Breda: “Il Como squadra temibile”

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La Ternana nella gara interna di domani contro il Como, sabato 12 dicembre alle ore 15, avrà una grande chance per riscattarsi dalla brutta sconfitta subita ad Ascoli, figlia anche di una prestazione incolore da parte delle Fere. Prestazione indegna sottolineata dallo stesso Simone Longarini, il numero rossoverde, il quale ha messo tutti in allerta minacciando di portare la squadra in ritiro se non dovesse arrivare il risultato o, quantomeno, un cambiamento nell’atteggiamento di approccio alla gara. Una gara quella del “Liberati” non piena di insidie, contro una squadra si ultima in classifica ma che, sul campo, ha dimostrare di non valere i punti in classifica. Breda dovrà fare a meno dello squalificato Busellato e dei lungodegenti Dugandzic, Dianda e Signorelli.

Abbiamo lavorato per preparare la partita e reagire alla sconfitta di Ascoli – afferma il tecnico rossoverde Roberto Breda nella conferenza stampa di vigilia – il Como è squadra che non si arrende e che ha buone individualità. Abbiamo lavorato sull’intensità e sulle giuste scelte da fare in attacco, elementi che erano un po’ mancati martedì. L’unico dubbio di formazione che ho, riguarda i giocatori da schierare in mezzo al campo”.

Rientrato dalla squalifica che lo aveva tenuto fuori ad Ascoli, Zanon si riprenderà il suo posto sulla fascia destra, mentre in attacco Breda non può più fare a meno dell’attaccante calabrese Ceravolo, unico vero punto di riferimento in attacco. Il tecnico trevigiano ritorna sulla sostituzione al 37′ del secondo tempo al “Del Duca”.

Ha visto la sostituzione come deve vederla. Soffrivamo troppo – afferma lo stesso Breda – e non aveva senso sprecare energie inutili. Dopo il cambio qualcosa è cambiato. Lui è intelligente e lo ha capito. Quando un tipo di gioco non funziona, non tengo in campo un giocatore solo per fargli sprecare energie quando hai una partita tre giorni dopo”.

Archiviata la pratica Avenatti Roberto Breda torna a concentrasi sulla gara di domani contro il Como.

“Il Como è un osso duro, una squadra che sta sempre sul pezzo. Hanno davanti anche individualità come Ganz ed Ebagua che sanno fare male. E’ da aggredire fin dal primo minuto e richiede molta attenzione”.

Andrea Profidia