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martedì, 16 Settembre 2025
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Gubbio: denunciato uomo che danneggiava gli pneumatici delle autovetture

Si tratta di un 65enne del posto

I Carabinieri della Stazione di Gubbio hanno denunciato in stato di libertà un 65enne del posto che aveva preso di mira le autovetture di cittadini eugubini, disseminando viti metalliche per strada.

L’uomo, in più di un’occasione, aveva gettato sul manto stradale di una via comunale delle viti metalliche con il palese scopo di arrecare danno agli pneumatici degli ignari utenti della strada, che percorrevano giornalmente un tratto di strada del centro eugubino.

I Carabinieri, a seguito delle diverse segnalazioni e denunce ricevute, hanno avviato un’indagine consistita in appostamenti, controlli sul luogo segnalato, effettuati con l’ausilio del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gubbio, e analisi di filmati di videosorveglianza che hanno ripreso uno sconosciuto mentre gettava in terra delle viti in metallo.

Proprio nel corso di uno dei pattugliamenti della zona, i militari hanno individuato il 65enne, il cui comportamento anomalo e nervoso all’atto dell’identificazione ha richiesto un controllo approfondito a seguito del quale i Carabinieri lo hanno confrontato e individuato nello sconosciuto che era stato ripreso nell’atto di gettare le viti in terra, risultate identiche a quelle rinvenute conficcate negli pneumatici delle autovetture delle vittime.

Per l’uomo è scattato il deferimento alla Procura della Repubblica di Perugia per le ipotesi di reato di danneggiamento e di getto di cose pericolose.

 

 

   

Infortuni sul lavoro e malattie professionali: Open Day patronato Acli

Il 22 maggio gli operatori saranno a disposizione gratuitamente

Gli uffici del Patronato Acli di Perugia e di Terni aprono le loro porte per l’ascolto dei lavoratori che richiedono assistenza in quanto soffrono di problemi di salute causati dall’attività di lavoro che stanno svolgendo o che hanno svolto.

L’iniziativa mira ad informare sui percorsi per ottenere il giusto indennizzo in caso di danno alla salute causata dal lavoro.

“Abbiamo scelto di dedicare dei veri e propri Open Day all’informazione ed alla sensibilizzazione sulla tutela dei diritti ed il loro riconoscimento per ottenere il giusto indennizzo dall’Inail nei casi di malattia professionale da lavoro, fare chiarezza sulla platea dei soggetti assicurati, ampliatasi nel corso del tempo nonché sugli eventi tutelati” dice la direttrice del Patronato Acli di Perugia, Paola Iannuzzi.

“Si tratta di eventi in continua crescita che, pertanto, meritano da parte del Patronato Acli la giusta attenzione e competenza” afferma la responsabile della sede di Terni, Marilena Settimi.

Gli operatori saranno a disposizione gratuitamente per una consulenza orientata alla trattazione delle malattie professionali maggiormente riconosciute e delle procedure per ottenere l’eventuale indennizzo, andando a fornire risposte personalizzate.

Per prenotare l’appuntamento: Perugia 075 5001118 perugia@patronato.acli.it

Perugia centro 075 5731528 perugiacentro@patronato.acli.it

Sede Gualdo Tadino 075 9140958 gualdotadino@patronato.acli.it

Sede Città di Castello 075 8558640 cittadicastello@patronato.acli.it

Sede Spoleto 0743 673144 spoleto@patronato.acli.it

Terni, 0744 407647 terni@patronato.acli.it

 

 

   

La sicurezza stradale passa anche dalle concessionarie d’auto: studenti del liceo ‘Alessi’ di Perugia ‘a scuola’ da Satiri Auto

Tappa del progetto promosso dal Rotary club Perugia Trasimeno con il contributo della concessionaria perugina per sensibilizzare i futuri automobilisti sui rischi della guida

