Il sessantottesimo Festival dei Due Mondi si avvia verso il terzo e ultimo weekend di spettacoli

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In arrivo William Kentridge, Blanca Li, Giovanni Grasso e Piero Maccarinelli

   

Il sessantottesimo Festival dei Due Mondi si avvia verso il terzo e ultimo weekend di spettacoli. C’è grande attesa per l’arrivo a Spoleto di William Kentridge, artista sudafricano autore del manifesto di questa edizione: sabato 12 e domenica 13 luglio (ore 19:30, ore 15) al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti va in scena la prima italiana di The Great Yes, The Great No, allegoria dell’esilio che unisce teatro, oratorio e opera da camera. Il viaggio di un transatlantico da Marsiglia alla Martinica diventa simbolo delle migrazioni forzate del passato e del presente: creatore di uno stile unico che combina disegno, animazione, cinema e produzioni teatrali, Kentridge da vita a un’opera multidimensionale per immaginare un futuro più libero e autentico.

Giovedì 10 luglio (ore 17) la fortunata rassegna dei concerti al Teatro Caio Melisso Carla Fendi porta a Spoleto il pianista giapponese Hayato Sumino (10 luglio ore 17): star del pianoforte che a soli ventinove anni è un prodigio della musica e dell’ingegneria elettronica, seguitissimo dai suoi fan che hanno superato il milione sul canale YouTube “Cateen”. In programma anche i concerti da camera curati dalle due orchestre in residenza al Festival per gli ultimi cinque anni: venerdì 11 e sabato 12 luglio i musicisti della Budapest Festival Orchestra (ore 17, ore 12) sono impegnati nella versione cameristica di Das Lied von der Erde di Gustav Mahler – “Canto della terra” che è il fil rouge attorno al quale ruota l’edizione di quest’anno –; mentre l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia presenta i concerti dei due ensemble Trio Plavens (10 luglio ore 12) e Quartetto SIXE (11 luglio ore 12). La rassegna si conclude sabato 12 luglio alle ore 17 con il concerto del Quartetto d’archi della Scala.

Insieme al suo fondatore e direttore principale Iván Fischer, la BFO è protagonista del tradizionale concerto finale in Piazza Duomo di domenica 13 luglio alle ore 19:30: “il canto della terra” che abbraccia tutta la programmazione sfocia nella Quinta Sinfonia di Gustav Mahler, al quale la BFO e il suo direttore sono legati a doppio filo, avendone registrato per Channel Classics tutte le sinfonie con un’ipnotica cura del dettaglio che rivela bellezze inattese. Il ciclo di concerti del Jazz Club a Palazzo Collicola si conclude venerdì 11 luglio con China Moses, cantante americana figlia d’arte della straordinaria Dee Dee Bridgewater. Appuntamento a Palazzo Collicola anche sabato 12 luglio con il duo olandese-australiano No Plexus per una performance immersiva tra visual ed elettronica sperimentale.

Per la sezione Danza torna a Spoleto la coreografa andalusa Blanca Li, già apprezzata dal pubblico di Spoleto per l’esperienza nella realtà virtuale Le Bal de Paris: venerdì 11 e sabato 12 luglio il palco del Teatro Romano ospita la sua versione di Didon et Énée, tragica storia raccontata da Virgilio e messa in musica da Henry Purcell. Su un palcoscenico ricoperto d’acqua, che evoca il mare, i danzatori scivolano, pericolosamente attratti e respinti dal desiderio e dalla paura dell’abbandono.

Per il cartellone di teatro è in programma lo spettacolo firmato da Piero Maccarinelli e concepito per gli spazi di San Simone: da venerdì 11 a domenica 13 luglio va in scena in prima assoluta L’amore non lo vede nessuno di Giovanni Grasso, che ha adattato per il teatro il suo quarto romanzo (2024, Rizzoli), interpretato da Giovanni CrippaStefania Rocca Franca Penone. Attraverso la storia di Silvia, in cerca di risposte sulla morte improvvisa della sorella, Maccarinelli crea un’intensa riflessione sul senso dell’esistenza ed esplora la fragilità umana, il confronto con le proprie ombre e il bisogno di perdonare e perdonarsi.

Dal 9 al 13 luglio al Teatrino delle 6 Luca Ronconi Massimo Popolizio dirige gli allievi diplomati dell’Accademia Nazionale Silvio d’Amico in Delitti letterari: un collage di testi ispirati a efferati assassini nati dall’immaginazione di grandi scrittori. Una prova di teatro, un divertissement che gioca con la passione per il romanzo giallo e i suoi protagonisti più oscuri.

Al Complesso Monumentale di San Nicolò fino a domenica 13 luglio sarà possibile partecipare all’esperienza creata da Fattoria Vittadini e Maura Di Vietri: ispirati dalla tecnica del viaggio sciamanico hanno creato FLUX, un viaggio alla scoperta del proprio animale-guida.

