiano sostiene Kenny e non il centrodestra – ha specificato Federico Novelli – abbiamo messo a disposizione candidature e un contributo programmatico per una sanità pubblica. Puntiamo tutto sul confronto e sull’ascolto, evitando personalismi e polemiche“. Per Azione è intervenuto Michele Pennoni: “Siamo l’alternativa giusta, dopo cinque anni con 33 cambi di casacca e un sindaco vittima di un complotto di potere. Vogliamo portare la città a rinascere“. Francesca Arca (Europa verde): “A Kenny si deve la facoltà di ingegneria a Terni, sperando che possa essere stata la prima di una serie, per bloccare una emorragia di studenti costante“. Per la lista Innovare per Terni è intervenuta Grazia Poreschi: “Kenny è un uomo del sapere e del saper fare“.

Appassionato ed emozionato l’intervento del candidato Kenny, profilo civico che si è prestato alla politica e che ha sottolineato “l’entusiasmo intorno alla mia figura. Sono sceso in campo per una città che ha una tradizione, gente, qualità della vita e storia che non meritano di essere chiamati una città che fa schifo. Siamo una città di cui andare orgogliosi e che ha ancora tantissimo da dare su tutti i fronti. Lo faremo con un programma aperto, che potrà essere aggiornato costantemente grazie all’opera di ascolto che porteremo avanti“. Punto forte del programma sarà la sanità: “Terni – ha detto Kenny – non può continuare a subire le decisioni che vengono prese altrove. Si deve alzare la voce contro queste scelte e dire no al ‘turismo sanitario’ a cui siamo esposti. I privati sono i benvenuti, ma ci vogliono regole e ruoli chiari”. Da parte di Kenny riconosciuta l’importanza delle associazioni: “Fanno un grande lavoro e non possono pagare imposte del livello attuale“. In questo contesto c’è l’impegno “per la scuola di qualità, perché è basilare la formazione per le nuove generazioni“, per la cultura e le strutture “non valorizzate“. L’attenzione sui migranti: “Non creare ghetti, ma opportunità. Serve anche una Fiera delle Nazioni dove ogni cultura possa portare se stessa e contribuire alla crescita di tutte le altre“. Per Kenny il profilo della città dovrà essere costruito intorno ai pilastri di turismo, sport e cultura.

Sull’Università: “è massa critica e non può essere dispersa per il territorio“. Serve anche “un piano urbanistico che non vada a dividere i quartieri. Serve una visione di Terni futura che sappia recuperare la propria specificità. Ogni quartiere infatti deve avere propri servizi. Dobbiamo rendere sempre di più Terni città del lavoro, perché la città ha la potenzialità di essere a tutti gli effetti una città industriale tra le più dinamiche d’Italia. Questo andrà di pari passo alla difesa della salute e della qualità dell’ambiente“. Il capitolo Acciaieria: “L’accordo di programma va approvato e attuato, con il Governo nazionale che deve fare la sua parte, senza scuse“. Tra le priorità un “piano energetico comunale, un piano per la mobilità” e “no ad un piano rifiuti che riporti a Terni un altro inceneritore“.

Si tratta di tutti elementi che devono far valere le ragioni di Terni in Umbria, presente sui tavoli regionali, per dare dignità alla città“. E sulla sicurezza: “E’ un tema serio, ma non abbiamo ascoltato nessuna solidarietà del centrodestra per l’infermiera minacciata. La nostra solidarietà c’è, così come l’impegno per tutti i cittadini”.