Torna l’appuntamento mensile con la prevenzione firmato Aucc onlus e Rotary club Assisi. Sabato 24 settembre 2016 si terranno visite dermatologiche gratuite dalle ore 8.30 alle ore 15 nello studio medico in località Ponterio di Todi al civico 8. Saranno eseguite mappature dei nevi e delle macchie sospette con dermoscopio ad epiluminescenza. I medici volontari che effettueranno le visite sono Chiara Franceschini, Giulio Franceschini e Franco Stocchi. Neo Amico Mio è un progetto di prevenzione dermatologica che nasce dal lavoro di squadra tra Rotary Club di Assisi, Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus, Avis Umbria e Centro Servizi per il Volontariato di Perugia. Da quest’anno gode del patrocinio dell’Ordine dei Medici della Provincia di Perugia. Il progetto è iniziato a gennaio e si protrarrà per tutto il 2016. Centinaia le richieste di informazioni pervenute dall’inizio dell’anno alle segreterie dell’Aucc onlus e dei Rotary club dell’Umbria. Così dal mese di maggio, si è deciso di raddoppiare il singolo appuntamento mensile previsto inizialmente. Un impegno maggiore che si è potuto concretizzare solo grazie alla disponibilità dei medici volontari che prestano la loro professionalità in nome della prevenzione. Ad oggi sono state effettuate oltre cinquecento visite gratuite in varie città dell’Umbria tra cui Terni, Perugia, Bevagna, Gualdo Tadino, Assisi, Santa Maria degli Angeli, Spoleto, Norcia. Sono stati riscontrati quattro melanomi, sette carcinomi cutanei. Sono stati riscontrati inoltre nevi atipici nel 10% del totale delle persone visitate ed è stato consigliato loro di ripetere le analisi entro sei/otto mesi. Per lo svolgimento delle attività sono state utilizzate le sedi dei Rotary Club umbri, dei comitati cittadini dell’Aucc onlus e dei centri dell’Avis. Testimonial del progetto è l’attrice umbra Laura Chiatti, da sempre vicina all’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus e al tema della prevenzione e della Ricerca Scientifica. “Non giocare sulla tua pelle!” è lo slogan utilizzato per promuovere l’iniziativa. Un messaggio che vuole essere un’esortazione a prendere sul serio la prevenzione dermatologica e a porre la giusta attenzione ai messaggi lanciati dal corpo.
Venerdì l’inaugurazione del rinnovato Istituto pediatrico di Sant’Anna
Già aperto e operativo da qualche tempo, l’Istituto pediatrico Sant’Anna sarà inaugurato ora ufficialmente venerdì 23 settembre con una cerimonia pubblica che si terrà alle 12, nei locali rinnovati al civico 3 di viale Orazio Antinori.
“L’istituto Sant’Anna – spiega il direttore sanitario Mauro Bambini – è un centro clinico pediatrico che offre un percorso diagnostico-terapeutico, completo e rapido, all’interno della stessa struttura. Si avvale di tutte le figure specialistiche e delle principali e più moderne strumentazioni sanitarie”.
Il centro è ospitato in un edificio completamente ristrutturato ed è fornito di un parcheggio privato situato di fronte all’ingresso. Al taglio del nastro, oltre al personale dell’istituto e allo stesso Bambini, interverranno l’assessore comunale di Perugia allo sviluppo economico Michele Fioroni, l’assessore a salute e welfare della Regione Umbria Luca Barberini, il presidente della III Commissione Sanità e servizi sociali dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Attilio Solinas, il vicepresidente del Consiglio regionale dell’Umbria Marco Vinicio Guasticchi e il consigliere regionale Gianfranco Chiacchieroni. Saranno presenti inoltre il professor Alessandro Ventura, direttore Irccs materno infantile Burlo Garofolo di Trieste, il dottore Mauro Lodolo, neurologo della Boston University, il dottor Enrico Chiappa, dirigente di cardiologia pediatrica dell’Ospedale Meyer di Firenze, il dottor Francesco Colautti, ex medico sportivo Roma Calcio, il dottor Giancarlo Barboni, ex direttore Cliniche di neonatologia e pediatria dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, la dottoressa Graziana Bambini, ex responsabile del servizio di riabilitazione e psicologia della Clinica della Media valle del Tevere, e il colonnello Cosimo Fiore, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Perugia.
