Magione: la Torre trecentesca diventa accessibile

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Partiti i lavori al monumento di San Savino. Previsti un ascensore panoramico e una scala in legno. Completa il progetto la valorizzazione culturale della struttura

   

Partiti i lavori sulla Torre di San Savino, Magione, che permetteranno non solo di renderla accessibile ma di raggiungerne la sommità regalando una spettacolare vista sulla Valle e un punto di osservazione unico sul lago Trasimeno.

Da sempre monumento simbolo del borgo lacustre, è a tutti nota per la peculiarità della pianta triangolare che ne fa una delle testimonianze storiche più caratteristiche dell’incastellamento medievale sul Trasimeno, cornice di eventi culturali e non solo, ammirata, studiata, fotografata, ma apprezzabile fino d ora solo dall’esterno.

Il progetto prevede l’installazione di un ascensore panoramico all’interno della torre – che percorre per l’intera altezza, senza tuttavia fuoriuscire dalla copertura – in acciaio e vetro, in modo da permettere l’accesso in quota e su due sbarchi intermedi, in corrispondenza delle finestre che si aprono sui tre lati, ma al contempo consentire la piena percezione dei volumi, dei paramenti murari e dell’impianto architettonico della struttura.

Verrà inoltre realizzata una scala in legno e acciaio che, grazie a 75 gradini e 7 livelli complessivi, permetterà l’accesso direttamente alla sommità della torre, ad un’altezza di circa 22 metri: una straordinaria terrazza sul paesaggio in grado di emozionare, sorprendere e restituire in forme di fruizione nuove l’autenticità della funzione storica per cui la torre fu costruita.

Completa il progetto la valorizzazione culturale della struttura, con pannelli informativi e sistemi interattivi di informazione turistica pensati per il superamento delle barriere sensoriali e cognitive, sistemi di comunicazione in CAA, lingua dei segni e braille.

L’intervento, che prevede un investimento di circa 150mila euro, è finanziato per l’80 per cento da fondi europei nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria PSR 2014-2020, misura 7.5.1. (che comprende anche altre due importanti azioni progettuali tra San Savino e San Feliciano) e arriva a conclusione di un lungo e complesso iter burocratico e autorizzativo, avviato a fine 2019, ponendosi peraltro in necessaria continuità operativa con i lavori realizzati da Umbra Acque che hanno consentito la rimozione della vecchia cisterna-serbatoio in laterocemento posta all’interno della torre.

Il progetto è stato redatto dallo studio Advanced Planning Engineering e firmato dall’architetto Alessandro Bruni, mentre i lavori, affidati alla ditta Tecnostrade srl, sono seguiti dall’area Lavori Pubblici del Comune di Magione guidata dall’ingegner Maurizio Fazi.