Incidenti sul lavoro: “Siamo di fronte a una strage”

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Così il Segretario della Cgil Landini

“Siamo di fronte ad una vera e propria strage, continuano ogni giorno a morire persone sul lavoro e questo naturalmente non è più assolutamente accettabile e significa che non si sta agendo sulle ragioni che stanno provocando questa situazione”.

   

Così il segretario generale nazionale della Cgil, Maurizio Landini, commentando il dato del numero delle morti bianche che anche quest’anno ha superato i 1000 casi, come ha ricordato stamani anche il primo presidente della Cassazione Pietro Curzio all’anno giudiziario.

A Perugia, al centro Congressi Quattrotorri di Corciano, a margine del suo intervento per conclude i lavori del Congresso regionale della Cgil dell’Umbria, Landini ha aggiunto:

“In questi anni ci sono stati dei tagli pesantissimi sulla sanità, sulla prevenzione, ci vuole invece salute e sicurezza per evitare che le persone muoiano. Bisogna prevenire, serve formazione, rispettare le leggi, serve nel sistema degli appalti rispettare gli accordi, serve colpire le imprese che non rispettano queste regole. Noi stiamo chiedendo e abbiamo fatto delle richieste molto precise al governo di introdurre una patente a punti di impedire alle imprese che non rispettano le regole di lavorare e di partecipare agli appalti”.

Landini ha poi ricordato che

“addirittura si muore essendo studenti”. Su questo fronte, e proprio in queste ore, come ha affermato il segretario della Cgil, “è in corso un incontro col ministero dell’istruzione in cui noi stiamo chiedendo una cosa molto precisa, quella di superare l’obbligo dell’alternanza scuola-lavoro. Bisogna invece determinare le condizioni – ha proseguito – perché dove si fa questa attività deve essere chiaro che non è una attività di lavoro, ci devono essere dei tutor aziendali preposti, deve essere discusso prima come viene fatto. Non deve essere invece un’attività che in realtà in molti casi sostituisce il lavoro e quindi aumenta lo sfruttamento che ha già portato addirittura degli studenti a morire”.