Assisi: Frate Jacopa 2016 è Lucia Soldano
Il riconoscimento “Rosa d’Argento 2016”, che ogni anno va ad una donna del nostro tempo che si è distinta nell’esercizio – silenzioso e nascosto – della carità, va a Lucia Soldano. Questo riconoscimento, che non è un premio, indicando una “nuova Frate Jacopa”, vuole essere stimolo a vivere oggi la fede, la speranza e la carità, sull’esempio di chi ne è divenuta testimone come l’amica di Francesco d’Assisi “Jacopa de’ Settesoli”, provvidenzialmente presente alla Porziuncola durante i giorni del beato Transito, recante doni graditissimi al santo perché da lui stesso richiesti: un panno di colore cenerino e i mostaccioli, “quei dolci, che tu eri solita darmi quando mi trovavo malato a Roma”. La Rosa d’argento verrà presentata la mattina del 3 ottobre, alle 9.30, presso il Refettorietto del Santuario Porziuncola. Seguirà il “Corteo dei fiori” dal Palazzetto mediceo alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, con Frate Jacopa Lucia Soldano, il Sindaco di Assisi Stefania Proietti, una rappresentanza dello “Storico Cantiere” di Marino (Roma) e della Pro Loco di Santa Maria degli Angeli. In Basilica avrà luogo la solenne celebrazione eucaristica “nel Transito di San Francesco”, presieduta dal Ministro provinciale dei Frati Minori dell’Umbria p. Claudio Durighetto, durante la quale Frate Jacopa riceverà ufficialmente il riconoscimento “Rosa d’Argento 2016” e offrirà il panno cenerino, i ceri, i mostaccioli e l’incenso. Frate Jacopa quest’anno proveniente proprio dal Piemonte, la Regione che il 3 e 4 ottobre si farà pellegrina ad Assisi per onorare il Patrono d’Italia con l’offerta dell’olio per la lampada votiva che arde presso la il luogo del Transito e presso la Tomba di San Francesco al Sacro Convento. Segue una breve scheda di presentazione di Lucia Soldano: l’Istituto Secolare Santa Maria degli Angeli, fondato il 2 agosto 1965 in Diocesi di Saluzzo (CN) dal frate cappuccino piemontese p. Giuseppe Maria Borgia, nasce nell’alveo della Spiritualità Francescana e si prefigge una presenza capillare e quotidiana nei luoghi di lavoro, nei luoghi di incontro e di passaggio delle persone (bar, negozi, crocicchi, aziende, ecc..), per essere testimonianza prossima a tutti di una vita evangelica semplice e chiara. Lucia Soldano, nata a Torino il 14 luglio 1939, ne fa parte dal 1970. L’apertura alla carità e all’evangelizzazione esplicita sono punti di forza dell’Istituto. Il suo impegno lavorativo è stato per lungo tempo come impiegata presso la fabbrica di tessuti e maglieria “Alpina” di Torino. Qui, oltre ad essere attivamente impegnata nel lavoro, ha sempre appoggiato quelli che allora erano i cappellani del lavoro nell’animazione dei lavoratori sul piano spirituale e, poco per volta, è diventata punto di riferimento per molti colleghi e riferimento sicuro per i cappellani stessi. La sua attenzione è sempre stata verso il bisogno del prossimo, qualunque esso sia, prediligendo le situazioni di precarietà e di malattia. La semplicità del suo tratto e il suo buon cuore le hanno permesso di generare attorno a sé un clima di famiglia, sia in Ditta, sia all’esterno, nel quartiere. La sua attenzione verso i bisogni del prossimo ha, infatti, da sempre valicato i confini della Ditta in cui lavorava. In famiglia si è fatta carico dell’assistenza continua dei genitori gravemente malati per lunghi anni, provvedendo alle loro necessità con dedizione costante ed eroica. La cura in casa non le ha impedito di essere solerte anche verso le necessità di molti altri. Dopo la morte della mamma nel 1993, tutto il suo tempo lo ha dedicato al servizio del prossimo, senza promuovere associazioni o strutture organizzative visibili, ma semplicemente rendendosi