Variabile clima e timore per le gelate di aprile, l’allarme di Confagricoltura Umbria

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“Serve flessibilità e va lasciata alle imprese la scelta degli strumenti previsti dalla normativa”

   

Questi giorni di aprile stanno tenendo in costante allarme gli agricoltori, tra tutti i viticoltori che con i giovani germogli appena spuntati guardano con grande timore le gelate che si sono susseguite nei giorni scorsi e tutti hanno ancora fresca nella memoria la gelata di aprile 2021 che ha danneggiato gravemente vigneti ed altre coltivazioni.

L’agricoltura in genere e la viticoltura devono fare i conti con un clima meno scontato che nel passato e debbono correre ai ripari con molte strategie guardando alla selezione delle piante ma anche ad investimenti preventivi per contenere i danni provocati dalle gelate tardive.

Per questo motivo tutti gli strumenti previsti dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale debbono essere pensati ed utilizzati con criteri di complementarietà e nel contempo di flessibilità.

“In questo momento – afferma Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria – non è possibile guardare agli strumenti di sostegno come al passato pensando che andrà bene come è sempre andata; gli agricoltori che investono debbono poter contare su una libera valutazione dell’accesso ad uno o più strumenti a seconda del programma che si intende mettere in atto per rafforzare ed incrementare l’attività”.

Questo è il motivo che ha accumunato Confagricoltura Umbria ed altre sigle a sostenere che anche in Umbria si faccia la stessa scelta che da tempo hanno adottato le altre regioni italiane, considerando la misura investimenti OCM vino adatta a determinati tipi di intervento e consentendo alle imprese vitivinicole di accedere alle misure dello Sviluppo Rurale per altri tipi di intervento.

Prosegue ancora Rossi:

“È una strada necessaria, tra l’altro è possibile adottare criteri di monitoraggio e correzione del tiro tali da assicurare la piena spesa delle risorse OCM annualmente disponibili per l’Umbria ed accedere alle relative premialità economiche”.

Vi è inoltre, secondo Confagricoltura Umbria, un tema da tenere sempre a mente:

“In questo momento il costo del denaro e le incertezze generali tendono a raffreddare lo stimolo ad investire pertanto è necessario che gli strumenti siano prontamente disponibili per quelle realtà che hanno le idee chiare e intendono procedere con i loro programmi aziendali ed interaziendali perché si tratta di utilizzare bene le risorse che sono e saranno disponibili”.

Infatti, a breve saranno disponibili bandi PNRR per i frantoi oleari e altri bandi per la meccanizzazione agricola. Entro pochi mesi sarà emanato il bando PNRR per i distretti del cibo. “Questo a significare che mantenere comparti stagni è controproducente mentre lasciare alle imprese la scelta degli strumenti è la strada più efficiente in termini di quantità e qualità della spesa” conclude Rossi.