“La sicurezza stradale non è un optional ma una responsabilità di tutti”. Un messaggio che assume un significato ancora più deciso se lanciato da una concessionaria d’automobili e difatti è quello veicolato durante l’iniziativa che ha coinvolto alcuni studenti del liceo scientifico ‘Galeazzo Alessi’ di Perugia, in visita alla Satiri Auto (Gruppo Rossi), accompagnati dalla docente Isabella Tognellini, nell’ambito del progetto di Educazione e sicurezza stradale promosso dal Rotary club Perugia Trasimeno con il contributo della concessionaria perugina. Un progetto che rientra nei ‘Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento’ (Pcto) del liceo Alessi e che si è svolto in più tappe, tra teoria e pratica, nel corso dell’anno scolastico 2024/2025; alla sua seconda edizione, il progetto si concluderà a ottobre 2025 all’Autodromo dell’Umbria, dove si terrà un corso di Guida sicura tenuto dagli istruttori del Centro nazionale di educazione e sicurezza stradale (Cness), riservato agli studenti in possesso di patente di guida che hanno partecipato con profitto al percorso formativo.

La giornata ha visto la partecipazione di Lorenzo Carlini, direttore marketing del Gruppo Rossi, e Gabriele Bicchielli, responsabile commerciale di Satiri Auto, che hanno informato i giovani futuri automobilisti sulla responsabilità che comporta guidare un veicolo, oltre che sui sistemi di sicurezza, attivi e passivi, integrati nelle automobili moderne. Presenti, inoltre, Umberto Distante, presidente incoming di Rotary Club Perugia Trasimeno e Aurelio Forcignanò, membro dello stesso club e presidente del Coni Umbria.

“Il nostro obiettivo – ha spiegato Distante – è quello di trasmettere l’importanza dell’educazione stradale come una forma di tutela per sé e per gli altri. Il Rotary club Perugia Trasimeno dedica molte iniziative alle nuove generazioni, ma il progetto sull’Educazione e Sicurezza stradale è quello che portiamo avanti con più continuità e determinazione. Chi inizia a guidare non sempre ha la piena conoscenza della gamma di rischi che si corrono sulla strada e noi vogliamo fare la nostra parte”.

“Oggi siamo tornati a scuola – ha commentato Carlini –, perché abbiamo sempre tutti da imparare in tema di sicurezza. Il Gruppo Rossi, di cui Satiri Auto fa parte, da oltre due anni è impegnato in questo progetto per sensibilizzare le nuove generazioni e di questo dobbiamo veramente ringraziare il Rotary club perché ci ha scelto come testimonial. Oggi abbiamo voluto parlare con i giovani e scoprire insieme a loro quali sono le opportunità che un’auto dà, quali sono i rischi a cui si può andare incontro e come le stesse case automobilistiche possono minimizzare o addirittura azzerare questi rischi. La sicurezza dipende da tanti fattori: dalle norme che sono responsabilità del legislatore, dalle infrastrutture che sono responsabilità del Governo, dall’educazione stradale che può venire anche da progetti come questo e infine dai prodotti, le automobili, che sono responsabilità delle case costruttrici. Ci sono sistemi di sicurezza attiva che minimizzano i rischi di incidente, quindi aiutano in maniera anche dinamica, digitale, grazie anche all’intelligenza artificiale, colui o colei che guida a evitare possibili incidenti e ci sono anche sistemi di sicurezza passiva, sistemi che ci aiutano in caso di collisione a minimizzare gli effetti per chi guida, per i passeggeri, ma anche per i pedoni. Noi, come operatori del settore, abbiamo il dovere di parlare di questo alle nuove generazioni”.

 

   

Umbria Pride Starter Pack: il cammino verso l’Umbria Pride 2025

L’evento è in programma dal 30 maggio al 4 giugno

Dal 30 maggio al 4 giugno ARCI Comitato Provinciale Terni organizza “Umbria Pride Starter Pack”, una rassegna di eventi culturali, artistici e sociali che segna l’inizio del mese del Pride e prepara il cammino verso l’Umbria Pride 2025, in programma il 5 luglio.