disponibile a chi aveva bisogno di assistenza in casa, di un’ora di compagnia per colmare la solitudine, un aiuto a fare la spesa o le pulizie in casa sopperendo alle disabilità. È diventata punto di riferimento per molti anziani del quartiere San Salvario, che è uno dei quartieri complessi del capoluogo piemontese. Quando nel quartiere c’è necessità di seguire in casa un anziano/ammalato, prima che intervengano assistenti sociali, il gruppo san Vincenzo o altre organizzazione, arriva Lucia Soldano. In silenzio se ne prende cura. Nel tempo è stata punto di riferimento per molti sacerdoti aiutandoli nei loro bisogni materiali e nella cura delle chiese a loro affidate. Esattamente un anno fa, il 2 ottobre 2015, la Citta di Torino ha pubblicamente riconosciuto il suo attuale servizio con un premio intitolato “In silenzio per gli altri”. Simili attestazioni sono poi giunte come da altre fonti, tra cui dall’attuale Vescovo di Alba, Mons. Mario Brunetti, allora Responsabile per la Diocesi di Torino dell’Ufficio di pastorale della salute.
A Perugia stasera è #FertilityFake
“Siamo in attesa, sì, ma di lavoro, reddito, asili nido e diritto alla casa”. Dal #FertilityDay al #FertilityFake: oggi, giovedì 22 settembre, la Cgil di Perugia porta in piazza la protesta contro l’infelice campagna del ministero della Salute a sostegno delle nascite, che ha sollevato numerose critiche per la sua forte connotazione sessista “in stile Ventennio”. L’appuntamento è per le ore 18.00 in corso Vannucci (sotto palazzo dei Priori) dove la Cgil, insieme a numerose associazioni del territorio (Omphalos, Udu, Rete degli Studenti, Libera…mente Donna, Rav, Arci, Frg, Mga), dà appuntamento a tutte le donne e gli uomini che si sentono #inattesa di un paese che dia veramente a tutte la possibilità di scegliere.
Al Salone del Gusto di Torino il progetto made in Umbria per la tutela della api
Contro la crisi dell’apicoltura, a Terra Madre un progetto (made in Umbria) di crescita e condivisione che unisce il Mediterraneo. Umbria e mediterraneo sempre più vicini. È umbra la regia del progetto internazionale di promozione e sviluppo del settore dell’apicoltura. L’ape che unisce il Mediterraneo. Non uno slogan, ma un progetto che sta praticamente rivoluzionando le vite degli apicoltori di 6 Paesi dell’area mediterranea. Un’arte antichissima, quella dell’apicoltura, oggi diventata paradigma per un futuro di sviluppo sostenibile. In un’area caratterizzata in questo momento da forti tensioni e drammi c’è infatti chi resiste, nel Maghreb come in Palestina, percorrendo nuove vie che parlano di lavoro e reddito. Si chiama “Mediterranean CooB.E.E.ration: una rete per l’apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità”, ed è un progetto, promosso da F.E.L.C.O.S. Umbria (Fondo di Enti Locali per la Cooperazione decentrata e lo Sviluppo umano sostenibile), che si inserisce all’interno di un percorso decennale di cooperazione territoriale sul tema dell’apicoltura, con la convinzione che questa rappresenti un’importante opportunità di sviluppo dei territori, da un punto di vista economico, sociale ed ambientale e che svolga un ruolo strategico per la sicurezza alimentare e la biodiversità. Venerdì 23 settembre se ne parlerà in un seminario, organizzato nell’ambito della manifestazione “Terra Madre Salone del Gusto”. L’appuntamento rappresenta l’occasione per presentare il lavoro svolto negli ultimi anni a tutela della biodiversità e sul fronte del rafforzamento della sicurezza alimentare attraverso la valorizzazione dell’apicoltura. Tra i risultati più importanti del progetto: la Carta dei mieli del Mediterraneo, primo documento che uniforma, sotto il profilo tecnico, questo importante prodotto alimentare e