Una ardua impresa attende i “block devils” a Mosca

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Challenge round - Home match. 2016 CEV Volleyball Cup - Men. PalaEvangelisti Perugia IT, 18.02.2016
   

Il ko rimediato ieri sera contro la Dinamo Mosca, nell’andata dei quarti di finale di Cev Cup, pesa non poco in casa bianconera per quello che concerne il proseguo della seconda competizione europea per club. I Block Devils sono ora spalle al muro, costretti alla “partita perfetta” il 2 marzo a Mosca per cercare di ribaltare la situazione, vincere in tre o massimo quattro set e poi giocarsi l passaggio in semifinale al golden set. Impresa ardua senza dubbio, di impossibile nello sport non c’è nulla. Certo è che, al netto dei grandi meriti doverosi da attribuire all’armata russa vista ieri sera al PalaEvangelisti, i ragazzi del presidente Sirci dovranno giocare un altro tipo di match. Non solo evidentemente dal punto di vista tecnico (in particolare al servizio e nella gestione degli attacchi con il muro piazzato), ma anche sotto il profilo mentale e motivazionale. Ieri sera infatti, dopo un ottimo avvio di gara, Perugia ha perso aggressività e cattiveria alle prime difficoltà (cosa invece assolutamente preventivabile quando affronti avversari della caratura della Dinamo). E, se è plausibile avere problemi contro i turni al servizio di Holt e Zaytsev (che ieri si sono espressi su grandi livelli dai nove metri), non bisogna invece “mollare la presa” mentalmente e come spirito in campo. Perché ogni partita può cambiare rotta in qualsiasi momento ed anche perché una squadra di rango si vede soprattutto nelle situazioni complicate. Non cerca scuse il capitano bianconero Simone Buti:

“La Dinamo Mosca ieri sera si è dimostrata superiore. Sapevamo che sono una grande squadra e sapevamo anche che, non giocando al meglio, difficilmente li avremmo battuti. Il campo ha detto proprio questo: noi non abbiamo giocato come sappiamo, loro invece hanno fatto molto bene ed il risultato è fatto”.

Entra nelle trame della sconfitta il centrale toscano:

“Probabilmente in queste partite bisogna rischiare di più. In parte ci abbiamo provato, ma abbiamo commesso tanti errori e tutto è diventato difficile. Mosca ha preso fiducia grazie al loro muro. Ci hanno preso tante volte, magari in alcune situazioni bisogna cercare di giocare un po’ più d’astuzia, ma non è sempre così facile contro squadre del genere che battono forte e ti costringono a giocare una palla più morbida e scontata”.

È evidente che la strada verso la qualificazione alla semifinale si è fatta maledettamente in salita per Perugia. Simone la vede così:

“Beh, a Mosca andremo per giocarcela a viso aperto e con uno spirito un po’ più leggero. Credo sia l’unica strada, se andiamo tesi ci rimandano a casa in quattro e quattr’otto”.

Necessario adesso archiviare immediatamente il match di ieri sera perché i Block Devils, solita follia del calendario stagionale, tra quarant’otto ore sono di nuovo in campo a Molfetta per l’ottava di ritorno di SuperLega. Serve una reazione immediata:

“Domenica abbiamo una partita molto importante, come tutte quest’anno. Partite che si susseguono senza soluzione, abbiamo due giorni di preparazione e poi si gioca. Per questo dobbiamo cancellare subito la sconfitta di Cev Cup con la Dinamo Mosca e pensare a Molfetta. Dove avremo un altro match difficile e dove sono in palio tre punti importanti per la nostra classifica che bisogna portare a casa perché ci servono. Anche se siamo consapevoli che sarà dura perché Molfetta è un campo ostico per tutti”.