Per la prima volta, ARCI Terni è partner ufficiale e operativo di Umbria Pride, una manifestazione fondamentale per i diritti della comunità LGBTQIA+, che in Umbria rappresenta un presidio di libertà, autodeterminazione e giustizia sociale. Una partecipazione che sottolinea l’impegno costante di ARCI nella promozione dei diritti civili e nella costruzione di una società inclusiva, libera da discriminazioni e stereotipi. ARCI Terni è orgogliosa di organizzare questa rassegna, convinta che la cultura, la partecipazione e l’attivismo siano strumenti fondamentali per costruire comunità accoglienti, consapevoli e libere da ogni forma di esclusione.

La rassegna è realizzata in collaborazione con l’associazione Esedomani – organizzatrice del Pride – e con Umbria Pride, punto di riferimento territoriale per le istanze della comunità LGBTQIA+. Numerose le realtà coinvolte attivamente: I Circoli ARCI “Accademia del Tempo Libero” e “Jonas Club”, Ephebia, Catena, Il Pettirosso Aps, Arci Solidarietà, Il Progetto.

Il programma prevede quattro appuntamenti: il via il 30 maggio al “Jonas Club” di Terni con Opening night con live set a cura di Ephebia (Endit, Minimal, Malpela con Lunatika) e DJ set powered by Jonas Club. Secondo appuntamento Sabato 31 dalle 17 al Parco “Donatelli” di Narni Scalo con “Leggere senza stereotipi”, letture inclusive a cura de Il Pettirosso. A seguire saluti istituzionali e presentazione del Pride Month. La serata prosegue con il live set di Cane sulla Luna. Martedì 3 giugno presso il Centro “S. Efebo” di Terni Inaugurazione della mostra “Be Pride, Be Unique”: fotografie di Stefano Tancini e illustrazioni di Daniel Pisanu, Erika Cesaroni, Skyler Iapino, Gian Marco Bragoni.

La mostra “Be Pride, Be Unique” celebra l’identità e la diversità della comunità LGBTQ+ ma non solo attraverso un connubio artistico di fotografia e fumetto. Le opere fotografiche di Stefano Tancini catturano momenti di autenticità e emozione, ritratti di individui che esprimono il loro orgoglio e la loro storia in un contesto di libertà e accettazione. Accanto a queste immagini, le illustrazioni aggiungono una dimensione narrativa, usando il linguaggio del fumetto per esplorare tematiche di amore, identità e resistenza.

Ogni artista porta la propria voce unica in questo progetto, creando un dialogo visivo che invita i visitatori a riflettere sulle esperienze della comunità LGBTQ+ e a celebrare la bellezza della diversità. La mostra si propone non solo come un’esperienza estetica, ma anche come un momento di sensibilizzazione e condivisione, promuovendo l’importanza dell’inclusione e del rispetto. “Be Pride, Be Unique” è un invito a vivere l’arte come un mezzo di espressione e un veicolo di cambiamento sociale, rendendo omaggio a coloro che lottano per i propri diritti e per la propria libertà.

Appuntamento finale il 4 giugno dalle 19.00 presso il “Lab.Biciclario” a Terni con il Reading teatrale “Garofani verdi”, a cura del Progetto Mandela. Garofani verdi è un breve viaggio nel teatro LGBTQ+. Progetto Mandela propone un reading che attraversa alcune tappe del teatro LGBTQ+, teatro che ha rappresentato e continua a rappresentare un mezzo potente per dare voce ad esperienze e rivendicazioni promuovendo il dialogo, l’inclusione e il cambiamento sociale. Un omaggio alle parole che hanno rotto il silenzio, dando voce a chi, per troppo tempo, è rimastə fuori scena.

Reading teatrale a cura di Progetto Mandela
con Cecilia di Giuli, Elisa Gabrielli e ə giovanə del laboratorio di teatro.
Selezione e tessitura drammaturgica Irene Loesch

Alle ore 21.00: Poetry Slam tematico a cura del Collettivo Catena e ARCI. Il pubblico sarà giudice di una sfida poetica sui temi del Pride, con particolare riferimento al claim 2025: “FUORI”.