costituisce, dall’altro lato, un contributo importante, di grande valore culturale, etico, sociale, per garantire la presenza delle produzioni locali sul mercato globale, esaltare il valore della dignità del lavoro contadino, sottolineare l’efficacia del controllo territoriale da parte delle comunità locali e il contrasto alle commercializzazioni di miele di dubbia qualità e provenienzanell’area mediterranea. E la ricerca – unica nel suo genere e in via di conclusione – che gli stessi produttori hanno voluto inserire nel progetto richiedendone il finanziamento. Le api sono generalmente conosciute perché producono il miele, ma non si conosce abbastanza quanto siano indispensabili per il mantenimento della biodiversità nel nostro pianeta e quindi per la sua sopravvivenza. L’ape contribuisce all’impollinazione delle piante superiori a fiore, coltivate (circa 150 – 200 in tutto il mondo) e selvatiche (oltre 350.000), nella misura del 75-80%. Salvaguardare e ripristinare la copertura vegetale del territorio è un’esigenza essenziale in tutto il mondo, soprattutto nelle regioni con ambienti molto deteriorati, per scongiurare o limitare calamità naturali come alluvioni e frane, l’erosione, la desertificazione e gli incendi. Nel nostro Paese la prova si sta svolgendo in Liguria, regione soggetta a incendi, dove in due aree distanti tra loro qualche chilometro, una con la presenza di alveari, e quindi ben “servita” dalle api, e l’altra senza alveari, sono state delimitate cinque parcelle sperimentali in cui condurre osservazioni sulla vegetazione, sugli insetti impollinatori e sulle api in particolare. Le ricerche condotte in campo e quelle collegate agli effetti dell’impollinazione, condotte in laboratorio, consentiranno di stabilire, anche in questo ambito, l’importanza strategica di questi meravigliosi insetti. Il progetto “Mediterranean CooBEEration” è finanziato dall’Unione Europea e promosso da FELCOS Umbria in collaborazione con APIMED (Federazione Apicoltori del Mediterraneo), il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell’Università di Torino, il Dipartimento di Scienze Agrarie (DipSA) dell’Università di Bologna e l’Istituto Agronomico della Tunisia (INAT). L’appuntamento è quindi per venerdì 23 settembre, alle 15.30, presso la Casa dell’Ambiente di Torino.
Venerdì la presentazione del libro “Di Magici Flauti” di Andrea Ceccomori
Sarà presentato venerdì 23 settembre 2016 alle ore 18.00 a Corciano, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Comune di Corciano “10 in Arte”, il libro del musicista Andrea Ceccomori dal titolo “Di magici flauti”. Il libro del musicista umbro è un percorso spirituale e filosofico attraverso la musica, la “sua” musica, che ha influito in maniera importante nella sua vita. “Avverto il lettore che si prepari ad argomenti tragici e complessi, ma anche gai e felici, come è da sempre nella musica” – in questo modo avverte il lettore del suo libro Ceccomori -. Il libro parla, in modo liberamente filosofico, autobiografico e visionario della magia della musica, interpretata attraverso il simbolo del flauto, potenzialmente strumento dal potere incantatorio ed elemento trascinante per la società contemporanea”. Un viaggio attraverso la musica e le esperienze di vita di un’artista che ha fatto del flauto e delle note la sua vera ragione di vita. Nel suo racconto autobiografico si legge come quest’uomo si sia avvicinato all’arte del flauto e quanto gli incontri e le conoscenze fatte durante i suoi numerosi viaggi in giro per il mondo abbiano influito sullo stile musicale e sul suo pensiero filosofico. Alla presentazione del libro, edito da Bertoni Editore, oltre all’autore Andrea Ceccomori, sarà presente anche l’editoreJean Luc Umberto Bertoni.