Continuano gli incontri con gli artisti nel giardino dell’Hotel dei Duchi alle ore 11: venerdì 11 luglio sono attesi William Kentridge, Piero Maccarinelli e Giovanni Grasso, sabato 12 luglio Iván Fischer e Blanca Li.

Ultimo weekend anche per visitare la mostra negli spazi di Via Saffi dal titolo In scena. L’arte dei costumi al Festival di Spoleto: un’esposizione che celebra la storia del Festival attraverso il suo archivio, frutto di un lungo lavoro di recupero e valorizzazione avviato nel 2021. Fulcro dell’esposizione sono i costumi di scena, testimoni della creatività dei grandi costumisti che hanno collaborato con il Festival: tra i pezzi più iconici il costume indossato da Nureyev in Raymonda e i bozzetti e costumi di The Rake’s Progress (1993, David Hughes).

Il progetto ideato dalla Fondazione Carla Fendi e da Mahler & LeWitt Studios in occasione dello spettacolo The Great Yes, The Great No di William Kentridge raggiunge il suo culmine: The Centre for the Less Good Idea dall’inizio del Festival è arrivato a Spoleto con una mostra e un programma di residenze e talk. Fino a domenica 13 luglio all’Ex-Battistero della Manna d’Oro sarà possibile visitare la mostra Unhappen Unhappen Unhappen – Pepper’s Ghost Dioramas, che presenta in anteprima quattro diorami animati realizzati da Anathi Conjwa, William Kentridge, Micca Manganye e Sabine Theunissen con la tecnica Pepper’s Ghost. Mercoledì 9 luglio alle ore 19:30 William Kentridge è ospite dell’incontro Finding the Less Good Idea al Teatro Caio Melisso Carla Fendi. Kentridge riceverà il Premio Carla Fendi STEAM 2025 domenica 13 luglio al termine del concerto finale.

L’arte di William Kentridge è protagonista anche di una delle mostre di Palazzo Collicola, che, come ogni anno, presenta un ricco programma espositivo dedicato all’arte contemporanea. Negli spazi del Piano Nobile è possibile visitare Pensieri fuggitivi, un’ampia selezione di opere realizzate negli ultimi anni da William Kentridge. Si prosegue con l’esposizione che ripercorre la storia del Festival dei Due Mondi attraverso i suoi manifesti, dal 1958 a oggi, firmati da grandi artisti come Balthus, Burri, De Kooning, Mirò.

Oltre allo spettacolo Delitti letterari con la regia di Massimo Popolizio, per la programmazione curata dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico sono in scena il saggio del II anno del corso di recitazione di I livello per la regia di Andrea Baracco Das Kaffeaus (Cinema Sala Frau, 11-12 luglio) e lo spettacolo vincitore del Premio Camilleri 2025 Manicaretti (Auditorium della Stella, 12-13 luglio).

La rassegna La Mama Spoleto Open si conclude con lo spettacolo in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria Zugzwang (Cantiere Oberdan, 10 luglio) e lo spettacolo della SBB Company Germe (10-11 luglio, Corso Mazzini 46).

Si conclude al Cantiere Oberdan la rassegna dedicata ai più piccoli Crescere è uno spettacolo con due spettacoli per bambini dai 4 ai 10 anni: sabato 12 luglio (ore 11 e ore 17) va in scena A song in the pot, domenica 13 luglio Ritorno ad Oz (ore 11 e ore 17).

Con le proiezioni dei documentari sulla Teheran Philharmonic Orchestra Gozaran/Time Passing (11 luglio), sul compositore cinese Guo Wenjing e sull’opera Sichuan (12 luglio), sul compositore e clarinettista siriano Kinan Azmeh, si conclude alla Sala Pegasus la retrospettiva dedicata Frank Scheffer Films For The Earth.

Ultima occasione per partecipare al Laboratorio del sogno, il progetto che permette al pubblico di partecipare a esclusivi laboratori d’artigianato per creare con le proprie mani piccoli ed esclusivi accessori di pelletteria (ingresso gratuito su prenotazione).

Negli spazi di Radio 2Mondi e Meeting Point termina la decima edizione del FuoriFestival, con una lineup che questo weekend include Tammo Hesselink, Karim & Marco Ragni.

La 68a edizione del Festival dei Due Mondi è promossa da Ministero della Cultura, Regione Umbria e Comune di Spoleto. È realizzata con il sostegno di Fondazione Carla Fendi (Main Partner), Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e Banco Desio. Si ringraziano Intesa Sanpaolo (Premium Supporter), Monini (Official Sponsor), gli altri sostenitori, i partner e gli sponsor tecnici. Media Partner sono: RAI (Main Media Partner), la Repubblica, Il Messaggero. APA Roma è Advertising partner.