Per info e aggiornamenti:
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Arrestato per rapina e reati connessi a sostanze stupefacenti: pena di quattro anni e otto mesi

Si tratta di un 40enne nigeriano

La Polizia di Stato ha arrestato un 40enne, chiamato a scontare una pena di quattro anni ed otto mesi di reclusione.

L’uomo era stato condannato in via definitiva per rapina e per reati in materia di sostanze stupefacenti.

Ieri pomeriggio, gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Foligno hanno rintracciato e tratto in arresto un 40enne nigeriano, già noto alla Polizia in ragione dei suoi precedenti per reati contro il patrimonio ed in materia di sostanze stupefacenti, in esecuzione di un ordine di carcerazione.

Gli Agenti erano impegnati nelle sue ricerche da diverse settimane, consapevoli del fatto che l’uomo si era reso latitante subito dopo aver appreso di essere destinatario di un cumulo di sentenze definitive di condanna per effetto delle quali avrebbe dovuto scontare una pena complessiva pari a quattro anni ed otto mesi di reclusione.

I reati contestati al 40enne sono quelli di rapina aggravata e di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Localizzato nel centro storico di Foligno, l’uomo, alla vista dei poliziotti, ha prima tentato di fuggire e poi di opporre un’energica resistenza; il tutto, comunque, non gli è servito ad evitare la cattura.

Pertanto, i poliziotti lo hanno condotto in Commissariato dove, una volta redatti gli atti di rito, il nigeriano è stato tratto in arresto e tradotto in carcere a Spoleto, in esecuzione del suddetto provvedimento di cumulo di sentenze definitive di condanna.

   

Terni ed Amelia, sospese tre attività per impiego di lavoratori in “nero”

ed elevate sanzioni per circa 10.500,00 €

Nei giorni scorsi, a Terni ed Amelia, nell’ambito di una campagna di controlli straordinari su esercizi commerciali di diversa tipologia, finalizzata al contrasto dell’intermediazione illecita e dello sfruttamento lavorativo, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Terni, unitamente a personale del Comando Provinciale dell’Arma, hanno eseguito una mirata attività ispettiva nei confronti di alcuni esercizi del capoluogo e dell’amerino. A conclusione delle verifiche sono stati adottati provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti di:

  • una pasticceria del capoluogo, gestita da un cittadino italiano di origini straniere, per aver impiegato l’unico dipendente in maniera irregolare ovvero “in nero”. Nella circostanza sono state comminate al trasgressore sanzioni amministrative per circa € 4.500,00;
  • una rivendita di frutta ed ortaggi, ubicata sempre a Terni e gestita da un cittadino straniero, dove è stata riscontrata la presenza di un lavoratore irregolare su due dipendenti presenti; in questo caso sono state elevate sanzioni amministrative per € 2.500,00;
  • un autolavaggio del territorio amerino, gestito anch’esso da un cittadino straniero, per l’accertato impiego di un dipendente irregolare sui due presenti all’atto del controllo; contestualmente, al titolare sono state contestate sanzioni amministrative per un importo pari ad € 7.500,00 circa.
   

Betti e Michelini (Pd): “L’ospedale da campo uno spreco di risorse colossale”

“non giustificabile dall’emergenza”

“La risposta all’interrogazione alla nostra interrogazione sull’ospedale da campo certifica la malagestio della destra in sanità, incapace per anni di una certa e concreta programmazione, nonostante la situazione contingente di una pandemia da gestire, di certo non semplice”. Così in una nota i consiglieri del Partito democratico Cristian Betti e Letizia Michelini.

“L’ospedale da campo – spiegano Betti e Michelini – è costato circa tre milioni di euro alla collettività, elaborato attraverso un progetto realizzato dagli uffici della Regione. Il fatto che sia rimasto aperto dal 10 marzo 2021 al 10 maggio 2021, due mesi, per controllare 140 pazienti in osservazione breve è allarmante ed emblematico del fatto che tale colossale investimento non è servito per svolgere le funzioni sanitarie per cui lo stesso era stato acquistato, uno spreco enorme di risorse pubbliche di cui l’ex giunta Tesei dovrà rendere conto davanti alla comunità umbra. Non è giustificabile neanche la specifica che dal 10 maggio al 15 giugno sia stato utilizzato per screening con sintomatologia respiratoria”.

