Scritte con la vernice sulla sede di FdI Umbria a Perugia

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Il presidente Assemblea legislativa, “Semplicemente una vergogna”

   

Vandalizzata con alcune scritte tracciate con la vernice spray rossa la sede di Fratelli d’Italia Umbria, a Perugia.

Locali utilizzati dai parlamentari Emanuele Prisco, sottosegretario all’Interno, e Franco Zaffini, responsabile della commissione Sanità del senato. L’atto vandalico è stato denunciato da Marco Squarta, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria e anche lui esponente di Fdi.

“Fasci infami”, “rivoluzione” e una falce e martello alcune delle scritte tracciate. Quanto successo è stato subito denunciato alle forze di polizia.

“Semplicemente una vergogna”

ha scritto Squarta sui social.

“La violenza fisica, verbale e scritta – ha aggiunto – non deve mai esistere. Noi andiamo avanti con le nostre idee, senza paura”.

“Imbrattare con scritte ingiuriose la sede di un partito politico non è configurabile come libertà d’espressione, né come espressione di conflittualità politica e neppure, va detto, denuncia particolare intelligenza da parte degli autori: è soltanto un gesto vile, certamente un reato. Ma questo atto di violenza non ci intimidirà. Continueremo, con determinazione ancora maggiore, a lavorare per il territorio e per l’Italia”.

È quanto scrive sui social il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, commentando gli atti vandalici di cui è stata fatta oggetto la scorsa notte la sede di FDI Umbria a Perugia. 

“Quando non si hanno argomenti seri di contrapposizione politica, le uniche armi sono il vandalismo,le offese e l’idiozia. È evidente che una certa parte politica ha interesse a fomentare odio” dichiarano in una nota il capogruppo in consiglio comunale Michele Nannarone ed il coordinatore comunale Riccardo Mencaglia “piuttosto che confrontarsi su temi, anche se da legittime posizioni diverse. Fare opposizione non significa certo deturpare la sede di un partito che aveva scelto proprio Fontivegge,z ona storicamente difficile, per aprire un punto di ascolto non solo per i propri simpatizzanti ma per l’intera cittadinanza. Ovviamente non arretreremo davanti a nessuna intimidazione,ma andremo avanti ancora più uniti, sicuri che la città saprà riconoscere da che parte sta la vera democrazia”.