L’autore: Andrea Ceccomori è un flautista internazionale di grande versatilità, attualmente uno dei nomi più interessanti fra gli interpreti e produttori nell’ambito della musica classica contemporanea. Il suo stile sa coniugare con maestria la profondità dei linguaggi con la semplicità e la comunicabilità al grande pubblico, grazie ad un attento lavoro sul rapporto fra il suono e l’animo umano che è il centro portante della ricerca di questo artista. Dedicatario di molte opere per flauto e compositore lui stesso, ha curato molte prime esecuzioni in tutto il mondo, collaborando con artisti di calibro internazionale. Ha tenuto concerti come solista al Lincoln Center di New York, Teatro San Pedro in Porto Alegre, Gestaig di Monaco, Roy Thomson Hall di Toronto, Kings Place di Londra, Sala Scriabin di Mosca, Museo Tolstoj e Palazzo Scermetiev in San Pietroburgo, più volte solista nella Sala Paolo VI in Vaticano, oltre che in tutta Europa, Canada e Stati Uniti, Sud America, Africa. Ha pubblicato a suo nome una ventina di album, con registrazioni radiofoniche e televisive. Tiene masterclasses presso Università americane e russe ed è stato recensito da quotidiani e riviste specializzate come Amadeus, Falaut, Syrinx. Fondatore del progetto Assisi Suono Sacro.
A “I Primi d’Italia” protagonista anche la cantina Benedetti & Grigi di Montefalco
Nell’ottica di promuovere i prodotti enogastronomici d’eccellenza dell’Umbria, alla 18esima edizione del festival nazionale dei primi piatti ‘I primi d’Italia’, in programma a Foligno dal 29 settembre al 2 ottobre, tante saranno le aziende della regione che forniranno gli ingredienti per i sughi e le loro produzioni di qualità. Tra queste anche la cantina Benedetti & Grigi di Montefalco che, inaugurata esattamente un anno fa, ha già ottenuto importanti riconoscimenti nel suo settore. “Benedetti & Grigi – ha spiegato l’amministratore Daniele Grigi – sarà presente nei vari Villaggi del gusto con i propri vini e la propria birra in abbinamento ai vari piatti. Condividiamo, infatti, le finalità della manifestazione perché anche noi puntiamo molto al legame con il territorio e alla qualità. Tutte le nostre produzioni, d’altronde, sono interamente umbre”. La cantina e il suo titolare, Daniele Grigi, sono intervenuti anche all’anteprima nazionale della manifestazione che si è tenuta a Roma, nella prestigiosa location del Bar del fico, martedì 23 settembre. Alla conferenza di presentazione, a cui è intervenuto anche il maestro Gianfranco Vissani, padrino de ‘I primi d’Italia’, Benedetti & Grigi ha offerto, in abbinamento a della pasta all’amatriciana, un assaggio dei vini e delle birre che accompagneranno i primi piatti nelle giornate folignate. “Investimento, dedizione, passione e legame con il territorio, questo è il nostro segreto – ha dichiarato Grigi –. Ci siamo impegnati molto in questo periodo e vogliamo fare ancora di più perché crediamo nell’agricoltura e nel territorio in cui lavoriamo. Stiamo, inoltre, pensando a un nuovo marchio di certificazione della filiera agroalimentare che pensiamo possa vedere la luce già nei prossimi mesi”.