“La gestione di una pandemia non è ovviamente una questione semplice – dicono – ma l’approccio tenuto dalla destra, con sprechi di risorse e strutture emergenziali costate un occhio della testa, rappresenta il modus operandi di chi ha rischiato di mandare a gambe all’aria la nostra sanità. L’ospedale da campo, tanto sbandierato, poi è stato smobilitato, due anni dopo, per rispondere alle necessità della Turchia colpita dal sisma. Ci chiediamo quindi se tale spesa sia stata effettivamente giustificabile, anche in un regime di emergenza come poteva essere quello pandemico. La nostra risposta è no, non sono sufficienti i rimborsi, e non era giustificabile un tale sforzo a fronte di uno scarso utilizzo, distogliendo risorse che potevano essere utilizzate per ben altro, come per creare posti letto permanenti all’interno delle strutture ospedaliere esistenti. Di certo – concludono – continueremo a fare ulteriori verifiche per avere più chiaro il quadro economico”

   

Aggiornamenti in merito “Riattivazione del punto nascita dell’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto”

Ai consiglieri Pace (FdI), Tesei (Lega), Romizi (FI) risponde presidente Proietti: “nei prossimi giorni si procederà con la richiesta di deroga al Ministero”

Nello spazio riservato al Question time della seduta odierna del Consiglio regionale, i consiglieri Eleonora Pace (FdI-primo firmatario), Donatella Tesei (Lega) e Andrea Romizi (FI) hanno chiesto alla presidente della Giunta regionale Stefania Proietti gli “Intendimenti della Regione in merito al percorso di riattivazione del punto nascita dell’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto”. Nello specifico hanno chiesto alla Presidente “come intende mantenere fede agli impegni assunti durante il periodo della campagna elettorale riguardo la riapertura del punto nascita dell’Ospedale San Matteo degli Infermi” e “se sono previste azioni concrete per ripristinare il servizio, quali eventualmente gli ostacoli da superare e come intende affrontarli”.

Illustrando l’atto in Aula, Pace si è augurata che “questa non sia una delle promesse mirabolanti fatte in campagna elettorale. La sanità non può essere uno slogan da campagna elettorale: è un diritto, e la sua difesa richiede atti non promesse. In passato la Giunta Tesei più volte ha chiesto la deroga che non è stata concessa. Il Ministero della Salute riceve annualmente dalla Direzione regionale Salute e Welfare i flussi informativi relativi ai punti nascita presenti sul territorio regionale dai quali ricava le informazioni necessarie per le proprie valutazioni. La Regione Umbria sul punto nascite di Spoleto ha portato avanti tutte le possibili iniziative volte a mantenere attivo il servizio. Nonostante la documentazione prodotta e le motivazioni espresse dalla Regione a sostegno della deroga, il Ministero ha espresso parere negativo. In Umbria, diversi ospedali hanno visto la chiusura del punto nascita a causa del numero insufficiente di parti annuali, inferiore alla soglia minima di 500 stabilita dal Ministero della Salute. Nel caso dell’ospedale di Spoleto il numero di nascite nel 2016 era di 542, nel 2019 era di 488, nel 2020, a causa della pandemia, le nascite erano diminuite ulteriormente, con una previsione di circa 422 parti per l’intero anno. I comitati civici di Spoleto hanno recentemente chiesto alla Presidente della Regione Umbria il ritorno dell’Ostetricia e Ginecologia alla sua sede originaria presso l’Ospedale San Matteo degli Infermi. In particolare, oltre a chiedere il ripristino di alcuni servizi ospedalieri chiusi, tra cui il punto nascita, si richiamano anche gli impegni presi dalla nuova Giunta regionale, chiedendo coerenza e azioni concrete per il rilancio del nosocomio di Spoleto”.

