Tavernelle, una “panchina rossa antiviolenza” nel giardino della scuola

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E’ stata voluta dal Consiglio comunale dei ragazzi: “Non lasciamo spazio all’indifferenza”

   

“Non lasciamo spazio all’indifferenza. Ognuno di noi può fare qualcosa”. Anche i più giovani. Questo il senso della panchina rossa che da oggi occupa vistosamente il piccolo giardino di fronte alla scuola di Tavernelle.

Simbolo di contrasto e sensibilizzazione contro ogni forma di violenza di genere, la panchina è stata donata dall’Amministrazione comunale di Panicale e dipinta dagli studenti dell’Istituto comprensivo.

La cerimonia di inaugurazione si è tenuta questa mattina, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, alla presenza di famiglie e autorità.

La realizzazione della panchina rossa è l’approdo di un percorso di studio e riflessione programmato dal precedente Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze e portato a compimento dall’attuale.

“Dal recupero di relazioni corrette e rispettose – sono state le parole del sindaco del CCRR Raffaele Paolucci -, dall’impegno di costruire la capacità di comunicare fra noi si potrà costruire un futuro migliore per tutti. L’augurio è che non ci siano mai più bambini che rimangono senza genitori e debbano soffrire anche per questi motivi. Dagli adulti ci aspettiamo esempi più che positivi”.

“Questa panchina – ha sottolineato l’assessora junior alla solidarietà Claudia Cherubini – che ci fa riflettere sulle nostre azioni, si trova tra due rose che simboleggiano la rinascita e la serenità che si conquistano solo imparando fin da piccoli a rispettare i diritti di tutti”.

In apertura di cerimonia, l’insegnante Giselda Bruni, primo collaboratore del dirigente, ha fatto notare come con l’arrivo della panchina il giardinetto diventi uno “spazio intergenerazionale con un simbolo che parla a tutta la comunità”.

Presenti all’inaugurazione anche il sindaco di Panicale Giulio Cherubini, la vicesindaca Anna Buso e il direttore del Distretto sanitario Emilio Abbritti.

“Questo di oggi è un gesto semplice, ma estremamente significativo, perché ognuno di noi può fare qualcosa – sono state le parole di Buso -: non lasciamo spazio all’indifferenza”.

Abbritti, nel sottolineare l’attenzione del Distretto nei confronti dei diritti, dell’accoglienza e del benessere delle persone, ha proposto al CCRR un incontro per discutere sulle problematiche dei giovani. Infine Cherubini ha ricordato come nell’area del Trasimeno siano operativi due Centri antiviolenza dove si registrano purtroppo molte chiamate.