Fitofarmaci, accolta la richiesta avanzata da Confagricoltura per salvaguardare potenziale produttivo del settore

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“E’ stata accolta una richiesta avanzata da tempo dalla nostra Organizzazione per salvaguardare il potenziale produttivo del nostro settore. Prendiamo atto positivamente che la Commissione europea ha scelto di dare ascolto alle proteste in atto in numerosi Stati membri. Ora occorre andare avanti su questa strada”.

È il commento di Confagricoltura sull’annuncio della presidente Von der Leyen che proporrà al Collegio dei commissari il ritiro formale della proposta di regolamento per ridurre della metà, entro il 2030, l’utilizzo dei fitofarmaci.

“La riduzione dell’utilizzo dei fitofarmaci – sottolinea Fabio Rossi, presidente Confagricoltura Umbria – avrebbe potuto superare addirittura il 60%. La nostra linea è chiara. Il ricorso alla chimica nei processi produttivi va ridotto, come già si sta verificando, ma ogni divieto deve prevedere un’alternativa valida sotto il profilo tecnico ed economico”.

“Il ritiro della proposta di regolamento sui fitofarmaci dimostra che la soluzione dei problemi che stanno affrontando gli agricoltori vanno risolti in larga misura a Bruxelles – prosegue Rossi – e per questo abbiamo deciso di tenere nella capitale belga un’assemblea straordinaria il 26 febbraio”.

“Ora – aggiunge Confagricoltura – va sospesa l’entrata in vigore delle nuove misure in materia di emissioni industriali estesa agli allevamenti e sul ripristino della natura. I testi potranno essere rivisti alla luce dei risultati del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura promosso dalla Commissione UE. È una questione di coerenza”.

Confagricoltura auspica – infine – soluzioni anche da parte del Parlamento italiano per il ripristino dell’esenzione dell’Irpef sui terreni agricoli anche per l’anno 2024. Nel 2017 era stata stabilita un’esenzione temporanea per coltivatori ed imprenditori iscritti alla previdenza agricola e prorogata fino al 2023 ma non riproposta per l’anno in corso.