La presidente Proietti ha risposto che “confermo che nei prossimi giorni si procederà con la richiesta al Ministero della Salute per la deroga del punto nascita dell’ospedale di Spoleto, puntando sulle difficili condizioni orogeografiche. Nella precedente richiesta fatta dall’assessore Coletto questo aspetto non veniva sufficientemente sottolineato. La nostra richiesta metterà in evidenza la possibilità di mantenere il punto nascita a Spoleto e sarà corredata dall’analisi dei flussi delle partorienti. In virtù della riorganizzazione delle reti cliniche e della situazione orogeografica della Valnerina, già considerata area interna, credo che si possa ottenere la deroga. In questo momento si stanno raccogliendo tutti gli elementi per poter procedere con la richiesta che prevede un iter ben definito corredato da tutta la documentazione richiesta compreso il parere del Comitato punto nascita regionale, mentre l’ultima richiesta di deroga inviata al Ministero è corredata della sola relazione della Usl Umbria2. Il nostro programma elettorale puntava alla salvaguardia del sistema sanitario pubblico a difesa dell’universalità e dell’equità di accesso, per garantire i livelli essenziali di assistenza assicurando qualità e sicurezza delle cure per recuperare il peggioramento della mobilità passiva e ridisegnando la rete ospedaliera e la rete territoriale. Per questo la Direzione Salute è impegnata nella definizione delle linee strategiche ed nella redazione del Piano Socio-Sanitario regionale, che rappresenta lo strumento basilare della programmazione. In assenza di un Psr si agisce con atti di Giunta per specifici argomenti, come i singoli atti di programmazione adottati negli anni passati, ma senza una cornice di programmazione complessiva che configuri tutti gli aspetti con cui la regione assicura la tutela della salute della popolazione rendendola armonica, sinergica, integrata nelle competenze, universale, equa e solidale”.

Nella sua replica Pace ha detto che “solo oggi apprendiamo che la presidente Proietti ha cambiato strumento: in campagna elettorale aveva detto che avremmo riaperto il punto nascita di Spoleto usando la deroga per i luoghi colpiti dal sisma. Poi qualcuno le deve aver fatto presente che questo strumento non era stato rinnovato. Oggi si chiede la deroga per condizioni orogeografiche difficili. Auspichiamo che lei riesca ad ottenerlo. Rimaniamo in attesa di vedere gli sviluppi e monitoreremo la situazione”.

   

Arrestato per una serie di furti commessi a Perugia, Deruta e Bastia Umbra

Il presunto responsabile di furti commessi tra l’ottobre 2019 e ottobre 2024 è un 42enne

I Carabinieri della Stazione di Bastia Umbra hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Perugia, nei confronti di un 42enne ritenuto responsabile di vari furti in abitazione commessi in Perugia, Deruta e Bastia Umbra, tra l’ottobre 2019 e ottobre 2024, nel corso dei quali sono stati sottratti alle vittime contanti, monili e orologi per un valore totale di circa 75.000 euro.

Il provvedimento restrittivo è maturato all’esito di un’articolata attività d’indagine condotta dai Carabinieri che, intervenuti a seguito di nove furti in abitazione, di cui uno tentato, hanno repertato in ogni sopralluogo tracce biologiche che sono state poi inviate al Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche – RIS – di Roma per le successive analisi.

In un primo momento l’inserimento del profilo genetico ricavato dalle varie tracce biologiche repertate in ciascun furto non aveva sortito l’esito sperato. Solo di recente, dopo l’inserimento nella Banca dati nazionale del profilo genetico dell’indagato operato in relazione ad un altro reato, è emersa la corrispondenza di tale profilo con quello rilevato sulle varie scene del crimine.

All’atto di eseguire la misura cautelare, i militari, su delega di quest’ufficio, hanno anche proceduto alla perquisizione domiciliare dell’abitazione dell’indagato.

Nel corso di tale attività hanno rinvenuto e sequestrato vari arnesi da scasso, telefoni cellulari e finanche un dispositivo per la cifratura delle serrature delle porte blindate.