L’Unione dei Comuni delle Terre dell’Olio e del Sagrantino invia proposte alla Regione per l’inserimento nel Pnrr

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L’Unione dei Comuni delle Terre dell’Olio e del Sagrantino invia proposte alla Regione per l’inserimento nel Pnrr. Si punta allo sviluppo dei territori nei prossimi anni 

   

La giunta dell’Unione dei Comuni delle Terre dell’Olio e del Sagrantino ha presentato alla Regione dell’Umbria le proposte progettuali da inserire fra le opere da finanziare con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Proposte condivise fra gli otto comuni ( Bevagna, Montefalco, Trevi, Castel Ritaldi, Campello, Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria e Massa Martana ) tese a realizzare nel territorio di competenza opere e servizi in linea con gli intenti del piano nazionale e che garantiranno lo sviluppo del territorio nei prossimi anni, soprattutto in quei settori di cui saranno protagoniste le giovani generazioni.

Progetti integrati che puntano sulla tutela del territorio, sviluppo dell’economia circolare, integrazione sociale, digitalizzazione del territorio e delle amministrazioni, sanità territoriale, ricerca di nuove fonti energetiche, formazione dei giovani e sviluppo culturale e turistico.

Fra le proposte presentate il completamento della condotta idrica che porterà l’acqua della diga di Casanuova sul fiume Chiascio fino ai territori irrigui della Valle Umbra e Spoletana, opera indispensabile per affrontare in agricoltura gli effetti dei cambiamenti climatici. Occasione per ultimare un’opera, iniziata 40 anni fa,  che risponde alle linee guida a livello mondiale per l’ottimizzazione e corretto utilizzo della risorsa acqua, patrimonio dell’umanità.

Si è chiesto di finanziare molte opere sparse nel territorio dell’Unione per prevenire e porre mano ai dissesti idrogeologici in corso nelle zone pedemontane e nelle valli dove si manifestano annualmente esondazioni dei numerosi corsi d’acqua. Acque fluviali da mantenere pulite attraverso il finanziamento del Contratto di Fiume, grande progetto partito dal basso e che ancora non ha visto una sua attuazione. Si è chiesto di finanziare la banda larga per dare a tutti i cittadini, anche quelli che vivono nelle frazioni, la possibilità di usufruire dei nuovi sistemi di comunicazione per agevolarne il lavoro e le relazioni con le amministrazioni. Queste dovranno essere messe in grado di poter digitalizzare i propri archivi e di disporre di programmi a servizio dei cittadini.

In un territorio sempre più vocato all’Economia circolare, con numerose aziende che operano già nel settore, si chiede di realizzare un distretto avente per finalità l’organizzazione delle imprese e la ricerca anche attraverso l’istituzione di una scuola di Ecodesign. Nel contesto della rivoluzione verde, che ha per scopo la riduzione della concentrazione di anidride carbonica nell’aria, l’Unione  propone di “sfruttare” la grande  capacità di assorbimento della CO2 da parte delle piante di olivi, fornendo incentivi ai coltivatori di olivi per mantenere produttivi gli oliveti esistenti e allo stesso  tempo per reimpiantare oliveti nelle zone dove questa coltivazione è stata dismessa. Non è stata trascurata l’esigenza di fornire energia pulita attraverso la riconversione della centrale elettrica del Bastardo, con fonti di energia rinnovabile. Queste sono solo alcune delle proposte presentate che ci auguriamo possano essere inserite nel piano che la Regione presenterà il 30 di questo mese al Governo.