Presentazione del libro “Impressioni, segni e talenti nella storia dell’Uomo”
Sabato 24 settembre 2016 alle ore 10,30 presso la Torre dei Lambardi di Magione l’associazione Adam Accessibility Aps e la Casa Editrice Volumnia, con il patrocinio del Comune di Magione, presentano il libro “Impressioni, segni, talenti nella storia dell’uomo” di Paolo Maria Vissani. Protagonista di questo breve saggio ricco di spunti ed argomenti è l’uomo, che con la sua creatività, adoperando segni e impegnando talenti, ha inventato strumenti per rendere visibile il proprio stato e fornire consistenza, valore e fiducia agli scambi. Un racconto avventuroso di un viaggiatore che si muove nel tempo tra intriganti, affascinanti e scivolose testimonianze di impressioni di sigilli, di segni di marchi e di “talenti” di monete. I diritti d’autore e parte del ricavato della vendita è devoluto all’ Associazione Adam APS.
Palio di San Michele 2016: la sfilata del Rione San Rocco
Si è ufficialmente aperta la competizione tra i 4 rioni di Bastia Umbra con la prima sfilata della 54° edizione del Palio de San Michele. Tribune stracolme e grande partecipazione di pubblico per il Rione Portella che ha sfilato con “LA STREGA DEL SORRISO”. La giuria tecnica del Palio, composta da Daniela Giovanetti, Presidente di Giuria – (attrice, regista e coreografa), Monica Guazzini (attrice), Norina Angelini (cantante, musicista e pianista), Anna Lisa Buccellato (giornalista e promoter teatrale), Simone Colombari (attore) è stata accompagnata da Paolo Emilio Landi, Presidente di Giuria 2015, ospite onorario della kermesse attuale. Il noto regista teatrale ha riservato parole al miele per la manifestazione, definendo le sfilate del Palio de San Michele un’eccellenza unica in tutto il panorama artistico italiano. Questa sera, giovedì 22 settembre, va in scena il rione San Rocco con “100% COLORE”. Simone Ridolfi, Capitano del Rione San Rocco, parla dell’importanza di “quel mantello dolce amaro”, attraverso le pagine del Rionale: “È il mio secondo anno di mandato da Capitano e chi ha indossato quel mantello sa cosa significa. Oneri ed onori, gioie e dolori che soltanto chi se ne è fatto carico può capire davvero. Oneri? Essere Capitano non è solo a Settembre ma tutto l’anno. Posso dire solo che con un Consiglio così al mio fianco, fatto di gente che ama il rione, lavorare per il Palio è tutto molto più semplice! Onori? Rappresentare il mio Rione, portare lo stendardo, sentirsi chiamare “Capità!” quando passeggi per Bastia, beh… Ti fa dimenticare tutti gli oneri e ti da una carica che ti fa dire: VALE LA PENA VIVERE!”. E, riguardo alla sfilata di questa sera: “Il titolo della sfilata rappresenta la similitudine perfetta di quello che sento dentro. “100% COLORE” come 100% ENERGIA DA SPRIGIONARE. Dal primo carrista all’ultima comparsa, dal regista al costumista, dall’attore principale alla sartoria… Come cantava Venditti: “Questa notte è ancora nostra”! Nel giorno più intenso e lungo dell’anno noi saremo qui a prenderci la scena. Quando si aprirà il sipario sfilerà il Rione San Rocco: grinta, intensità ed adrenalina miscelate insieme. Con quella sensazione unica che ti fa dire: grazie! Ce l’abbiamo fatta, a prescindere da tutto. Come sempre… FORZA SAN ROCCO!” Domani sera, venerdì 23 settembre, sarà invece il turno del Rione Sant’Angelo in scena con la Sfilata “INDAGINE SU QUATTRO CITTADINI AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO”
TRAMA – “100% COLORE”
A volte le parole non bastano.
E allora servono i colori.
Le forme. Le emozioni.
Serve cogliere migliaia di sfumature per non compiere un viaggio in bianco e nero, eliminando piuttosto il grigio delle paure e della diffidenza.
Serve abbandonare i vecchi abiti mentali e imparare a mettersi nei panni di altri, per capire quanti “colori” si può essere.
Abitudini, usi e costumi. Abilità, idee e regole.
Prendiamo i colori della pelle e dell’anima e mischiamoli per vestirci di tolleranza.
In fondo, che differenza c’è?!