Sisma 2016: decreto sul danno indiretto pubblicato in Gazzetta Ufficiale

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Sisma 2016: decreto sul danno indiretto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. All’Umbria destinati 8,74 milioni di euro, su un totale di 46 milioni stanziati

“La pubblicazione del decreto interministeriale relativo al ‘danno indiretto’ segna una tappa importante per la ripresa produttiva delle aree terremotate e, per quanto riguarda le imprese della filiera turistica e del commercio, dell’intera Umbria”.

   

È quanto dichiara il vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, commentando i contenuti del decreto interministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre che definisce le modalità di concessione dei contributi alle imprese turistiche, commerciali, artigianali ed agrituristiche che hanno subito una riduzione dei ricavi a causa degli eventi sismici del 2016.

“È una tappa importante – sottolinea Paparelli – che è anche il risultato dell’impegno della Regione per un provvedimento che va nella direzione di un supporto concreto alle aziende che hanno affrontato le conseguenze degli eventi sismici non solo nell’area del cratere, ma in tutta la regione.”.

“All’Umbria – spiega Paparelli – sono destinati 8,74 milioni di euro, su un totale di 46 milioni stanziati per la misura”.

La misura è stata istituita dall’art. 20-bis del decreto-legge n. 189/2016, per favorire la ripresa produttiva delle imprese insediate, da almeno sei mesi antecedenti agli eventi sismici, nelle province delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria nelle quali sono ubicati i comuni colpiti dal sisma del 2016 e 2017.

È destinata alle imprese operanti nel settore turistico e agrituristico, dei servizi connessi, dei pubblici esercizi e del commercio e artigianato, sempre con riferimento alla filiera turistica, ed è volta a sostenere la prosecuzione dell’attività e la ripresa produttiva delle imprese operanti in Umbria sull’intero territorio regionale.

Possono accedere alla misura “ripresa produttiva” le imprese di qualsiasi dimensione, anche non iscritte al Registro delle imprese purché dotate di unità produttive ubicate nelle province indicate, operative antecedentemente al 24 febbraio 2016, operanti in tutti i settori, fatta eccezione per quelli dell’agricoltura primaria, della pesca e dell’acquacoltura, se iscritte all’albo delle imprese artigiane.