Perugia, Volpi (FdI): “Ristori fermi, 400mila euro ai dipendenti comunali”

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Perugia, 30 ottobre 2025 – Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale, il consigliere Nicola Volpi (Fratelli d’Italia), insieme ai colleghi Peltristo e Gentili, ha presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti in merito ai ristori straordinari destinati alle attività economiche di Viale San Sisto, penalizzate dai lunghi cantieri e dalle chiusure legate all’opera BRT e ad altri interventi infrastrutturali in corso da anni.
Lo stanziamento da 250.000 euro, approvato lo scorso settembre, ad oggi non è stato ancora concretamente attivato. Mancano criteri ufficiali, modalità operative chiare e soprattutto tempi certi per l’erogazione. Anche l’incontro con le associazioni di categoria è stato ritenuto insoddisfacente dalle stesse attività commerciali, che lamentano mancanza di ascolto e trasparenza.
“San Sisto è stato messo in ginocchio da anni di disagi e cantieri. Servono risposte immediate e interventi concreti – ha dichiarato Volpi –. Durante la seduta ho chiesto formalmente all’Amministrazione di valutare la riapertura temporanea del viale durante il periodo natalizio, così da dare un po’ di respiro alle attività e salvare almeno la stagione più importante dell’anno per il commercio locale”.
Nello stesso giorno in cui si discuteva l’interrogazione, è stata approvata in Giunta una delibera che prevede un aumento di circa 300 euro delle indennità per tutti i dipendenti comunali, con uno stanziamento di circa 400.000 euro.
“Nessuna critica ai dipendenti comunali, che ringrazio per il lavoro che svolgono quotidianamente – ha precisato Volpi –. Ma è legittimo chiedersi perché certe decisioni abbiano una corsia preferenziale, mentre chi ha subito danni economici reali e documentabili continua a dover aspettare. La politica deve saper tenere insieme i diritti di tutti, soprattutto in un momento delicato come questo”.
Il consigliere conclude con un appello all’Amministrazione: “Serve accelerare le procedure per l’erogazione dei ristori, definire criteri equi, attivare un confronto vero con il territorio. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo, o altre attività”.